Lettera aperta del GM Basso (e replica di Arthur Kogan)

Amici e colleghi scacchisti,
è da molto tempo che sento mio compito e dovere scrivere questa lettera riguardo agli scacchi italiani in generale, e a me in particolare…
Leggo innanzitutto con molta tristezza della mia non convocazione al Campionato Europeo, che avviene nonostante i miei recenti buoni risultati, ottenuti con impegno e applicazione costante, che mi hanno fatto raggiungere al primo di agosto un punteggio Elo di 2576, che mi colloca nelle primissime posizioni italiane.

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Nell’ultimo periodo ho giocato molto e tra i migliori risultati ho ottenuto un primo posto assoluto all’Open di Portorose in Slovenia, un primo posto ex aequo all’Open di Cattolica (giocando con 8 grandi maestri su 9 partite), un secondo ex aequo agli Open di Berlino, all’Open di Pardubice, all’Open di Forni di Sopra e una performance di 2630 al più grande torneo europeo, il Grenke Chess Open.
Ogni giocatore professionista sa quanto sia difficile giocare decine di tornei Open uno dietro l’altro e performando sempre tra i 2550 e i 2650. Mi viene quindi del tutto naturale domandarmi i motivi che hanno portato il commissario tecnico a prendere questa decisione.
Sbagliare è normale, e a tutti talvolta capita di fare degli errori. Io ho sbagliato molto in passato. Soprattutto quando ero ancora un teen-ager ed ancora non pronto ad affrontare le prime responsabilità della vita.
Tra i miei errori non posso non citare quello di essere stato tra i principali responsabili dell’organizzazione dei tornei chiusi di gennaio 2017, episodio che ha generato molte tensioni, coinvolto pesantemente la dirigenza FSI e che è stato ampiamente vagliato e discusso nelle sedi opportune come risaputo e pubblicamente documentato
Il passato, il mio passato, non lo posso cambiare, ed oltre a scusarmi per quanto è accaduto non posso far altro che ringraziare le persone che combattono ogni giorno per la correttezza, la trasparenza e il merito, rinunciando anche a vantaggi e prestigi che avrebbero potuto ottenere chiudendo un occhio o facendo finta di niente.
Tornando alla mia esclusione dai convocati per la nazionale in vista del prossimo importante appuntamento, esclusione che noto, ha almeno per me inspiegabilmente colpito anche altri due forti grandi maestri italiani, il GM Sabino Brunello e il GM Alberto David.
Dopo alcune conversazioni che ho avuto negli ultimi mesi con il commissario tecnico Arthur Kogan ho con tristezza constatato che, perlomeno per ciò che riguarda me, ma forse non solo per me, queste sue altrimenti inesplicabili decisioni vengono prese esclusivamente per motivi personali, e non basandosi su fattori di forza e merito scacchistico.
Nel mio caso ciò avviene per una mia presa di posizione avvenuta nel 2015 ( avevo poco più di diciassette anni), momento dopo la quale egli mi comunicò che non mi avrebbe mai più convocato in una squadra della nazionale.
Avendo preso poco tempo fa la decisione di esprimermi pubblicamente con i tesserati italiani, appunto attraverso la presente, ho preventivamente informato il commissario tecnico di questa mia intenzione. In risposta ho dovuto sentire frasi minacciose e intimidatorie, frasi talmente inaccettabili per un commissario tecnico, che ne ho messo a conoscenza la procura federale.
La squadra nazionale italiana appartiene a tutti i tesserati, e rappresentarla da giocatore, allenatore o commissario tecnico dovrebbe essere un grande onore da svolgere con il massimo rispetto. Rispetto dovuto anche per le grandi risorse economiche che vengono impiegate per permettere l’esistenza stessa della squadra e che in gran parte vengono attinte dalle tasche di tutti i tesserati.
Il grande maestro Alexey Dreev, neo allenatore della squadra italiana, plurititolato e vincitore da giocatore di due ori olimpici con la Russia, ha d’altronde più volte ribadito di non essere d’accordo con i metodi del commissario tecnico Arthur Kogan e che le convocazioni debbano essere fatte unicamente secondo un principio di merito sportivo e con criteri chiari e trasparenti affinché tutti possano essere motivati a raggiungere determinati traguardi con l’obiettivo, tramite questi, di arrivare anche a giocare nella squadra nazionale.
Ho giocato molti tornei all’estero e le mie esperienze da giocatore mi hanno portato a credere fortemente che l’Italia abbia tutte le potenzialità per raggiungere grandi traguardi, ma per ottenerli è necessario impegnarci e lavorare tutti insieme in armonia e compattezza, imparando anche a chiedere scusa quando si sbaglia.
Ci sono certo molte cose da cambiare e molti problemi da risolvere, ma avendone parlato personalmente in tempi recenti con diversi consiglieri e dirigenti federali, posso affermare di aver trovato persone corrette e disponibili; mi rendo anche conto di quanto difficile possa essere il loro compito, specialmente da quando negli ultimi anni la gestione degli scacchi ad alto livello sta diventando sempre più difficile e impegnativa, cosa che trovo del tutto naturale visto che è solo di questi tempi che in Italia si è formata una solida base di giocatori veramente professionisti. Sono quindi fiducioso che i problemi da me esposti nella presente possano essere valutati e risolti nel migliore dei modi, per il bene degli scacchi italiani.
Pier Luigi Basso
18 agosto 2019

Il 21 agosto riceviamo la seguente replica del grande maestro Arthur Kogan:

Dear Italian chess fans,
Sorry to intervene publicly but I have recently been informed of the public accusations of one of the best Italian players and I think it appropriate to inform you a little more about the real facts knowing that everyone is interested only in players wellbeing and there is a logical curiosity for the technical motivations behind convocations, and not in personal suppositions.
First of all I am very happy that Pier Luigi Basso is publicly confessing that he has made a big mistake in the past and wants to change direction. It would have been preferable that these excuses arrived spontaneously several months ago and not to claim a convocation in the Team. But if he continues to play so well and according to the values and commitment which he claims to have in his letter, to respect others, including his eventual teammates and members of the Federation, then he will obviously have his chance to become member of the National Team.
Unfortunately it is not through public attacks with distorted information, showing little respect for the players convocated and calling into question other people who cannot confirm his words that you can enter the National Team.
Among other things, the convocations come from afar and are sometimes thought of several months in advance creating candidates list, while the great improvements of Basso are very recent. For example he certainly didn’t have brilliant results at the last individual Italian championship, one of the few most important appointment to evaluate players.
My choices of convocations are always based on a completely professional way of thinking, as I have been doing for more than 20 years as Captain and coach even before training Italy.
I have nothing personal against any of the Italian players and I can clearly confirm that my evaluations of each player are always based on technical reasons. At the moment in Italy there are very young players who have achieved great results: one is the absolute Italian champion and the other is the European champion U16 of 2018. My mission is to always find the best balance between today’s results and tomorrow’s results. Those who have followed my work can confirm that over the years I have given the opportunity to many young IMs (giving up calling GMs sometimes), as also calling to Basso for the Mitropa cup once, which today are all established GMs.
My relationship with the Italian National Team is very special and on 8 occasions out of 9 I managed to improve Italy’s start rankings at the Europeans and Olympiads, obviously also thanks to the big help ,commitment and availability of all the players who made this possible.
Believe me that the responsible job as CT, National trainer and Captain is far from easy and there is always hard work and many efforts behind the stage to being fair as possible, and the same time to keep a team harmony knowing that to make hard choices between the Italian candidates is never simple and can bring some complaints…and it’s not a secret that even most of the top teams almost never convocated only the first 5 by ratings, there are many more factors to valorate, especially when you know that a team competition is different ,and that’s why most respective Federations have a CT, a figure insisted by the Italian Federation ,that even being human and of course I can make mistakes, and I do take responsibility for the right and the wrong choices, but I am sure that we would never get the same historical results that we had ,if the choices were based only on ratings.
Part of my job is the personal communication with the players but is important that the search for dialogue is always carried out in a civilized respective and open-minded way.
Now I have to focus on the next important mission as we have a great young team for Europe with every player who deserves his opportunity.
Thank you for your support and trust, which I believe I have earned over the years with field results.
Never like today Italy needs a “Team” and not just 5 players.
With best chess wishes for everyone!
Arthur Kogan

2 commenti per “Lettera aperta del GM Basso (e replica di Arthur Kogan)

  1. Roberto Messa
    27 agosto 2019 at 16:59

    Riceviamo la seguente “controreplica” dal GM Pierluigi Basso. Peraltro questo non è un blog, ma una testata giornalistica, la cui linea editoriale non contempla l’apertura di dibattiti che rischiano di non avere fine. L’eccezione ci sembra tuttavia ampiamente giustificata dal fatto che a scrivere è l’attuale numero due italiano nella graduatoria Elo (r.m.)

    Egregio CT Arthur Kogan,
    Se ho scritto una lettera aperta è per denunciare quello che secondo me è un grave problema. Ho letto la sua lettera e vorrei che le cose fossero come lei le descrive ma quando lei afferma di non nutrire alcuna antipatia personale nei confronti di nessun giocatore italiano non riesco ad essere d’accordo in quanto alcune cose sarebbero altrimenti per me incomprensibili. Mi spiego Come mai allora sono “bloccato” dal suo profilo Facebook da più di quattro anni? Come mai sono “bloccato” anche dal suo profilo Skype? Perché per poter comunicare con lei, ad aprile, è dovuto intervenite il Direttore Agonistico, ed ho dovuto creare un nuovo profilo Skype per farlo? Come mai alle mie quattro richieste di avere un colloquio verbale, anche telefonico, ha sempre detto di no, o peggio non mi ha risposto? Lei stesso ha detto di avermi dato in tutti questi anni un’unica occasione, nel 2015 alla Mitropa Cup. Quello che però non dice è che in quell’occasione sono stato il giocatore che, in percentuale alle partite giocate, ha fatto il maggior numero di punti. Tutto questo, unito al fatto che sono l’attuale secondo giocatore italiano per ranking, e ancora una volta non vengo da Lei convocato, mi porta invece a pensare che Lei tenga fortemente in considerazione simpatie o antipatie personali.
    Pier Luigi Basso

  2. Roberto Messa
    14 settembre 2019 at 17:51

    Alla lettera aperta di Pier Luigi Basso, si è aggiunto il 14 settembre il seguente intervento del GM Sabino Brunello che lui stesso ci ha segnalato come “lettera aperta”, dopo averla pubblicata sul suo profilo Facebook:

    All’att.ne del Presidente Pagnoncelli e dei Consiglieri Antonelli, Caposciutti, D’Eredità, Frigieri, Martorelli, Pagano, Perrone, Quaranta, Rivello, Stucchi

    p.c. a tutti i tesserati FSI

    Qualche mese fa vi ho scritto “Non chiedo solo in diritto l’aderenza formale ai regolamenti, ma anche e soprattutto che di fatto i nostri migliori Atleti possano giocare in Nazionale con l’animo tranquillo e l’atmosfera serena che sono necessari per conseguire buoni risultati.”
    Oggi sarò più specifico: vi chiedo il licenziamento del CT Kogan. Vi invito a sostituirlo con una persona di comprovata serietà, che abbia l’autorità morale per svolgere il lavoro di CT con credibilità e secondo criteri di merito. Qualcuno con cui si può magari essere in disaccordo, ma i cui valori di base sono una garanzia per tutti. Presumo stiate pensando tutti a Michele Godena.
    Le ragioni per la mia richiesta sono le seguenti:
1. Ho letto con interesse le lettere aperte di Basso e del CT Kogan. Quello che mi ha colpito di più e voglio portare alla vostra attenzione è questo passaggio a firma di Basso: “In risposta ho dovuto sentire frasi minacciose e intimidatorie, frasi talmente inaccettabili per un commissario tecnico, che ne ho messo a conoscenza la procura federale.”
    2. Ho scambiato vari messaggi con il CT dopo la mia mancata convocazione. In data 8 agosto il CT ha risposto asserendo di avere compiuto una scelta esclusivamente tecnica. Curiosamente, Kogan ha divagato in molte direzioni ma non ha mai espresso alcun confronto esplicito fra il mio livello e quello dei convocati. Che mi sembra l’unica valutazione tecnica davvero rilevante!
    Ad ogni modo:
-considerato che ha riferito fatti riguardanti Godena, David, Dvirnyy e non trovando corretto rispondere a loro nome, gli ho chiesto di permettere loro di leggere il testo affinché potessero replicare. Ha rifiutato.
    -gli ho chiesto di permettermi di girare l’email a Vocaturo, Moroni e Valsecchi perché si erano detti interessati a conoscere le sue motivazioni tecniche. Ha rifiutato.
    -ho chiesto di potere inviare copia dell’email al Consiglio Federale, per poter rispondere ai suoi argomenti. Ha rifiutato.
    Ha affermato che la FSI è informata tramite i suoi “reports”, affermazione alla quale non posso replicare perché, come sapete, il loro contenuto non è noto né a me né agli altri giocatori.
    3. Elencare tutte le bizzarre affermazioni di Kogan e discuterle qui sarebbe un impegno molto gravoso e largamente irrilevante, ma voglio comunque darvi un esempio concreto del divorzio di Kogan dalla realtà: in data 10 agosto ha affermato che le mie “improvvise” proteste sono apparse quando, unico giocatore sempre convocato per 10 anni, improvvisamente non sono stato convocato.
    Tralasciando l’evidente fallacia “ad hominem”, l’affermazione è palesemente falsa. Il terzo paragrafo del mio reclamo scritto di maggio 2019 titola letteralmente “una gestione personalistica, opaca e conflittuale”. Come sapete, già allora mi aveva fatto capire che se avessi continuato la mia protesta in difesa di Moroni avrei rischiato di perdere la convocazione. E come dimenticare la mia posizione, purtroppo solo orale ma presentata in diverse occasioni, sui suoi conflitti con David e Dvirnyy?
    4. Devo anche informarvi che nel comunicarmi la mia esclusione dall’europeo il CT ha aggiunto “Hoping you will make it for the olympiad focusing on chess and avoiding conflicts”, in
    ovvio riferimento al “conflitto” (la definizione è sua) con lui, e che l’ultima email ricevuta da Kogan termina con: “For your own good I will no longer response to your messages until my meeting with the President in September “, “Per il tuo stesso bene non risponderò più ai tuoi messaggi fino al mio incontro con il Presidente in settembre”. Per il tuo stesso bene???
    5. Negli ultimi mesi le mie conversazioni con Kogan si sono svolte in forma scritta e in CC al DA Frigieri. Ciò ha evidentemente infastidito il CT, che mi ha accusato di non avere il coraggio di parlarci telefonicamente in privato, 1 a 1. Sono felice di essermi ricordato che verba volant, scripta manent.
    Mi dispiace molto dovere scrivere queste righe, ma ormai da diversi anni al suo declino didattico, giustificato solo in parte dalla comprensibile difficoltà di trovare argomenti nuovi dopo tanto tempo, si è accompagnata crescente conflittualità. Kogan si è arroccato sempre più spesso su posizioni difficilmente condivisibili, facendo costante ricorso al proprio potere per compensare un’autorevolezza sempre più logorata. Credo che Kogan abbia dimostrato ripetutamente di non avere la serenità di giudizio per svolgere con successo il ruolo di CT della Nazionale Italiana di scacchi e che sia venuto il momento di mettere la parola FINE al suo mandato.
    Come sempre, rimango disponibile per ulteriori chiarimenti. Vi invito a trovare riscontro presso gli altri giocatori e a tenere in considerazione anche le loro opinioni.
    14 settembre 2019
    Sabino Brunello

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