MS: on line il numero 1019

E’ on line il numero 1019 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – OLIMPIADI ONLINE: PROBLEMI DI CONNESSIONE, RUSSIA E INDIA ORO EX AEQUO
2 – ADDIO WOLFGANG UHLMANN, STAR SENZA EGUALI DELLA GERMANIA DELL’EST
3 – LICHESS: CARLSEN SU TUTTI NEL TORNEO BULLET “KATARA INTERNATIONAL”
4 – MAGDEBURGO: BLUEBAUM VINCE IL “MASTERS”, LUIS ENGEL CAMPIONE TEDESCO
5 – INNSBRUCK (AUSTRIA): IL LETTONE MESHKOVS PRIMO NELL’OPEN, DAVID DECIMO
6 – PORTO SAN GIORGIO: IL VERONESE VALERIO LUCIANI SI IMPONE NEL FESTIVAL
7 – SKALICA (SLOVACCHIA): IL 14ENNE INDIANO MENDONCA VINCE IN SOLITARIA
8 – CHARLOTTE (USA): SUCCESSO PER CRAIG HILBY NEL TORNEO CCCSA INVITATIONAL
9 – BUDAPEST (UNGHERIA): ADAM HORVATH LA SPUNTA PER SPAREGGIO TECNICO

OLIMPIADI ONLINE: PROBLEMI DI CONNESSIONE, RUSSIA E INDIA ORO EX AEQUO
La Russia e l’India hanno condiviso la medaglia d’oro alle Olimpiadi rapid online della Fide. Lo ha stabilito il presidente Arkady Dvorkovich, dopo che la finale disputata domenica 30 agosto è stata condizionata da un black-out globale di Internet, costato alla formazione indiana, in svantaggio 2,5-1,5, la sconfitta per tempo sulle ultime due scacchiere (il match di andata era terminato 3-3). Cinque settimane di gioco online, con 163 squadre e più di 1.500 partecipanti, meritavano un match conclusivo deciso alla scacchiera e, naturalmente, un vincitore. L’evento, invece, si è concluso in maniera del tutto inaspettata e deludente.
A differenza di altri sport, negli ultimi mesi gli scacchi hanno avuto la possibilità di continuare la propria attività online. Durante le Olimpiadi, che hanno registrato problemi di connessione nella fase di qualificazione così come in quella finale, è emerso ancora una volta uno degli aspetti negativi del gioco via Internet.
La Russia, dopo aver vinto il proprio girone di qualificazione preliminare davanti a Bulgaria e Armenia, aveva superato l’Ungheria nei quarti (5-1, 3-3) e gli Stati Uniti in semifinale (3,5-2,5, 3-3); l’India, invece, anch’essa prima nel proprio gruppo, era già stata protagonista di un caso di disconnessione proprio nei quarti, risolto anche in quel caso a suo favore (ma a parti invertite). Nella sfida contro l’Armenia, infatti, sul 2,5-2,5 e in un finale avviato alla patta, Sarin Nihal aveva vinto per tempo grazie alla disconnessione del proprio avversario, Haik Martirosyan. L’Armenia aveva quindi perso il match, ma aveva presentato ricorso basandosi sul fatto che Martirosyan non si era disconnesso da “Zoom” (il programma utilizzato per controllare i giocatori in diretta video). I tecnici di Chess.com avevano controllato i log del server e altre informazioni, ma non erano riusciti a trovare alcun problema. Il ricorso dell’Armenia era stato quindi respinto dal comitato d’appello con la seguente motivazione: “Nessuna prova attendibile di problemi del server di gioco è stata presentata al Comitato per il ricorso, oltre alla conclusione generale fornita dalla squadra armena”. In altre parole, la connessione in esecuzione a “Zoom” non forniva una prova sufficiente che il motivo della disconnessione fosse stato causato dal server Chess.com. L’Armenia, ritenendo quindi di essere stata vittima di una decisione ingiusta (difficile darle torto), aveva abbandonato il torneo e perso a forfait il match di ritorno, regalando all’India la qualificazione alle semifinali, dove Anand e compagni avevano superato all’Armageddon la Polonia (2-4, 4,5-1,5, 1-0).
La finale era iniziata con un primo match combattuto, che si era concluso 3-3 dopo che tutte e sei le partite erano terminate in parità – come già scritto in MS 1018, ogni squadra schierava sei giocatori, dei quali almeno due donne, un under 20 e una donna under 20.
Il secondo match aveva registrato tre pareggi e una vittoria per Aleksandra Goryachkina contro Humpy Koneru prima che avvenisse il “fattaccio”. Sulle ultime due scacchiere, infatti, i due giocatori indiani, Nihal Sarin e Divya Deshmukh, avevano entrambi perso per tempo dopo essersi disconnessi.
Come l’Armenia, l’India aveva fatto ricorso. A differenza di quanto avvenuto in precedenza, questa volta era stata rilevata una ragione esterna molto chiara per il problema di connessione: un grave black-out di Internet a livello globale di tali proporzioni da essere riportato da numerosi media, fra i quali CNN, MSN, Newsweek e Forbes.
Con i dati del server e altre informazioni fornite da Chess.com, il comitato d’appello non è riuscito a giungere a una decisione unanime per risolvere la questione; pertanto, il presidente della Fide ha dichiarato le due squadre vincitrici a pari merito.
Il provvedimento non ha ovviamente entusiasmato i componenti della squadra russa: «Decisione intelligente per accontentare la comunità scacchistica indiana, dimenticandosi nel frattempo di altri tifosi e giocatori. Nobiltà selettiva», ha scritto Ian Nepomniachtchi sul suo account Twitter.
Non resta che sperare in un definitivo ritorno al “gioco in presenza” per le competizioni più importanti; nel frattempo, magari, la Fide avrà modo di stilare un regolamento che non penalizzi nessuno in caso di problemi “tecnici”: ne va della credibilità stessa dei tornei online.
Sito ufficiale: https://olymp-results.fide.com/

ADDIO WOLFGANG UHLMANN, STAR SENZA EGUALI DELLA GERMANIA DELL’EST
Wolfgang Uhlmann, il più forte giocatore della Germania dell’Est, grande maestro di fama mondiale, nonché teorico e autore di numerosi libri sul nobil gioco, è scomparso lunedì 24 agosto all’età di 85 anni in seguito a una caduta. Giocatore d’élite tra gli anni ’60 e ’70, aveva continuato a giocare a un buon livello anche nel XXI secolo. Secondo i suoi calcoli, aveva visitato 34 Paesi e vinto altrettanti tornei.
Nato a Dresda, in Germania, il 29 marzo del 1935, da bambino Uhlmann aveva vissuto il dramma della Seconda Guerra Mondiale, durante la quale il centro della sua città natale era stato distrutto dai bombardamenti inglesi e statunitensi, che avevano provocato circa 25.000 morti. Da ragazzo aveva trascorso un anno in ospedale per guarire dalla tubercolosi: in quel periodo aveva letto due libri sugli scacchi che suo padre gli aveva regalato. Fu allora che nacque il suo amore per il gioco.
Dimostrò il suo talento per gli scacchi nel 1951, vincendo il campionato giovanile tedesco a soli sedici anni. Tre anni dopo vinse il suo primo campionato nazionale. Studiò per diventare uno stampatore di libri dal 1949 al 1952 e in seguito ottenne un lavoro, ma grazie ai suoi successi alla scacchiera riuscì a ottenere dei sostegni dallo Stato, diventando così il primo scacchista professionista del suo Paese. Era una circostanza eccezionale perché nella Germania dell’Est – lo Stato esistito tra il 1949 e il 1990 – gli scacchi non avevano molto prestigio agli occhi del governo. «Sono stato un privilegiato», avrebbe dichiarato Uhlmann molti anni dopo.
Uhlmann è stato di gran lunga lo scacchista di maggior successo della Germania dell’Est, vincendo non meno di 11 campionati nazionali e rappresentando il suo Paese in undici Olimpiadi tra il 1956 e il 1990 (nel 1964 vinse l’oro in prima scacchiera a Tel Aviv). Diventato MI nel 1956 e GM nel 1959, mosse i primi passi nel ciclo mondiale nel 1954 allo zonale di Mianske Lazne. Qualificatosi con la vittoria allo zonale di Raach del 1969, il giocatore tedesco partecipò al famoso interzonale di Palma di Maiorca del 1970, vinto da Bobby Fischer, che due anni dopo sarebbe diventato campione del mondo.
Considerato, in generale, tra i più forti giocatori tedeschi della storia, accanto a Adolf Anderssen, Emanuel Lasker, Siegbert Tarrasch e Robert Hubner, Uhlmann visse il suo maggiore periodo di gloria negli anni ’60: nel 1964 si aggiudicò il torneo di Sarajevo a pari merito con Lev Polugaevsky e quello de L’Avana insieme a Vasily Smyslov, nel 1965 vinse a Zagabria insieme a Borislav Ivkov, davanti al Campione del mondo Tigran Petrosian. Divise il primo posto anche ad Hastings nel 1965/1966 con Boris Spassky; successo ottenuto anche dieci anni dopo, questa volta con Vlastimil Hort e David Bronstein.
Più avanti nel corso della sua vita, Uhlmann aveva preso parte a molti campionati del mondo senior, ottenendo un secondo posto come miglior risultato. Nel 2001 e nel 2006 aveva, invece, vinto due campionati tedeschi senior.

LICHESS: CARLSEN SU TUTTI NEL TORNEO BULLET “KATARA INTERNATIONAL”
Magnus Carlsen vince ancora. Dopo essersi aggiudicato al fotofinish il “suo” tour (rapid), il campione del mondo l’ha spuntata in un altro evento online, il torneo “Katara International Bullet Chess 2020”, ospitato sulla piattaforma Lichess dal 24 al 26 agosto e organizzato dalla Qatar Chess Association (QCA) in collaborazione con la Cultural Village Foundation-Katara. La competizione, con cadenza 1′, prevedeva una fase preliminare aperta a tutti e una fase finale a eliminazione diretta con sedici giocatori (il norvegese più quindici qualificati), dove ciascun match era al meglio delle dodici partite.
Circa 10.000 giocatori da tutto il mondo si sono dati battaglia per raggiungere le finali; qui Carlsen ha superato nell’ordine il tedesco Rasmus Svane (7-4), l’azerbaigiano Rauf Mamedov (7-2), lo statunitense Andrew Tang (7-4, pur perdendo le prime tre partite) e, in finale, lo statunitense Daniel Naroditsky (6,5-3,5), che in semifinale aveva annichilito un altro specialista del gioco bullet, l’iraniano Alireza Firouzja, battendolo 6,5-1,5.
Khalid bin Ibrahim Al Sulaiti, direttore generale della Cultural Village Foundation-Katara, e il presidente dell’Associazione Scacchistica del Qatar Mohammed Al-Modiahki, hanno ringraziato tutti i partecipanti per aver reso l’evento un grande successo: «L’Associazione del Qatar è molto lieta e grata per questa fruttuosa collaborazione con Katara e Lichess. Lavoreremo per realizzare altri grandi eventi come questo in futuro», ha detto Al-Modiahki.
Sito ufficiale: https://lichess.org/

MAGDEBURGO: BLUEBAUM VINCE IL “MASTERS”, LUIS ENGEL CAMPIONE TEDESCO
È piuttosto inconsueto assistere a un campionato nazionale open a cui i migliori giocatori del Paese non partecipano, in quanto invitati a un torneo chiuso parallelo. Succede, da qualche anno, in Germania, dove anche nel 2020 il Summit organizzato dalla Federazione tedesca a Magdeburgo (14-22 agosto), prevedeva sia i campionati individuali, sia tornei Masters.
I tornei prevedevano una sezione aperta a tutti e una riservata alle donne e quello più forte era senz’altro il “German Masters” (media Elo 2626, 16ª categoria Fide), cui prendevano parte, fra gli altri, Alexander Donchenko e Liviu-Dieter Nisipeanu. Al termine dei sette turni di gioco è stato Matthias Bluebaum a trionfare in solitaria e imbattuto con 5 punti; Nisipeanu ha invece condivido il secondo posto a 4 con Niclas Huschenbeth, mentre Donchenko si è piazzato quarto a 3,5 con Georg Meier. Nel Master femminile, invece, la MIf Fiona Sieber si è imposta con 5,5 punti su 7, staccando di mezza lunghezza la favorita MI Eliabeth Paehtz.
Quanto al campionato tedesco open, il GM Luis Engel ha concluso in vetta con 7,5 punti su 9, staccando di mezza lunghezza il GM Alexander Graf; terzi a 6 i MF Max Hess e Julius Muckle e il MI Ashot Parvanyan. Fra le donne, invece, la GMf Carmen Voicu-Jagodzinsky ha chiuso senza sconfitte con 7 su 9, lasciandosi alle spalle la MIf Brigitte Burchardt (6,5).
Sito ufficiale: https://www.schachgipfel.de/
Classifiche finali
German Masters: 1° Bluebaum 5 punti su 7; 2°-3° Nisipeanu, Huschenbeth 4; 4°-5° Donchenko, Meier 3,5; 6°-7° Kollars, Heimann 3; 8° Fridman 2
Campionato tedesco open: 1° Engel 7,5 punti su 9; 2° Graf 6,5; 3°-5° Hess, Muckle, Parvanyan 6; 6°-8° Mons, Heinemann, Stern 5,5; ecc.

INNSBRUCK (AUSTRIA): IL LETTONE MESHKOVS PRIMO NELL’OPEN, DAVID DECIMO
Il GM lettone Nikita Meshkovs si è aggiudicato la quarta edizione del Festival Internazionale di Innsbruck (Austria), disputata dal 22 al 30 agosto. Meshkovs, favorito della vigilia, ha rispettato i pronostici piazzandosi al primo posto in solitaria con 7 punti su 9, nonostante la sconfitta subita al terzo turno ad opera del tedesco Nathanel Poysti, dalla quale si è ripreso totalizzando cinque punti e mezzo nei sei turni successivi. Dietro di lui, il tedesco Spartak Grigorian è salito sul secondo gradino del podio, dopo aver superato per spareggio tecnico il GM danese Jesper Sondergaard Thybo, il MI svizzero Fabian Baezinger, il MF tedesco Julian Kramer, il GM ucraino Andrei Maksimenko e il MF tedesco Volker Meier.
Ottavo (10° per spareggio tecnico) a quota 6 il GM milanese Alberto David, che partiva con il numero tre di tabellone, ma ha mancato l’appuntamento con il podio a causa dei troppi pareggi e delle sconfitta subita al quinto turno per mano del MF tedesco Tobias Koelle. Della compagine italiana in gara, il bergamasco Fabio Colonetti (classe 2003) si è piazzato 25° (35° per spareggio tecnico) nel gruppo a 5, il CMF milanese Matteo Zoldan 36° (47° per spareggio tecnico) a 4,5, il vicentino Fabio Luigi Ghiotto (classe 2003) 52° (60°) nel gruppo a 4 e il CM milanese Francesco Podini 83° a 2,5.
L’open B è stato vinto a sorpresa dal bolzanino Mikhail Zuev (classe 2004), che partiva con il numero 28 di tabellone e si è imposto in solitaria con 7,5 punti su 9, staccando di mezza lunghezza un terzetto di inseguitori a 7, composto dagli austriaci Lukas Dotzer e Walter Pregl e dal tedesco Vincent Klugstedt.
L’austriaco Ahmad Karimi ha vinto, invece, l’open C, dove si è piazzato al primo posto in solitaria e imbattuto con 8 punti su 9, staccando di un’intera lunghezza il connazionale Daniel Ausserladscheier, secondo a 7, mentre il tedesco Julian Peiker si è aggiudicato il bronzo a quota 6,5.
Il Trofeo Blitz disputato il 29 agosto, infine, è stato vinto da Meshkovs con 9,5 su 11, seguito da David, che si è aggiudicato il secondo posto a quota 9 dopo aver superato per spareggio tecnico Thybo.
Alla manifestazione hanno preso parte 226 giocatori, provenienti da 19 Paesi diversi, tra cui quattro grandi maestri e cinque maestri internazionali.
Risultati: http://chess-results.com/tnr507448.aspx
Classifiche finali
Open A: 1° Meshkovs 7 punti su 9; 2°-7° Grigorian, Thybo, Baezinger, Kramer, Maksimneko, Meier 6,5; 8°-16° Gschnitzer, Koelle, David, Fecker, Krukenhauser, Hofer, Poysti, Kvetny, Bauer 6; ecc.
Open B: 1° Zuev 7,5 punti su 9; 2°-4° Dotzer, Klugstedt, Pregl 7; 5°-8° Doenni, Hottenroth, Kranewitter, Tumanyan 6,5; 9°-14^ Raeke, Iasman, Todic, Stolzlechner, Wischounig, Reuter 6; ecc.
Open C: 1° Karimi 8 punti su 9; 2° Ausserlandcheier 7; 3° Peiker 6,5; 4°-8° Ortiz Bogdanov, Birk, E. Reginato, Hoffmann, Merenda 6; ecc.
Blitz: 1° Meshkovs 9,5 punti su 11; 2°-3° David, Thybo 9; 4° Ragger 8,5; 5°-9° Maksimenko, Koelle, Wohlfahrt, Kummer, Richter 8; 10°-14° Coljin, Kruckehauser, Redzisz, Cafasso, Bauer 7,5; ecc.

PORTO SAN GIORGIO: IL VERONESE VALERIO LUCIANI SI IMPONE NEL FESTIVAL
Il MF veronese Valerio Luciani si è aggiudicato la trentesima edizione del festival internazionale di Porto San Giorgio (Fermo), disputata dal 22 al 28 agosto. L’evento, come tutti quelli disputati dopo la ripresa dell’attività agonistica in Italia in seguito al lockdown, ha dovuto fare i conti con le misure di prevenzione imposte dal protocollo anti-Covid della FSI, con qualche inevitabile disagio per i partecipanti, ma ha comunque raccolto 67 giocatori ai nastri di partenza, divisi in due gruppi, tra i quali due titolati nell’open principale (Elo > 1500).
Luciani, numero quattro di tabellone, ha concluso solitario e imbattuto con 6 punti su 7, staccando di mezza lunghezza il favorito maestro teramano Nicolò Orfini, classe 2002, e il CM barese Savino Di Lascio; quarti a 5 il MF bolognese Giulio Calavalle, il casertano Walter Mattia Duraccio, il CM milanese Mario Pepe e la 16enne chietina Melissa Maione. Nel gruppo B (Elo < 1500) il perugino Marius Liviu Filip si è imposto invece con 5,5 punti su 7, mezza lunghezza davanti al 13enne maceratese Matteo Zagaglia e al 91enne (!) pescarese Michele Marvulli. Non ha avuto luogo, quest’anno, l’evento che tradizionalmente ha concluso il mese di agosto insieme a Porto San Giorgio, ovvero il festival della Presolana a Bratto (Bergamo): per l’eventuale rinnovo del binomio mare-montagna, dunque, si dovrà attendere il 2021.
Risultati: http://vesus.org/
Classifiche finali
Open A: 1° Luciani 6 punti su 7; 2°-3° Orfini, Di Lascio 5,5; 4°-7ª Calavalle, Duraccio, Pepe, Maione 5; 8°-11° Bettalli, Syed, Cassi, Pallante 4,5; ecc.
Open B: 1° Filip 5,5 punti su 7; 2° Zagaglia, Marvulli 5; 4°-5° Ferri, Viti 4,5; 6°-8° Pulsone, Gambardella, Tibaldeschi 4; ecc.

SKALICA (SLOVACCHIA): IL 14ENNE INDIANO MENDONCA VINCE IN SOLITARIA
Il 14enne MI indiano Leon Luke Mendonca ha dominato l’edizione 2020 del Festival scacchistico di Skalica (Slovacchia), disputata dal 23 al 30 agosto. Mendonca, che partiva con il numero tre di tabellone, si è imposto in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9, vincendo tra gli altri al sesto turno con il GM trevigiano Pier Luigi Basso, che partiva come favorito della vigilia. Dietro di lui, il MI ceco Jan Vykouk si è piazzato secondo a quota 7, mentre un altro ceco, il MI Matyas Marek, si è aggiudicato il bronzo a 6,5 dopo aver superato per spareggio tecnico il GM slovacco Jergus Pechac. Solo 17° alla guida del gruppo a 5 il già citato Basso, che dopo la sconfitta contro il vincitore e un altro ko all’ottavo turno con il MI ucraino Vitali Koziak, ha perso l’ultima partita a forfait. All’evento hanno preso parte 65 giocatori, provenienti da quindici paesi diversi, tra cui cinque grandi maestri e otto maestri internazionali.
Risultati: http://chess-results.com/tnr528292.aspx
Classifica finale: 1° Mendonca 7,5 punti su 9; 2° Vykouk 7; 3°-4° Marek, Pechac 6,5; 5°-13° Koziak, Lewtak, Dionisi, Czerw, Krallis, Manik, O’Gorman, Grieve, Haring 6; ecc.

CHARLOTTE (USA): SUCCESSO PER CRAIG HILBY NEL TORNEO CCCSA INVITATIONAL
Il MI statunitense Craig Hilby ha dominato l’edizione 2020 del CCCSA, disputata a Charlotte (Usa) dal 19 al 24 agosto. Hilby (classe 2000) partiva con il numero sei di tabellone e si è piazzato al primo posto in solitaria e imbattuto con 6,5 punti su 9, vincendo tra gli altri con il più quotato GM indiano Magesh Panchanathan al secondo turno e guadagnando anche una norma GM. Il MI statunitense Andrew Hong (classe 2004) si è aggiudicato il secondo posto dopo aver superato per spareggio tecnico lo stesso Panchanathan che, come lui, aveva totalizzato 5 punti. A un passo dal podio si è piazzato il GM lituano Titas Streamavicius, che partiva come favorito della vigilia, ma è stato rallentato nella corsa al primo posto da troppi pareggi e dalla sconfitta subita al quarto turno per mano del già citato Hong, finendo per spartire il quarto posto a quota 4,5 con il GM belga Tanguy Ringoir e il MI statunitense Aleksandr Ostrovskiy. La competizione aveva un rating medio di 2443 (8ª categoria Fide).
Nel torneo MI (media Elo 2331) lo spareggio tecnico ha decretato la vittoria del MF statunitense Robert Shlyakhtenko (classe 2005), che ha superato per spareggio tecnico il connazionale MF Jason Liang (classe 2007) e il MI georgiano Zurab Javakhadze dopo che tutti e tre avevano totalizzato 6 punti su 9; i primi due hanno guadagnato una norma MI.
Risultati: http://chessstream.com/invitational/
Classifica finale: 1° Hilby 6,5 punti su 9; 2°-3° Panchanathan, Hong 6; 4°-6° Stremavicius, Ringoir, Ostrovskiy 4,5; 7°-8° Balakrishnan, Wang 4; 9°-10° Sterman, Shankar 3,5

BUDAPEST (UNGHERIA): ADAM HORVATH LA SPUNTA PER SPAREGGIO TECNICO
Il GM ungherese Adam Horvath ha vinto al fotofinish l’edizione 2020 del torneo Aranytiz, disputato a Budapest (Ungheria) dal 21 al 29 agosto. Horvath, che partiva con il numero quattro di tabellone, si è piazzato al primo posto dopo aver superato per spareggio tecnico il connazionale GM Gergely Akzel che, come lui, aveva totalizzato 6 punti su 9. Dietro di loro, il MI slovacco Tamas Peteniy e il GM Gergely Kantor hanno spartito il terzo posto a quota 5,5. Kantor, che partiva come favorito della vigilia, è stato rallentato nella corsa al primo posto dalle sconfitte subite al quinto e al sesto turno rispettivamente per mano dei già citati Horvath e Petenyi. La competizione era di ottava categoria Fide (rating medio 2441).
Nessuna sorpresa nel torneo MI (Elo medio 2289), dove il favorito MF ungherese Ferenc Gombocz si è imposto in solitaria con 6 punti su 9, staccando di mezza lunghezza il connazionale MF Tibor Bodi e il MF polacco Mateusz Paszewski.
Risultati: http://chess-results.com/tnr532139.aspx
Classifica finale: 1°-2° A. Horvath, Aczel 6 punti su 9; 3°-4° Petenyi, Kantor 5,5; 5°-6° Csonka, Nayhebaver 5; 7° D. Horvath 4,5; 8° Gungl 3; 9° Karacsonyi 2,5; 10° Persanyi 2