di Roberto Messa
(Editoriale TCS febbraio 2012)
Ultimissime da Wijk aan Zee – Fabiano Caruana con 2762 punti Elo è virtualmente uno dei magnifici dieci del pianeta, grazie al secondo-quarto posto (a pari punti con Magnus Carlsen) conquistato nel supertorneo Tata Steel che si è concluso il 29 gennaio. Nella 74ª edizione della manifestazione scacchistica più bella del pianeta, il 19enne campione d’Italia ha perso una sola partita contro il vincitore Aronian e ha sconfitto nientemeno che l’ex campione del mondo Topalov, il prossimo sfidante per il titolo Gelfand, l’ex prodigio Karjakin e il beniamino locale Giri, con una performance complessiva superiore ai 2800 punti. La cittadina olandese continua dunque a portare fortuna a Fabulous Fabiano, che vinse nel 2008 il torneo C e nel 2009 il B, ma anche allo scacchismo italiano che mai aveva portato un suo rappresentante nella “top ten”. Va precisato che la decima posizione raggiunta da Caruana è soggetta a possibili fluttuazioni, sue o degli altri giocatori di vertice, fino alla pubblicazione della graduatoria ufficiale alla fine di febbraio, ma ora anche i suoi tifosi più scettici cominciano a convincersi che Fabiano ha le carte in regola per puntare ancora più in alto.
A quanto pare aveva ragione il grande maestro ed ex allenatore della nazionale italiana Yuri Razuvaev, quando in tempi non sospetti pronosticò per Fabiano una crescita alla Karpov, costante e duratura. E hanno avuto ragione tutti coloro che fin dal principio hanno fatto il possibile per aiutare Fabiano a sentirsi scacchista azzurro a pieno titolo, a cominciare dalla Federazione Scacchistica Italiana che ha investito molto su di lui, sfidando le critiche e i sottili distinguo di molti… di troppi. Mi piace ricordare anche le sponsorizzazioni della nostra rivista a favore di Fabiano, negli anni tra il 2007 e il 2009. Di certo avremmo tutti voluto fare di più, ma l’importante è che oggi nessuno può argomentare che Caruana non è un prodotto dello scacchismo italiano, dopo che con la nostra Federazione ha conquistato tutti i suoi titoli internazionali, ha partecipato a due Olimpiadi Scacchistiche e ad altre numerose manifestazioni a squadre, ha disputato cinque finali di Campionato italiano assoluto vincendone quattro (in verità la finale che mi è rimasta più impressa è quella in cui si classificò secondo, a Cremona 2006, quando a soli 14 anni arrivò a un epico spareggio semilampo con Godena).
Torniamo al presente, anticipando la classifica del torneo di Wijk aan Zee, di cui tratteremo diffusamente nel prossimo numero: 1º Aronian 9 punti su 13; 2º-4º Carlsen, Radjabov e Caruana 8; 5º-6º Ivanchuk e Nakamura 7,5; 7º Kamsky 7; 8º Karjakin 6,5; 9º Van Wely 5,5; 10º-12º Gelfand, Topalov e Gashimov 5; 13º-14º Navara e Giri 4,5.
Il sommario del numero di febbraio in formato RTF
Dopo il torneo Aeroflot di Mosca, ciò che ho scritto nell’editoriale è da aggiornare in positivo: Caruana è settimo al mondo con 2766 punti.
Dopo il Campionato italiano finito l’8 dicembre (9 vittorie e 2 patte su 11 partite!), Fab Fab ha giocato 32 partite, quasi tutte combattute senza risparmio di energie. Nello stesso periodo nessun super GM ne ha giocate altrettante: Carlsen solo 13, Aronian 16, Nakamura e Ivanchuk 23 per esempio.
Le pochissime sconfitte (in particolare l’ultima con Bartel all’Aeroflot) sono forse un segnale di stanchezza, ma i progressi e la qualità del gioco del 19enne Campione italiano sono stati impressionanti ultimamente.