MS: on line il numero 977

E’ on line il numero 977 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – SAINT LOUIS: DING SUPERA CARLSEN AL TIE BREAK E VINCE LA SINQUEFIELD CUP
2 – VIENNA (AUSTRIA): ALESSIO VALSECCHI TRIONFA IN UN’EDIZIONE DA RECORD
3 – ADDIO A PAL BENKO, INVENTORE DELL’OMONIMO GAMBETTO: AVEVA NOVANTUNO ANNI
4 – GREENSBORO: IL BIELORUSSO AZAROV LA SPUNTA PER SPAREGGIO NEGLI US MASTERS
5 – CHARTRES (FRANCIA): MAXIME LAGARDE CONQUISTA IL SUO PRIMO TITOLO NAZIONALE
6 – CRETA (GRECIA): IL RUSSO VADIM MOISEENKO VINCE L’OPEN, ALBERTO DAVID QUINTO
7 – BRATTO: L’UCRAINO ANDRIY VOVK IN SOLITARIA NELL’OPEN DELLA PRESOLANA
8 – AGRIGENTO: IL LETTONE RITVARS REIMAINS RISPETTA IL PRONOSTICO NEL FESTIVAL

SAINT LOUIS: DING SUPERA CARLSEN AL TIE BREAK E VINCE LA SINQUEFIELD CUP
Sembrava essere riuscito a rimediare in extremis a una prova incolore, vincendo le ultime due partite dopo nove pareggi e agguantando in extremis il cinese Liren Ding al primo posto. Tuttavia Magnus Carlsen non ce l’ha fatta ad aggiudicarsi l’edizione 2019 della Sinquefield cup, perdendo 3-1 lo spareggio a cadenza veloce contro il giocatore cinese, che ora si trova a un passo dall’italo-americano Fabiano Caruana in lista Fide e, nella graduatoria blitz, ha rimpiazzato il norvegese al secondo posto e lo ha fatto retrocedere al quarto. Il torneo, quinta tappa del Grand Chess Tour (e seconda a cadenza classica), è stato disputato dal 17 al 28 agosto a Saint Louis (Usa) e vantava una notevole 22ª categoria Fide, con un rating medio di 2783 e la presenza dei primi nove giocatori della graduatoria Fide del 1° agosto in un lotto di dodici partecipanti (dal 2015 il numero si era attestato sui dieci).
A due turni dal termine Ding condivideva la vetta col russo Ian Nepomniachtchi, inseguito a mezza lunghezza dall’indiano Vishy Anand e da un altro russo, Sergey Karjakin. Le ultime due partite risultavano tuttavia fatali a Nepo, battuto prima dal francese Maxime Vachier-Lagrave e poi dall’olandese Anigh Giri, mentre Carlsen raddrizzava un torneo andato fino a quel momento maluccio, battendo prima lo statunitense Wesley So e poi MVL e concludendo imbattuto con 6,5 punti su 11, come Ding. Così, da regolamento, per la prima volta in sette edizioni è stato uno spareggio a decidere il vincitore della Sinquefield Cup – nel 2018 Magnus aveva condiviso il primo posto con Aronian e Caruana, ma i tre erano stati dichiarati vincitori ex aequo -: dopo due patte a cadenza rapid, il campione del mondo non è riuscito a tener teste al suo avversario in quella blitz, perdendo entrambe le partite in programma e venendo per la prima volta relegato al secondo posto in un vento a cadenza classica nel 2019. Malgrado la rimonta conclusiva, il norvegese ha lasciato sul campo 6 punti Elo, scendendo a 2876, ma poiché Caruana ne ha persi altrettanti, piazzandosi quinto ex-aequo a 5,5, il suo distacco dal secondo giocatore della graduatoria Fide è rimasto invariato: 64 punti. Ding, dal canto suo, ha invece consolidato il suo terzo posto, salendo a 2811, un punto in meno di Fab Fab.
Sul terzo gradino del podio del supertorneo americano sono saliti Anand e Karjakin, imbattuti a 6, mentre, oltre a Caruana e Nepomniachtchi, a 5,5 hanno concluso l’azerbaigiano Shakhriyar Mamedyarov (autore di undici patte) e Giri.
Nella classifica provvisoria del circuito i primi due classificati della Sinquefield cup occupano i primi due posti, avendo entrambi giocato quattro tornei, con Carlsen già imprendibile dall’alto dei suoi 54,5 punti, contro i 37,8 di Ding e i 36,8 di MVL, che però di tornei ne ha già giocati cinque e non ne giocherà più. Seguono a 25,5 punti (e quattro tornei) Aronian, Caruana e Karjakin, a 24,5 (quattro) Nepo, a 24 (tre) Anand e a 23,5 (tre) So. La battaglia per due posti della finalissima del GCT, in programma a dicembre a Londra, è dunque ancora apertissima (Ding, come Carlsen, è pressoché certo della qualificazione). Le ultime due tappe del circuito sono in programma a Bucharest (Romania) dal 4 all’11 novembre e a Calcutta (India), dal 20 al 27 dello stesso mese: entrambe saranno delle “combinate” rapid e blitz, con un massimo di 13 punti in palio per il vincitore (se in solitaria).
Sito ufficiale: https://grandchesstour.org/2019-grand-chess-tour
Classifica finale: 1°-2° Ding, Carlsen 6,5 punti su 11; 3°-4° Anand, Karjakin 6; 5°-8° Mamedyarov, Giri, Caruana, Nepomniachtchi 5,5; 9°-10° Nakamura, Vachier-Lagrave 5; 11°-12° Aronian, So 4,5

VIENNA (AUSTRIA): ALESSIO VALSECCHI TRIONFA IN UN’EDIZIONE DA RECORD
L’ultimo azzurro a compiere l’impresa, nel 2015, era stato Francesco Rambaldi, che oltre a vincere il torneo aveva anche realizzato la terza e definitiva norma GM. A distanza di quattro anni, ma due sole edizioni (nel 2017 e 2018 non era stato disputato), l’open di Vienna è stato nuovamente terra di conquista per i colori italiani: il GM bergamasco Alessio Valsecchi ha infatti trionfato in solitaria nella 21ª edizione, ospitata dal 17 al 24 agosto nella storica e prestigiosa Rathaus, a poca distanza dal centro cittadino.
Valsecchi era il numero undici di tabellone su un lotto di ben 398 giocatori nel gruppo principale: oltre a lui in gara c’erano altri diciotto GM, quarantadue MI, due GMf e sessantacinque MF, per un totale di quarantatré Paesi rappresentati. Partito non proprio a razzo, alternando pareggi col Bianco e vittorie col Nero (!) nei primi sei turni, il nostro ha accelerato nel finale, mettendo a segno tre vittorie consecutive, l’ultima delle quali con il 20enne non titolato statunitense Gabriel Bick che, prima dell’ultimo turno, guidava da solo la classifica a quota 7 su 8 (ed era il numero 48 di tabellone!). Valsecchi ha dunque concluso solitario in vetta con 7,5 su 9, realizzando una performance di 2595 e staccando di mezza lunghezza dieci giocatori, fra i quali, in ordine di spareggio tecnico, il GM croato Mladen Palac, il già citato Bick (per lui norma GM) e il GM austriaco Nikolaus Stanec, che difendeva il titolo nazionale vinto lo scorso anno e ha così conquistato il suo dodicesimo titolo austriaco; miglior classificata femminile del torneo è stata la diciannovenne MI kazaka Zhansaya Abdumalik, ottava assoluta nel gruppo a 7. Oltre a Valsecchi nell’open principale c’erano altri ventiquattro italiani: da rilevare la prova del MI bolognese Artem Gilevych, dodicesimo alla guida del gruppo a 6,5, e dei MF Fulvio Zamengo (VE), Francesco Seresin (TN) e Nicholas Paltrinieri (BZ), trentaduesimi ex aequo a quota 6.
Quanto agli altri gruppi, nel B, vinto dall’austriaco Nicolas Kueng con 8 su 9 per spareggio sull’austriaco Daniel Erwin-Casero, la 22enne bergamasca Silvia Guerini, fresca di laurea (complimenti!), si è piazzata decima a 7, il bresciano Cesare Cristiani 18° a 6,5; nel gruppo C, dove a spuntarla per spareggio è stato l’austriaco Peter Meixner con 7,5 su 9, la milanese Valeria Ferrara e il palermitano Guido Inglese hanno chiuso in 19^ e 27^ posizione rispettivamente a quota 6. Fra le cinquantaquattro nazioni rappresentate l’Italia poteva vantare la terza pattuglia più numerosa dopo Austria e Germania, con un totale di sessantadue presenze; quarta, piuttosto sorprendentemente, la Corea del Sud con sessanta. L’evento ha registrato un nuovo record di partecipanti, 972 in tutto.
Risultati: http://chess-results.com/tnr410003.aspx
Classifica finale: 1° Valsecchi 7,5 punti su 9; 2°-11° Palac, Bick, Stanec, Shengelia, Peralta, Nasuta, Abdumalik, Buhmann, Diermair, Janzelj 7; 12°-31° Gilevych, Blohberger, Dastan, Markoja, Dobrovoljc, Kojima, Yankelevich, Muckle, Gumularz, Bakhmatsky, Valmana Canto, Kaasen Tor, Halvax, Miedema, Janik, Gschnitzer, Soysal, Menezes, Bawart, Fernandez Garcia 6,5; ecc.

ADDIO A PAL BENKO, INVENTORE DELL’OMONIMO GAMBETTO: AVEVA NOVANTUNO ANNI
Il mondo degli sacchi piange la scomparsa del grande maestro Pal Benko, venuto a mancare lo scorso 26 agosto all’età di 91 anni. Nato il 15 luglio del 1928 ad Amiens, in Francia, dove la sua famiglia si trovava nel corso di un viaggio dall’Ungheria, Benko ha trascorso la maggior parte della sua infanzia proprio in Ungheria, dove ha imparato a giocare a scacchi quando aveva dieci anni, seguendo gli insegnamenti del padre. Arruolato appena 16enne nella Seconda guerra mondiale, era riuscito a raggiungere il confine con l’Austria e a tornare a casa per scoprire che la madre, il padre e il fratello erano stati deportati in Russia. Dopo la fine del conflitto, nel giro di pochi anni Benko si era imposto come uno dei più forti giocatori ungheresi e nel 1948, all’età di 20 anni, aveva vinto il suo primo campionato nazionale. Tra la fine degli anni ’40 e gli anni ’50, in Ungheria Benko era secondo solo a Laszlo Szabo. Un altro periodo buio aspettava Benko all’orizzonte. Dopo aver giocato un torneo a Goerlitz, aveva cercato una via fuga verso l’ambasciata americana di Berlino Ovest, ma era stato arrestato e, dopo un periodo di isolamento in cella, mandato in un campo di concentramento. Mentre la famiglia lo credeva fuggito negli Stati Uniti per scappare dal regime di Stalin che si estendeva in Ungheria dopo l’avanzata dell’armata russa durante il secondo conflitto mondiale, Benko fu effettivamente liberato solo dopo la morte di Stalin, nel 1953, quando il presidente ungherese Imre Nagy concesse l’amnistia a tutti i prigionieri.
Per un po’, Benko fu considerato una specie di “pecora nera” e venne escluso dai tornei, ma cinque anni dopo la sua liberazione poté finalmente iniziare il tanto agognato iter per l’emigrazione negli Stati Uniti. Ottenne il visto dall’ambasciata statunitense a Reykjavik, dove si trovava per il Campionato mondiale studentesco a squadre, ma alla fine riuscì a entrare definitivamente negli States solo grazie al passaporto francese, a cui aveva diritto perché nato ad Amiens. Nel frattempo, infatti, il numero di rifugiati ungheresi, approdati negli Usa dopo l’inasprimento del controllo russo in Ungheria, aveva raggiunto il limite massimo stabilito dal Paese. Benko non riuscì quindi a godere dei benefici riservati ai rifugiati, ma la situazione negli Stati Uniti era sicuramente più rosea di quella in Ungheria. Nel 1959, un anno dopo aver conquistato il titolo di grande maestro, si qualificò per il torneo dei candidati e decise di diventare un professionista. Anche se al torneo dei candidati si piazzò ultimo, si tolse la soddisfazione di battere l’ex campione del mondo Vasily Smyslov. Nel 1962 si qualificò a un altro torneo dei candidati, dove si piazzò sesto.
Nel 1969 si piazzò terzo al Campionato statunitense aggiudicandosi un posto per l’interzonale di Palma di Majorca, che avrebbe dato accesso al ciclo per il titolo mondiale 1969-1972, ma lasciò il posto a Fischer – ritiratosi dal ciclo perché lo considerava troppo corto –, che alla fine diventò campione del mondo nel celeberrimo match di Reykjavik.
Nel corso della sua carriera, Benko è diventato famoso come “il Re degli Open”, avendo vinto per ben otto volte – un record – l’US Open (1961, 1964, 1965, 1966, 1967, 1969, 1974 e 1975). Ha preso parte a sette Olimpiadi, aiutando l’Ungheria ad aggiudicarsi il bronzo nel 1956, mentre dal 1962 al 1972 ha giocato sei Olimpiadi tra le fila degli Stati Uniti. Ha sconfitto quattro campioni del mondo: oltre a Smyslov, Fischer, Tal e Petrosian.
A lui sono intitolate due aperture: il Gambetto Benko, che giocò diverse volte dalla metà degli anni ’60, e l’apertura Benko, che cominciò a giocare nel torneo dei Candidati del 1962 e che lo aiutò a sconfiggere sia Fischer che Tal. Ha composto ottanta studi, ottenendo venticinque premi, tra cui il titolo di Maestro Internazionale per la composizione ottenuto nel 1995 dalla PCCC, un organismo della Fide che si occupa del settore della composizione di studi e problemi. Era attualmente il secondo GM vivente più anziano al mondo, dopo il russo Yuri Averbakh (che ha 97 anni e mezzo).

GREENSBORO: IL BIELORUSSO AZAROV LA SPUNTA PER SPAREGGIO NEGLI US MASTERS
Il GM bielorusso Sergei Azarov ha vinto l’edizione 2019 dell’open US Masters, disputata a Greensboro, in North Carolina, dal 21 al 25 agosto. Otto i tornei che componevano l’evento, in base al rating o all’età; in quello principale, fra gli 88 partecipanti, c’erano ventidue GM (sette over 2600) e diciannove MI. Azarov, numero nove di tabellone, ha concluso imbattuto in vetta con 6,5 punti su 9, ma solo lo spareggio tecnico gli ha permesso di avere la meglio su altri otto giocatori: i cubani Isan Reynaldo Ortiz Suarez e Lazaro Bruzon Batista, gli statunitensi Daniel Naroditsky, Elshan Moradiabadi, Praveen Balakrishnan (unico MI del gruppo di vertice) e Steven Zierk, l’armeno Hovhannes Gabuzyan e il polacco Bartlomiej Macieja. Ciascuno dei nove ha intascato la stessa cifra, 2389 dollari, dividendo equamente la somma dei premi in denaro dal primo (7000 dollari) al nono (1000). Decisamente sottotono il favorito GM polacco Dariusz Swiercz, Elo 2670, ora in forza agli Stati Uniti: partito con 1 su 3, si è piazzato infine 20° a 5,5, vincendo fra l’altro una partita a forfait e perdendo con due MI e un MF.
Sito ufficiale: http://chessstream.com/US-Masters-and-North-Carolina-Open/
Classifica finale: 1°-9° Azarov, Ortiz Suarez, Bruzon, Naroditsky, Moradiabadi, Balakrishnan, Zierk, Gabuzyan, Macieja 6,5 punti su 9; 10°-16° Melkumyan, Stukopin, Brodsky, Z. Li, Zherebukh, Becerra Rivero, Gonzalez Vidal 6; ecc.

CHARTRES (FRANCIA): MAXIME LAGARDE CONQUISTA IL SUO PRIMO TITOLO NAZIONALE
Il 25enne GM Maxime Lagarde si è aggiudicato l’edizione 2019 del campionato francese, disputata a Chartres dal 17 al 25 agosto. Numero tre di tabellone, Lagarde ha concluso in vetta con 6 punti su 9 alla pari col GM Laurent Fressinet (con cui aveva perso lo scontro diretto), aggiudicandosi per 2,5-1,5 un match di spareggio a cadenza veloce, nel quale è stata decisiva la quarta e ultima partita. Sul terzo gradino del podio a quota 5,5 è salito il GM Joules Moussard, mentre non è andato oltre il quarto posto a 5, pur rimanendo imbattuto, il GM Tigran Gharamian, campione uscente. Per Lagarde si tratta del primo titolo nazionale; la competizione aveva un rating medio di 2572 (13ª categoria Fide).
Anche il campionato femminile è stato deciso al tie break, dopo che le MI Pauline Guichard e Sophie Milliet avevano entrambe totalizzato 7 punti su 9; la 31enne Guichard, favorita della vigilia, l’ha spuntata 1,5-0,5, conquistando la corona per il secondo anno consecutivo. Terza in solitaria a 6 si è piazzara la MFf Andreea-Cristiana Navrotescu.
Sito ufficiale: https://chartres2019.ffechecs.org/
Classifica finale: 1°-2° Lagarde, Fressinet 6 punti su 9; 3° Moussard 5,5; 4° Gharamian 5; 5°-7° Cornette, Feller, Edouard 4,5; 8° Gozzoli 4; 9° Maze 3,5; 10° Favarel 1,5

CRETA (GRECIA): IL RUSSO VADIM MOISEENKO VINCE L’OPEN, ALBERTO DAVID QUINTO
Il GM russo Vadim Moiseenko si è aggiudicato l’8ª edizione dell’Open di Anogia “Idaion Andron”, disputata sull’isola di Creta (Grecia) dal1’8 al 25 agosto. Moiseenko, che partiva con il numero tre di tabellone, si è imposto in solitaria e imbattuto con 7 punti su 9, vincendo nella corsa al primo posto anche con il GM bulgaro Aleksander Delchev, che partiva come favorito della vigilia. Il bulgaro si è quindi piazzato al secondo posto a quota 6,5 dopo aver superato per spareggio tecnico il GM russo Evgeny Levin. A un passo dalla zona podio, al 4° posto (5° per spareggio tecnico), nel gruppo a 6 guidato dal MF greco Panagiotis Koutoukidis, si è piazzato il GM milanese Alberto David, che ha performato leggermente sotto le aspettative (partiva con il numero due di tabellone): partito con 2 su 4, perdendo al quarto turno con il MF greco Nikolaus Spyropoulos, si è ripreso incamerando 4 punti nei restanti 5 turni. Al torneo hanno preso parte 46 giocatori, provenienti da sette Paesi diversi, tra cui sei grandi maestri e sette maestri internazionali.
Risultati: http://chess-results.com/tnr449878.aspx
Classifica finale: 1° Moiseenko 7 punti su 9; 2°-3° Delchev, Levin 6,5; 4°-8° Koutoukidis, David, Goumas, Kapnisis, Kourkoulos-Arditis 6; ecc.

BRATTO: L’UCRAINO ANDRIY VOVK IN SOLITARIA NELL’OPEN DELLA PRESOLANA
Il GM ucraino Andriy Vovk ha dominato la 39ª edizione dell’open internazionale della Presolana, ospitata nella storica sede dell’hotel Milano, a Bratto (Bergamo), dal 18 al 25 agosto. Vovk, favorito della vigilia, si è imposto in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9, staccando di mezza lunghezza i suoi inseguitori diretti. Dietro di lui, infatti, il MF polacco Michal Fiedorek è salito sul secondo gradino del podio alla guida del terzetto a 7 composto anche dal GM bergamasco Sabino Brunello e dal GM francese Jean-Marc Degraeve. Brunello aveva iniziato bene la sua corsa verso il primo posto, vincendo le prime tre partite consecutive, ma ha rallentato il ritmo pareggiando i successivi tre incontri, compreso quello con Vovk del quinto turno. Decisivo è stato comunque l’ultimo incontro, prima del quale l’ucraino e il bergamasco condividevano la vetta a quota 6,5 su 8: qui Brunello non è andato oltre la patta col GM polacco Oskar Wieczorek, mentre Vovk ha sconfitto il MF romano Marco Corvi. Solo 7° alla guida del gruppo a 6 il 19enne GM brianzolo Luca Moroni, che partiva con il numero due di tabellone, ma ha dovuto fare i conti con due sconfitte consecutive al settimo e all’ottavo turno rispettivamente ad opera di Vovk e Wieczorek.
Nell’Open Amatori il milanese Alessandro Cervini (classe 2006) si è imposto in solitaria con 8 punti su 9, perdendo solo al settimo turno con il milanese Fabio Casartelli. Dietro di lui, il bergamasco Aldo Oteri si è aggiudicato l’argento con 7 punti, mentre il milanese Claudio Raselli e il torinese Marco Saracco hanno spartito il terzo posto a quota 6,5.
La statunitense Mazo Nozaki (classe 2005) ha, infine, visto l’Open Next Generation, imponendosi in solitaria a punteggio pieno con 7 punti su 7, staccando di ben due lunghezze il suo inseguitore più diretto, il varesotto Antonio Breggia Bicchiere, che ha superato il pavese Antonio Volpe – favorito della vigilia – per spareggio tecnico dopo che entrambi avevano totalizzato 5 punti. Alla manifestazione hanno preso parte 133 giocatori provenienti da dieci Paesi diversi, tra cui sei grandi maestri, tre maestri internazionali e cinque maestri Fide nel torneo principale (riservato a giocatori con Elo > 1700).
Risultati: https://www.presolanachessopen.it/
Classifiche finali
Open Principale: 1° A. Vovk 7,5 punti su 9; 2°-4° M. Fiedorek, S. Brunello, J. M. Degraeve 7; 5°-6° Wieczorek, R. Degraeve 6,5; 7°-9 Moroni, Dukaczewski, Bellini 6; ecc.
Open Amatori: 1° Cervini 8 punti su 9; 2° Oteri 7; 3°-4° Raselli, Saracco 6,5; 5°-8° Seva, Andreini, Brioschi, Greco 6; ecc.
Next Generation: 1ª Mao Nozaki 7 punti su 7; 2°-3° Breggia Bicchiere, Volpe 5; 4ª K. Fiedorek 4,5; 5°-6ª Simonelli, May. Nozaki 4; ecc.

AGRIGENTO: IL LETTONE RITVARS REIMAINS RISPETTA IL PRONOSTICO NEL FESTIVAL
Il MF lettone Ritvars Reimains ha vinto la quinta edizione del Festival scacchistico di Agrigento “Trofeo Vigata”, disputata a Porto Empedocle dal 23 al 25 agosto. Reimanis, favorito della vigilia, ha rispettato i pronostici piazzandosi in solitaria e imbattuto con 5 punti su 6 e pareggiando al terzo e e all’ultimo turno rispettivamente con i catanesi Gaetano Signorelli e Pietro Pisacane. Dietro di lui, il MF catanese Alessandro Santagati si è laureato miglior italiano in gara, guadagnando l’argento grazie allo spareggio tecnico, che gli ha permesso di superare il MI ucraino Alexey Maly, il già citato Pisacane e lo spagnolo Federico Torres Rodero, che come lui avevano totalizzato 4,5 punti.
Nell’open B il palermitano Giulio Lo Presti (classe 2007) si è imposto in solitaria e imbattuto con un perfetto 6 su 6, staccando di un’intera lunghezza il barese Gabriele Marino (classe 2001). Sul terzo gradino del podio è salito il romano Riccardo Grammatico alla guida di un quartetto a 4,5, composto anche da Matteo Pio Savarino (classe 2001 di Caltanissetta), dal maltese Matthias Gatt e dal trapanese Marco Lo Piccolo (classe 2009).
Nell’open C il bolognese Marco Neri l’ha spuntata su Giovanni Di Maria di Caltanissetta dopo che entrambi avevano totalizzato 5 punti su 6, mentre il nisseno Flavio Terenzi si è piazzato terzo alla guida del gruppo a 4, superando per spareggio tecnico la palermitana Angelica Tantillo e il maltese Mark Fleri.
L’agrigentino Luca Curella (classe 2005) si è, infine, imposto nell’Under 16, con 6 punti su 6, staccando di un’intera lunghezza la trapanese Bianca Pipitone (classe 2009), mentre l’ennese Santi Rausa (classe 2010) si è piazzato terzo alla guida di un nutrito gruppo a 4. All’evento hanno preso parte 118 giocatori, provenienti da cinque Paesi diversi, tra cui un maestro internazionale e due maestri Fide nell’Open principale.
Risultati: http://vesus.org/
Classifiche finali
Open A: 1° Reimanis 5 punti su 6; 2°-5° Santagati, Maly, Pisacane, Torres Rodero 4,5; 6°-7° Imburgia, Gangemi 4; 8°-11° Signorelli, Sardo, Gueci Valguarnera 3,5; ecc.
Open B: 1° Lo Presti 6 punti su 6; 2° Marino 5; 3°-6° Grammatico, Savarino, Gatt, Lo Piccolo 4,5; 7°-10° Randone, L. Fleri, Sanfilippo, F. Pipitone 4; ecc.
Open C: 1°-2° Neri, Di Giovanni 5 putni su 6; 3°-5° Terenzi, Tantillo, M. Fleri 4; 6°-9ª Buckle, La Greca, Manganiello, Cambria 3,5; ecc.
Under 16: 1° Curella 6 punti su 6; 2ª B. Pipitone 5; 3°-6° Rausa, Montaperto, Farruggello, Iacono 4; 7°-8° Sciascia, Grienti 3,5; ecc.