MS: on line il numero 963

E’ on line il numero 963 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – GERMANIA: CARLSEN DOMINA ANCHE LA GRENKE CLASSIC E VOLA A QUOTA 2875
2 – CIS MASTER: DECIMO SCUDETTO PER PADOVA, CAISSA-AGNELLI REGINA FRA LE DONNE
3 – NUOVE REGOLE PER IL MONDIALE: 14 PARTITE E NIENTE PATTA PRIMA DELLA 40ª
4 – SHENZEN (CINA): GIRI VINCE IN EXTREMIS LA DU TE CUP, HARIKRISHNA ARGENTO
5 – MOGLIANO VENETO: IL SERBO LAKETIC RE DAVANTI AI CROATI ZAJA E MRDJA
6 – ARZACHENA: IL RUSSO BURMAKIN SENZA RIVALI, IL SERBO DRAGOJLOVIC SECONDO
7 – ROMA: IL CECO RAUSIS A PUNTEGGIO PIENO NEL FESTIVAL ACCADEMIA 2000
8 – MORRA DE SANCTIS: IL SALERNITANO DAVIDE FEZZA PRIMO A SORPRESA NELL’OPEN

GERMANIA: CARLSEN DOMINA ANCHE LA GRENKE CLASSIC E VOLA A QUOTA 2875
Magnus Carlsen non si ferma più. Dopo aver sconfitto Fabiano Caruana lo scorso novembre, conservando il titolo mondiale, il norvegese sembra aver ritrovato gli stimoli per tornare a diventare il dominatore unico e incontrastato della scena internazionale. E così, dopo i successi al Tata Steel in gennaio e al Memorial Gashimov nella prima decade di aprile, “mighty” Magnus ha stravinto con una performance stellare l’edizione 2019 della Grenke Chess Classic, ospitata dal 20 al 29 aprile in Germania, prima a Carlsruhe (in concomitanza con un forte e affollatissimo open) e poi a Baden Baden (città della squadra pluricampione della Bundesliga). E dire che fino a metà torneo il campione del mondo non aveva neppure strabiliato: dopo una sudatissima vittoria all’esordio contro il 14enne MI Vincent Keymer, astro nascente dello scacchismo tedesco, Magnus aveva piegato solo in finale lo spagnolo Paco Vallejo, quindi era stato fermato sul pari da Vishy Anand, Fabiano Caruana e dalla sua bestia nera Arkadij Naiditsch nei tre turni successivi. Proprio quando il torneo sembrava più aperto che mai, però, Carlsen ha preso il largo, aiutato anche dal ko di Anand ad opera di Naiditsch: prima Georg Meier, poi Levon Aronian e Peter Svidler e infine Maxime Vachier-Lagrave hanno dovuto cedere le armi al “re vichingo”, che ha quindi concluso in estrema solitudine con 7,5 punti su 9, staccando di ben una lunghezza e mezza Caruana, secondo (anche lui imbattuto) a quota 6, e di due e mezzo Naiditsch e Vachier-Lagrave, terzi a 5.
Magnus è così volato a 2875 nel live rating (il torneo non è stato ratificato in tempo per la lista Fide di maggio), a soli 7 punti dal suo miglior rating di sempre, 2882, raggiunto cinque anni fa. Una domanda è pertanto tornata a essere di stretta attualità: riuscirà mai il norvegese a rompere il muro dei 2900? «Non lo so, ora sono felice di giocare molto meglio», ha risposto l’interessato. «A dirla tutta, alcune persone mi hanno chiesto privatamente negli ultimi anni se credevo di riuscire a superare i 2900 e la mia risposta è sempre stata “no, non credo che ci arriverò″. Ancora non ci credo particolarmente, ma adesso è almeno un obiettivo raggiungibile, a cui posso puntare: prima di tutto si tratta di continuare a giocare bene».
Nel live rating Carlsen ha 56 punti di vantaggio su Fabiano Caruana, che considera ancora il suo rivale più pericoloso: «Non penso che abbia giocato un brillante torneo stavolta, ma ha comunque ottenuto un netto secondo posto, quindi non credo ci sia alcun motivo per considerarlo diversamente, è molto forte».
Il divario fra Carlsen e il resto dei big mondiali non è ancora così grande come a maggio 2014, quando con i suoi 2882 aveva 67 punti in più rispetto ai 2815 di Aronian. Il predominio del tredicesimo campione del mondo Garry Kasparov era stato ancora maggiore: quando aveva raggiunto il suo punteggio massimo di 2851 (quando Carlsen aveva nove anni), Kasparov aveva 82 punti di vantaggio su Vishy Anand.
Il giocatore su cui i riflettori dei media tedeschi sono stati maggiormente puntati, oltre a Carlsen, è il già citato Keymer, 14 anni, che ha acquisito un’esperienza preziosa in un torneo di altissimo livello. Alla fine è riuscito a totalizzare solo 2 punti, come il connazionale Meier, ma ha comunque guadagnato Elo, il che dimostra quanto fosse forte la competizione, che, malgrado i 2516 del 14enne, aveva un rating medio di 2724 (19ª categoria Fide).
Sito ufficiale: http://www.grenkechessclassic.de/en/
Classifica finale: 1° Carlsen 7,5 punti su 9; 2° Caruana 6; 3°-4° Naiditsch, Vachier-Lagrave 5; 5°-7° Svidler, Anand, Aronian 4,5; 8° Vallejo 4; 9°-10° Meier, Keymer

CIS MASTER: DECIMO SCUDETTO PER PADOVA, CAISSA-AGNELLI REGINA FRA LE DONNE
E ora sono dieci. La pluri-scudettata e favorita Obiettivo Risarcimento Padova ha vinto anche la 51ª edizione del CIS Master, la prima disputata con la nuova formula che prevedeva due gironi preliminari, seguiti da play-off e play-out a eliminazione diretta. L’evento è stato ospitato al Forum di Bressanone (Bolzano) dal 26 aprile al 1° maggio e ha visto impegnati quasi tutti i migliori giocatori italiani (fra i “big” mancava solo Francesco Rambaldi, tuttora studente universitario a Saint Louis) a fianco di una ventina di stranieri, fra i quali spiccavano per il proprio rating l’inglese Gawain Jones e il croato Ivan Saric, schierati da Padova, e l’ungherese Ferenc Berkes, prima scacchiera di Modena.
Nella fase preliminare i veneti hanno perso a sorpresa solo con la molto meno quotata Accademia scacchi Milano, vincendo tutti gli altri incontri e piazzandosi primi nel girone A con 12 punti di squadra su 14 (22,5 su 28 individuali) contro gli 8 di Pizzato Elettrica Scacchi Marostica (15,5), Informatica Commerciale Palermo (15), AS Milano (13,5) e Montebelluna Master (13,5). Il “Fischer” Chieti, che nel 2016 aveva interrotto temporaneamente la serie di scudetti consecutivi dei patavini, si è nel frattempo imposto nel girone B con 11 punti su 14 di squadra e 18 su 28 individuali, superando WorldTradingLab – Club 64 Modena (9 – 17), Arrocco Chess Club Roma (8 – 16) e Le Due Torri – Volvo Bologna (8 – 14).
Nelle semifinali dei play-off Padova e Chieti si sono imposte 2,5-1,5 rispettivamente su Modena e Marostica, approdando quindi alla finale scudetto. Qui, al termine di un match combattuto e dalle alterne vicende, le vittorie di Jones contro il GM polacco Daniel Sadzikowski e di Sabino Brunello ai danni del MI Denis Rombaldoni hanno consegnato il decimo scudetto a Obiettivo Risarcimento. Oltre a Saric, Jones e Brunello, i neocampioni potevano contare sui GM Daniele Vocaturo, Alberto David, Michele Godena, Danyyl Dvirnyy e Alessio Valsecchi. Particolarmente buone sono state le performance di Saric (3,5 su 4, 2828) e Brunello (5,5 su 6, 2752). Da segnalare che per Michele Godena si tratta del quattordicesimo scudetto, sette con Marostica e sette con Padova. «È stata una vittoria sofferta – ha dichiarato il capitano Cristiano Quaranta –, ottenuta grazie a una grande coesione nel gruppo, che ha messo le esigenze della squadra davanti a quelle individuali. Un gruppo unito che sicuramente regalerà altre soddisfazioni».
Quanto alle altre formazioni in gara, oltre alle prime due classificate, Modena ha guadagnato il terzo posto superando a propria volta 3-1 Marostica nella finale di consolazione; malgrado i due ko nei play-off, per Marostica ha brillato il MI oristanese Francesco Sonis, campione europeo U16 in carica, oro in seconda scacchiera con una performance di 2659. Da segnalare anche la seconda norma MI ottenuta dal pescarese Lorenzo Pescatore dell’Arrocco Chess Club Roma: ha totalizzato 7 punti su 9 con una performance di 2532. Sono retrocesse in serie A1 Novarese, Steinitz Roma, Asolo Regina Cornaro ed Euro Scacchi Perugia, quest’ultima dopo aver perso gli spareggi rapid contro la Cerianese del 18enne GM Luca Moroni.
Nel campionato femminile, giunto alla 12ª edizione, la Caissa Italia Pentole Agnelli, società sportiva bolognese con sponsor bergamasco, ha trionfato per il terzo anno consecutivo. Come era accaduto nel 2018, la formazione emiliano-lombarda ha vinto tutti gli incontri, sette su sette (totalizzando 27 punti individuali su 28), a cominciare da quello del primo turno con le rivali più pericolose della Mimosa Dragonfly Top Milano, guidate dalla 27enne GMf serba Jovana Rapport e dalla numero tre azzurra MI Elena Sedina, infine seconde. Caissa-Agnelli schierava la numero uno greca e numero 38 al mondo Stavroula Tsolakidou, insieme alle numero uno, due, quattro, otto e nove della graduatoria italiana, ovvero la bergamasca Marina Brunello, la modenese Olga Zimina, la palermitana Tea Gueci, la napoletana Mariagrazia De Rosa e la barlettana Alessia Santeramo. Di particolare rilievo lo score individuale di Brunello, 6 su 6, che con la prestazione offerta a Bressanone ha coronato una stagione agonistica 2018-2019 da dieci e lode: medaglia d’oro individuale con l’Italia alle Olimpiadi, disputate fra settembre e ottobre 2018 in Georgia, poi vincitrice del campionato italiano femminile a dicembre, solo il mese scorso la 24enne di Rogno era stata fra le protagoniste dell’Europeo femminile insieme alla compagna di squadra Stavroula Tsolakidou, al punto che entrambe avevano ottenuto la qualificazione per la Coppa del mondo 2020. Ora la bergamasca, numero 71 della graduatoria mondiale, ha aggiunto un nuovo alloro al suo ricchissimo palma res, con un risultato che le ha inoltre permesso di superare il muro dei 2400 e di ottenere così il titolo di maestro internazionale, che si aggiunge a quello di GM femminile di cui è già in possesso.
Alle spalle di Caissa-Agnelli e Mimosa Dragonfly Top Milano, sul terzo gradino del podio Ninfe delle Dolomiti, padrone di casa, seguite da Excelsior Sorint.lab di Bergamo e Ostia Scacchi.
Il prossimo appuntamento per le formazioni vincitrici del CIS Master e del CIS femminile sarà a Budva, in Montenegro, dal 9 al 17 novembre, dove le nostre formazioni proveranno a centrare l’obiettivo di salire finalmente sul podio della Coppa europea di club.
Sito ufficiale: http://www.schachbund.it/cis2019/index.htm
Classifiche finali
CIS Master: 1ª Obiettivo Risarcimento Padova; 2ª Fischer Chieti; 3ª WorldTradingLab – Club 64 Modena; 4ª Pizzato Elettrica Scacchi Marostica; 5ª Arrocco Chess Club Roma; 6ª Informatica Commerciale Palermo; 7ª Le Due Torri – Volvo Bologna; 8ª Accademia Scacchi Milano; 9ª Lazio Scacchi; 10ª Montebelluna Master; 11ª Don Pietro Carrera Catania; 12ª Scacchistica Cerianese; 13ª Euro Scacchi Perugia; 14ª Asolo Regina Cornaro; 15ª Scacchistica Novarese; 16ª DLF Steinitz Roma
CIS femminile: 1ª Caissa Italia Pentole Agnelli 14 punti di squadra su 14 (27 su 28 individuali); 2ª Mimosa Dragonfly Top Milano 12 (22,5); 3ª Ninfe delle Dolomiti 10 (17,5); 4ª Excelsior Sorint.lab 7 (15); 5ª OstiaScacchi-Roma Pink Ladies 7 (11,5); 6ª Südtiroler Mädels 4 (7); 7ª Prato Ladies 1 (7); 8ª Capablanca girls Mestre 1 (4,5)

NUOVE REGOLE PER IL MONDIALE: 14 PARTITE E NIENTE PATTA PRIMA DELLA 40ª
Novità in vista per i Mondiali assoluto e femminile. In particolare, le partite del prossimo match in cui Magnus Carlsen dovrà difendere il titolo saranno quattordici e non più dodici e il montepremi dovrebbe essere elevato a due milioni di euro. Questi sono alcuni dei cambiamenti nel nuovo regolamento per i match mondiali. Le nuove regole sono state rese note il 26 aprile sul sito della Federazione internazionale e sono state messe a punto dalla nuova commissione globale strategica, presieduta dal direttore generale Fide, il GM israeliano Emil Sutovsky. Ecco, in breve le novità.
Il numero delle partite a cadenza classica passerà da dodici a quattordici. L’idea di tornare a match più lunghi, come quelli disputati fino alla metà degli anni ’90, era nell’aria da un po’ ed è tornata a galla dopo il match di Londra, le cui dodici partita erano tutte finite in parità. Durante il match, Magnus Carlsen aveva peraltro dichiarato che non gli sarebbe interessato giocare qualche partita in più e, dopo le dodici partite giocate, anche Fabiano Caruana si era detto d’accordo. Anche se aumenterà il numero delle partite, diminuirà invece da sei a cinque il numero dei giorni di riposo, cosa che porterà la durata dell’intero match a diciannove giorni e garantirà, secondo Sutovksy, che di giocherà sempre durante i week-end.
Novità anche sul fronte del montepremi. Il regolamento precedente parlava di un montepremi che partisse da minimo un milione di euro, budget che, in base ale nuove norme, è stato duplicato. Anche la formulazione della regola, però, è cambiata: ora, infatti, si parla di un montepremi “raccomandato”, il che suggerisce l’intenzione della Fide di raddoppiare almeno il montepremi, ma non vuole che questo rappresenti un intoppo per gli organizzatori che si propongono di ospitare il match.
Quanto alla cadenza di gioco, cambierà il numero di mosse da raggiungere prima di avere l’incremento, che da ora in poi sarà dopo la 61ª mossa. La cadenza di gioco era 100 minuti per le prime 40 mosse, 50 minuti per le successive 20 e poi 15 minuti per il resto della partita, con un incremento di 15 secondi per mossa a partire dall’inizio della partita. Il cambiamento sostanziale è che non ci sarà incremento prima della 61ª mossa, il che significa che si potrebbe assistere a uno zeitnot ancora prima che si raggiunga il controllo del tempo. La nuova cadenza di gioco ricorda molto quella in voga tra gli anni ’90 e i primi 2000: 120 minuti per le prime 40 mosse, seguite da 60 minuti per le 20 mosse successive e 15 minuti per il resto della partita con incremento di 30 secondi a partire dalla 61ª mossa. Questa nuova cadenza dovrebbe ottenere il benestare di Carslen, che di recente ha dichiarato che «gestire il tempo fa parte del gioco».
Il controllo del tempo per il match mondiale femminile avrà ancora la regolare cadenza della Fide, con incremento dall’inizio. Perchè questa differenza? «Le donne non giocano praticamente mai con un altro controllo del tempo», ha spiegato Sutovsky: «Sarebbe molto strano chiedere loro di giocare da un momento all’altro con una nuova cadenza».
Ultima, ma non meno importante, è la decisione di togliere la possibilità di proporre patta prima della 40ª mossa. Seguendo la pratica utilizzata ultimamente in molti tornei, la Fide ha deciso di cercare di scongiurare ulteriormente le patte brevi. Da ora in poi, in un match mondiale, agli sfidanti non sarà possibile proporre la patta prima della 40ª mossa, mentre fino allo scorso match il limite era la 30ª mossa. Il motivo di questa scelta, messa in atto peraltro nella recentissima Grenke Classic, dipende, probabilmente, dall’inattesa e deludente proposta di patta alla 31ª mossa da parte di Carlsen durante l’ultima partita del match di Londra.
Le procedure per candidarsi all’organizzazione del match del 2020 sono appena iniziate. Si dice che Stavanger, in Norvegia, abbia mostrato interesse per ospitare il match, ma, come ha spiegato Sutovsky, «abbiamo ricevuto segni di interesse da diverse parti, ma le prenderemo in seria considerazione solo quando verranno sottoposte con candidature ufficiali».
Sito ufficiale: https://www.fide.com/

SHENZEN (CINA): GIRI VINCE IN EXTREMIS LA DU TE CUP, HARIKRISHNA ARGENTO
Il super GM olandese Anish Giri ha vinto al fotofinish la terza edizione della Du Te Cup, disputata a Shenzhen, in Cina, dal 16 al 26 aprile. Giri, numero due di tabellone, si è imposto in solitaria e imbattuto con 6,5 punti su 10, vincendo con il GM indiano Pentala Harikrishna al secondo turno, con il GM cinese Yangyi Yu al sesto turno e con il GM russo Dmitry Jakovenko all’ultimo. Dietro di lui, Harikrishna è salito sul secondo gradino del podio a quota 6, nonostante le tre sconfitte riportate: oltre che con Giri, il 32enne di Guntur ha perso anche con il GM ungherese Richard Rapport all’ottavo turno e con il GM cinese Liren Ding all’ultimo.
A metà torneo il superGM indiano guidava la classifica a quota 3,5 su 5, con mezza lunghezza di vantaggio su Giri. L’olandese aveva poi raggiunto Harikrishna all’ottavo turno, ma al turno successivo l’indiano si era ritrovato di nuovoin vetta da solo; la beffa per lui era arrivata nel decisivo ultimo turno, dove, come anticipato, mentre Giri aveva la meglio su Jakovenko, Harikrishna doveva cedere le armi a Ding, regalando all’olandese il primo premio di 20.000 dollari.
Il bronzo è andato a Ding che, in quanto unico over 2800 in gara, partiva come favorito della vigilia, ma è stato rallentato nella corsa al primo posto da troppi pareggi e dalla sconfitta subita al quarto turno ad opera di Harikirshna. La competizione aveva un rating medio di 2754 (21ª categoria Fide).
Sito ufficiale: http://www.imsa.cn/archives/73205
Classifica finale: 1° Giri 6,5 punti su 10; 2° Harikrishna 6; 3° Liren 5,5; 4° Rapport 5; 5°-6° Jakovenko, Yangyi 3,5

MOGLIANO VENETO: IL SERBO LAKETIC RE DAVANTI AI CROATI ZAJA E MRDJA
Il MI serbo Gojko Laketic si è aggiudicato la 40ª edizione del festival “Mogliano scacchi”, disputata a Mogliano Veneto dal 26 al 28 aprile. Laketic, numero quattro di tabellone, si è imposto in solitaria e imbattuto con 4,5 punti su 5, pareggiando solo al terzo turno con il GM croato Ivan Zaja, favorito della vigilia. Quest’ultimo si è quindi piazzato secondo a 4, penalizzato da un pareggio in più rispetto a Laketic, ovvero quello ottenuto nel decisivo ultimo turno contro il GM sudafricano Kenny Solomon. Sul terzo gradino del podio è salito un altro croato, il MI Milan Mrdja, con 3,5 punti e una sconfitta, al quarto turno con il vincitore. Il CM vicentino Marco Luigi Ghiotto (classe 2003) si è laureato miglior italiano in gara, grazie al suo quarto posto (sesto per spareggio tecnico) nel gruppo a 3 guidato dal MI tedesco Klaus Klundt e composto anche dal già citato Solomon (quinto), dal veneziano Marco Gallana (settimo) e dal bellunese Angelo Cardarelli (ottavo).
L’open B è stato vinto a sorpresa dal padovano Mosè Battagin, che partiva con il numero diciassette di tabellone e si è imposto in solitaria e imbattuto con 4,5 punti su 5, pareggiando solo al terzo turno con il vicentino Leone Gennari. Il rodigino Stefano Zanirato e il veneziano Alit Banovi hanno spartito il secondo posto a quota 4, mentre il vicentino Enrico Danieli, favorito della vigilia, si è dovuto accontentare del terzo posto (quarto per spareggio tecnico) nel gruppo a 3,5 guidato dal già citato Gennari.
Nell’open C il favorito Umberto Belloni ha rispettato il pronostico, piazzandosi al primo posto in solitaria e imbattuto con 4,5 punti su 5, pareggiando al quarto turno con lo svizzero Nil Malyguine. Proprio lo svizzero è salito sul secondo gradino del podio alla guida del quartetto a 4, composto anche dal vicentino Cristiano Alba e dai trevigiani Mauro De Michelis e Andrea Frascerra (classe 2008). Alla manifestazione hanno preso parte 97 giocatori, provenienti da otto Paesi diversi, tra cui due GM, quattro MI e un MF nel torneo principale.
Risultati: http://vesus.org/
Classifiche finali
Open A: 1° Laketic 4,5 punti su 5; 2° Zaja 4; 3° Mrdja 3,5; 4°-8° Klundt, Solomon, Ghiotto, Gallana, Cardarelli 3; ecc.
Open B: 1° Battagin 4,5 punti su 5; 2°-3° Zanirato, Banovi 4: 4°-7° Gennari, Danieli, Rossi, Cattaruzzo 3,5; ecc.
Open C: 1° Belloni 4,5 punti su 5; 2°-5° Malyguine, Alba, De Michelis, Frascerra 4; 5°-10° Gio. Ballon, Crestani, Serea, Saviane, Gia. Ballon 3,5; ecc.

ARZACHENA: IL RUSSO BURMAKIN SENZA RIVALI, IL SERBO DRAGOJLOVIC SECONDO
En plein per il GM russo Vladimir Burmakin nella sesta edizione del Festival degli scacchi “Città di Arzachena”, disputata a Cannigione di Arzachena dal 24 al 28 aprile. Burmakin ha rispettato il pronostico che lo vedeva favorito della vigilia, piazzandosi al primo posto in solitaria con un perfetto 7 su 7. Dietro di lui il MI serbo Anjelko Dragojlovic si è piazzato secondo a 6, subendo un’unica battuta d’arresto al terzo turno con il vincitore. Il candidato maestro marchigiano Federico Tonetto (classe 2001) e il riminese William Pecci (classe 2002) hanno spartito il terzo posto a quota 4,5.
Nessuna sorpresa nemmeno nell’open B, dove il favorito Domenico Pess, di Sassari, si è imposto grazie allo spareggio tecnico, che gli ha permesso di superare la riminese Claudia Scarpa (classe 2002) dopo che entrambi avevano totalizzato 6 punti su 7. Mentre Pes ha dovuto cedere le armi a Scarpa nello scontro diretto del terzo turno, la riminese ha portato a termine il torneo imbattuta. Il francese Alexandre Guazzelli si è piazzato terzo alla guida del gruppo a 4,5 composto anche dal sassarese Giacomo Deiana e dal cagliaritano Germano Mascia (classe 2007).
L’otrantino Costantin Emanuel Vaduva ha vinto a sorpresa l’open C. Partito con il numero ventuno di tabellone, Vaduva, classe 2004, si è imposto in solitaria e imbattuto con 6 punti su 7, pareggiando anche con il favorito della vigilia, il francese Noel Morganti, al quinto turno. Morganti si è poi piazzato secondo a 5,5, staccando di mezza lunghezza gli otrantini Lorenzo De Ieso (classe 2007), Lorenzo Ventrice (classe 2009), Goffran Akkari (classe 2002) e Giuliano Orecchioni (classe 2004), che hanno spartito il terzo posto a quota 5.
I francesi Alexandre Guazzelli ed Elise Tomasi hanno, infine, spartito il primo posto con 6 punti su 7 nell’Arcablitz, disputato il 26 aprile; il candidato maestro sassarese Giancarlo Buchicchio e il barese Vincenzo Marrone hanno spartito il terzo posto a 5,5. Al torneo hanno preso parte in totale 70 giocatori, provenienti da sei Paesi diversi, tra cui un grande maestro e due maestri internazionali nell’open principale.
Risultati: http://vesus.org/
Classifiche finali
Open A: 1° Burmakin 7 punti su 7; 2° Dragojlovic 6; 3°-4° Tonetto, Pecci 4,5; 5°-10° Mameli, Bin-Suhayl, J. B. Guazzelli, Ljubisaljevic, Bonali, Sanna 4; ecc.
Open B: 1°-2ª Pes, Scarpa 6 punti su 7; 3°-5° A. Guazzelli, Deiana, Mascia 4,5; 6°-7° Marras, Carta 4; 8°-10° Di Pinto, Di Pietro, Pannella 3,5; ecc.
Open C: 1° Vaduva 6 punti su 7; 2° Morganti 5,5; 3°-6° De Ieso, Ventrice, Akkari, Giu. Orecchioni 5; 7°-10° Valenza, Langiu, Rocchiccioli, G. C. Orecchioni 4,5; ecc.

ROMA: IL CECO RAUSIS A PUNTEGGIO PIENO NEL FESTIVAL ACCADEMIA 2000
Il GM ceco Igors Rausis ha dominato l’edizione 2019 del Festival Accademia 2000, disputata a Roma dal 15 aprile al 1° maggio. Rausis, super favorito della vigilia, si è piazzato al primo posto in solitaria e imbattuto con un perfetto 9 su 9, staccando di due intere lunghezze il suo inseguitore più diretto, il CM reggino Enzo Martino, che ha perso solo al terzo turno con Rausis. Il maestro romano Luca Albertini si è, invece, aggiudicato il bronzo con 6 punti.
Nell’Open B il CM reatino Vittorio Vannelli si è imposto in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 8, pareggiando solo al secondo turno con il romano Daniele Albore. Dietro di lui, il romano Isaia De Maria, che partiva come favorito della vigilia, è salito sul secondo gradino del podio a quota 5,5 dopo aver superato per spareggio tecnico il romano Giorgio Baglioni (classe 2002).
Alla manifestazione hanno preso parte 38 giocatori, provenienti da Repubblica Ceca e Italia, tra cui un grande maestro e un maestro Fide nel torneo principale.
Risultati: http://vesus.org/festivals/festival-internazionale-accademia-200/
Classifiche finali
Open A: 1° Rausis 9 punti su 9; 2° Martino 7; 3° Albertini 6; 4°-5° Cenci, Costabile 5,5; 6° Bernardini 5; 7°-11° Bonaposta, Marino, Arigoni, Foglia, Roberti 4,5; ecc.
Open B: 1° Vannelli 7,5 punti su 8; 2°-3° De Maria, Baglioni 5,5; 4°-5^ Giammona, Tosi 5; 6°-7° Scaripanti, Albore 4,5; 8°-13° Marta, Moriggi, Filotei, Chianura, De Guisa, Quaglia 4; ecc.

MORRA DE SANCTIS: IL SALERNITANO DAVIDE FEZZA PRIMO A SORPRESA NELL’OPEN
Il CM salernitano Davide Fezza ha vinto a sorpresa la seconda edizione dell’open “Francesco De Sanctis”, disputata dal 25 al 27 aprile a Morra De Sanctis (Avellino), paese d’origine dello scrittore ed ex ministro della Pubblica Istruzione del Regno d’Italia (nel 1861-1862, 1878 e 1879-1881), che nel 2017 ne ha celebrato il bicentenario della nascita. Fezza, numero quattro di tabellone, ha concluso imbattuto con 13 punti su 15 (la vittoria valeva tre punti e il pareggio uno), superando per spareggio tecnico il favorito CM foggiano Rocco Di Gianni e staccando di una lunghezza i due maggiori favoriti della vigilia, ovvero il MF di origine lettone Sergejs Gromovs e il MF ucraino Grigory Seletsky (sconfitto dal vincitore al quarto turno); quinto in solitaria a quota 11 il casertano Giuseppe Danilo Di Stasio. Alla competizione hanno preso parte 43 giocatori, come lo scorso anno, fra i quali due MF e un CM Fide.
Risultati: http://vesus.org/
Classifica finale: 1°-2° Fezza, Di Gianni 13 punti su 15; 3°-4° Gromovs, Seletsky 12; 5° Di Stasio 11; 6°-9° Adinolfi, Grasso, Vena, Colucci 10; ecc.