MS: on line il numero 936

E’ on line il numero 936 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – EUROPEO DI CLUB: BEFFA PER PADOVA (QUARTA), VINCE LA RUSSA MEDNYI VSADNIK
2 – KHANTY-MANSIYSK (RUSSIA): MONDIALE FEMMINILE KO AL VIA IL 3 NOVEMBRE
3 – SOCHI: VLADISLAV ARTEMIEV SUPERSTAR NEI CAMPIONATI RUSSI RAPID E BLITZ
4 – AHMEDABAD (INDIA): L’UCRAINO KRAVTSIV ALLO SPRINT FINALE NELL’OPEN GUJARAT
5 – BUDAPEST (UNGHERIA): L’UZBECO SINDAROV GM A 12 ANNI, 10 MESI E 5 GIORNI
6 – CASTEL SAN GIORGIO: L’UCRAINO SELETSKY LA SPUNTA PER SPAREGGIO TECNICO

EUROPEO DI CLUB: BEFFA PER PADOVA (QUARTA), VINCE LA RUSSA MEDNYI VSADNIK
Un finale amaro dopo un torneo da protagonista, durante il quale ha giocato due volte in prima scacchiera ed è stata in vetta fino al quinto turno. Obiettivo Risarcimento Padova archivia l’edizione 2018 del campionato europeo di club con un buon quarto posto e nessuna sconfitta, ma un grosso rimpianto: non essere riuscita a salire sul gradino più alto del podio, impresa che le è sfuggita per un’inezia. A fare la differenza fra l’oro e il legno è stata una singola mossa di una partita che pareva doversi concludere in favore dei veneti: proprio prima del controllo del tempo, alla 40ª, Paco Vallejo ha commesso infatti un errore che ha fatto la differenza fra la vittoria e il pareggio non solo del suo incontro, ma dell’intera sfida contro la russa Molodezhka, che per un nonnulla ha soffiato a Padova anche la consolazione di un eventuale bronzo. Tutto il rammarico per l’impresa mancata è stato espresso in poche parole dal capitano del team, Cristiano Quaranta, sul proprio profilo Facebook: «Letteralmente a una mossa dal titolo, e poi mestamente quarti (di nuovo) per questo maledetto spareggio. Grazie a tutti quelli che hanno fatto il tifo per noi, ci riproveremo». Già nel 2015 la formazione veneta si era classificata quarta, vedendo sfumare il podio solo per spareggio tecnico.
La formazione veneta poteva contare su big del calibro di Hao Wang, Peter Leko, il già citato Vallejo e Julio Granda Zuniga, nonché sugli italiani Daniele Vocaturo, Alberto David, Sabino Brunello e Danyyil Dvirnyy. Il proposito pre-torneo, considerato il numero sei nel tabellone di partenza, era quello di farsi valere contro squadre che potevano schierare giocatori come Magnus Carlsen, Shakh Mamedyarov e Liren Ding, senza contare gli altri dodici over 2700 che ingrossavano soprattutto le fila di Alkaloid (grande favorita con Ju, Jakovenko, Andreikin ed Eljanov, oltre a Ding), Novy Bor (Navara, Harikrishna, Wojtaszek, Vidit), Odlar Yurdu (compagine interamente azera, guidata da Mamedyarov e Naiditsch) e Mednyi Vsadnik (Svidler, Fedoseev, Vitiugov). Padova però ha fatto molto di più: dopo avere vinto i primi quattro incontri ha prima pareggiato con Alkaloid (Vocaturo ha sconfitto Eljanov) e poi con l’AVE Novy Bor (Granda e Vocaturo hanno battuto Vidit e Sasikiran).
Alla vigilia del turno conclusivo a guidare la classifica con 11 punti su 12 c’era il Valerenga Sjakklubb di Carlsen, seguito a 10, nell’ordine, da Padova, Novy Bor, Mednyi Vsadnik e Molodezhka. L’abbinamento del settimo e ultimo incontro prevedeva le sfide Mednyi Vsadnik-Valerenga, Padova-Molodezhka e Odlar Yurdu-Novy Bor, con cinque formazioni ancora in lizza per il primo posto. Superando Carlsen e soci per 4-2 il Mednyi Vsadnik di San Pietroburgo, malgrado un irriconoscibile Peter Svidler (1,5 su 6 in prima scacchiera), ha centrato il bersaglio grosso, totalizzando 12 punti su 14 e superando per spareggio tecnico Novy Bor; Molodezhka, grazie al dibattuto sistema di spareggio in auge anche alle Olimpiadi, ha chiuso al comando del gruppo a 11 davanti a Padova, Valerenga e Alkaloid. Curiosamente contro le uniche due compagini di alta classifica affrontate, Valerenga e Padova, la formazione russa ha rimediato una sconfitta per 4,5-1,5 e un pareggio. In gara c’era un’altra formazione italiana, Lazio scacchi, infine 58ª con 3 punti su un lotto di 61 squadre; in evidenza si è messo il MF Renzo Ramondino, che ha totalizzato 3,5 punti su 5 in terza scacchiera.
Quanto ai risultati individuali della compagine veneta, nessuno ha totalizzato meno del 50% e a mettersi in evidenza sono stati Leko, Vallejo e Granda, tutti con 4 punti messi a segno in 6 partite, ma soprattutto Daniele Vocaturo; con il suo 5 su 5 il GM romano non ha solo realizzato la miglior performance in 5ª scacchiera, ma dell’intero torneo, salendo a quota 2637 nel live rating (record personale). Complimenti.
A proposito di live rating, a Halkidiki Carlsen ha perso 4 punti, vincendo una sola partita, ed è sceso a 2835: al momento si trova quindi solo a +3 rispetto a Fabiano Caruana, suo imminente avversario nel match per il titolo mondiale a Londra (9-27 novembre).
Nel torneo femminile il Cercle d’Echecs di Monte Carlo, tornato in campo dopo aver dato forfait l’anno scorso, ha vinto il titolo superando la Nona di Batumi, detentrice del titolo e favorita della vigilia. Le dodici squadre in gara sono state inizialmente divise in due gironi da sei, dopodiché hanno disputato dei play-off per definire i piazzamenti dal primo all’ultimo. Monte Carlo, che poteva contare su Anna Muzychuk, Cramling, Socko, Cornette e Skripchenko, ha vinto il proprio gruppo a punteggio pieno davanti a SSHOR di Mosca (Bodnaruk, Ovod) e Odlar Yurdu (Mammadzada, Mamedjarova), dopodiché in semifinale ha superato 2,5-1,5 la russa Ugra (Ushenina, Pogonina, Girya, Nechaeva) e in finale ha pareggiato 2-2 con Nona (Dzagnidze, Batsiashvili, Javakhishvili, Khotenashvili); a favorire la formazione monegasca per l’oro è stato il fatto di aver vinto in prima scacchiera.
In gara c’erano anche due squadre azzurre, Caissa Italia Pentole Agnelli (Gunina, Paehtz, Zimina, Tsolakidou, Brunello) e Caissa Italia Banca Alpi Marittime (De Rosa, Santeramo, Si. Guerini, Andolfatto). Le “Pentole”, pluricampionesse italiane in carica, sono partite bene con 5 su 6 nel proprio gruppo, ma dopo il ko con Monte Carlo hanno perso il decisivo scontro con Odlar Yurdu, vincendo il quale si sarebbero classificate seconde. Nei play-off per il 5°-8° posto hanno quindi prima perso 2,5-1,5 con l’ucraina Kiev (Mariya Muzychuk, Zhukova, Gaponenko, Babiy) e poi vinto con lo stesso risultato contro l’israeliana Beer Sheva, piazzandosi così settime; i migliori risultati individuali, 4 su 6, li hanno ottenuti Paehtz e Tsolakidou. La “Banca Alpi Marittime”, che si è trovata nello stesso girone di ferro delle “Pentole”, si è classificata invece undicesima, vincendo un incontro con la greca Salonicco e pareggiandone un altro con la croata Maribor.
Risultati: http://chess-results.com/tnr373918.aspx
Classifiche finali
Open: 1ª-2ª Mednyi Vsadnik San Pietroburgo (RUS), AVE Novy Bor (CEC) 12 punti su 14; 3ª-6ª Molodezhka (RUS), Obiettivo Risarcimento Padova (ITA), Valerenga (NOR), Alkaloid (MCD) 11; 7ª-8ª Itaka, CC Gambit Asseco SEE (MCD) 10; 9ª-16ª Odlar Yurdu (AZE), Beer Sheva (ISR), Dunajska (SVK), Nordstrand (NOR), BSG (OLA), Solingen (GER), Berlino 1903 (GER), Eynatten (BEL) 8; ecc.
Femminile: 1ª Cercle d’Echecs Monte Carlo (MNC); 2ª Nona Batumi (GEO); 3ª Ugra (RUS); 4ª SSHOR Mosca (RUS); 5ª Kiev (UCR); 6ª Odlar Yurdu (AZE); 7ª Caissa Italia Pentole Agnelli (ITA); ecc.

KHANTY-MANSIYSK (RUSSIA): MONDIALE FEMMINILE KO AL VIA IL 3 NOVEMBRE
Wenjun Ju potrebbe presto diventare la campionessa del mondo rimasta in carica per il più breve arco di tempo nella storia degli scacchi. A poco più di cinque mesi dal match che ha incoronato regina la cinese, grazie al successo per 5,5-4,5 contro l’amica e coetanea Zhongyi Tan, il calendario Fide prevede infatti dal 3 al 23 novembre a Khanty-Mansiysk, in Siberia (Russia), il campionato del mondo a eliminazione diretta. Ciò è dovuto al fatto che la sfida “made in Cina” è stata disputata circa sei mesi più tardi di quanto inizialmente previsto: il match e il campionato ko, in pratica, dovrebbero essere giocati in alternanza ogni anno per decretare la campionessa; nel 2017 invece il match non si è svolto, a causa dell’assenza di sponsor e città interessate e ospitarlo. Una situazione a cui avevano posto rimedio, sia pure in ritardo, le città natali delle due sfidanti, ovvero Shanghai (Ju) e Chongging (Tan).
L’imminente Mondiale a eliminazione diretta vedrà impegnate inizialmente 64 giocatrici, a partire dal 3 novembre appunto; ogni turno fino alle Semifinali durerà tre giorni, essendo previste partite di andata e ritorno e cadenza classica più eventuali spareggi “veloci” (prima rapid e poi blitz); la finale, in programma dal 19 al 23 novembre (giorno degli eventuali spareggi e della cerimonia di chiusura), sarà invece al meglio delle quattro partite. È piuttosto singolare che la Fide non sia riuscita a pianificare in periodi differenti il match per il titolo mondiale assoluto, in programma dal 9 al 27 novembre a Londra (Inghilterra), e il campionato ko femminile: quanto meno in termini mediatici, infatti, il secondo rischia di essere oscurato dal primo non solo sui media generalisti, ma anche su quelli di settore.
Comunque sia, in gara a Khanty Mansiysk ci saranno quasi tutte le migliori giocatrici al mondo, eccezion fatta per l’ex regina Yifan Hou, che ha abbandonato il ciclo del campionato del mondo femminile a maggio 2016, in aperta polemica con la Fide per il format dell’evento. Numero uno di tabellone sarà proprio Ju, seguita da Koneru Humpy (India), Kateryna Lagno, Alexandra Kosteniuk, Aleksandra Goryachkina e Valentina Gunina (Russia), Anna e Mariya Muzychuk (Ucraina), l’ex campionessa del mondo Tan, Elisabeth Paehtz (Germania), Nana Dzagnidze (Georgia), Dronavalli Harika (India), Antoaneta Stefanova (Bulgaria) e tante altre. Le prime dieci teste di serie avranno avversarie sulla carta piuttosto abbordabili al primo turno, dotate cioè di un rating fra i 308 (Paehtz contro l’iraniana Alinasab) e i 729 punti (Ju contro l’australiana Hardegen) in meno di loro. Nella parte centrale del tabellone, invece, si consumeranno le battaglie più equilibrate fra pari grado (o quasi): già dalla quindicesima scacchiera in avanti le contendenti avranno meno di 150 punti Elo di differenza, il che significa che i pronostici sovvertiti, come capita sempre in eventi di questo genere, non mancheranno sicuramente.
Sito ufficiale: https://ugra2018.fide.com/

SOCHI: VLADISLAV ARTEMIEV SUPERSTAR NEI CAMPIONATI RUSSI RAPID E BLITZ
La città di Sochi, sulle rive del Mar Nero, ha ospitato dal 5 al 9 ottobre i campionati russi rapid e blitz, sia individuali che a squadre. I giocatori impegnati nelle Olimpiadi non hanno potuto partecipare e solo Nepomniachtchi è arrivato a Sochi in tempo per giocare il torneo a squadre. Il protagonista assoluto di tutti gli eventi è stato comunque Vladislav Artemiev, che ha vinto i titoli rapid e blitz e, non contento, ha guidato la sua Ladya al primo posto nel torneo a squadre. Polina Shuvalova, Alina Bivol e Ugra hanno vinto invece i tornei femminili.
Il campionato rapid (5-6 ottobre) comprendeva cinque giocatori con un rating over 2700 (rapid): Vladislav Artemiev – numero uno di tabellone – Sanan Sjugirov, Evgeny Tomashevsky, Pavel Ponkratov e Maksim Chigaev. Un totale di 104 titolati (su 208 giocatori) hanno preso parte all’evento e in sette alla fine hanno concluso con 8,5 punti su 11. Artemiev e Tomashevsky sono stati gli unici a tagliare il traguardo imbattuti, mentre Daniil Dubov, Anton Demchenko e Ivan Bocharov hanno optato per un approccio più spregiudicato e hanno siglato un pareggio ciascuno; Andrey Esipenko e Dmitry Bocharov hanno completato il gruppo di testa.
Proprio come alle Olimpiadi, è stato lo spareggio tecnico a decretare il podio. Artemiev e Bocharov erano alla pari in base al primo criterio e solo il secondo ha dato a Vladislav il primo posto.
Il torneo femminile è stato più sanguinoso di quello principale. Sia Polina Shuvalova che Dinara Dordzhieva hanno chiuso a quota 9 su 11, senza siglare neppure un pareggio. Le cinque vittorie consecutive di Dordzhieva non sono bastate a privare Shuvalova del primo posto per spareggio tecnico. Karina Ambartsumova si è piazzata terza in solitaria a 8,5.
Nel campionato blitz (7 ottobre) la buona forma di Artemiev è continuata: ha vinto le sue prime nove partite per poi amministrare il vantaggio sugli inseguitori, concludendo alla fine con 16 punti su 20 davanti a Sanan Sjugirov (secondo a 15,5) e Daniil Dubov (terzo a 15).
Un punteggio di 15 su 20 è stato sufficiente ad Alina Bivol per chiudere invetta solitaria nel femminile; Anastasia Bodnaruk è riuscita a piazzarsi seconda a mezza lunghezza di distanza, mentre Dinara Dordzhieva ha chiuso un’ottima settimana con un terzo posto a quota 14.
Nella gara a squadre la compagine guidata da Artemiev, Ladya (Kazan), ha conquistato il primo posto con 15 punti su 18. Vladislav ha totalizzato 7,5 su 9 in prima scacchiera, Gata Kamsky ha fatto altrettanto in seconda. Legacy Square Capital (Mosca), guidata da Vladimir Malakhov, si è classificata seconda a 14, mentre la favorita Molodezhka di Nepomniachtchi ha conquistato il bronzo a 12.
Nel torneo femminili Ugra ha ottenuto un impressionante 17 su 18 per conquistare il primo posto, mentre il Legacy Square Capital è arrivata seconda a 15. La squadra vincitrice includeva tra le proprie fila Olga Girya e Natalija Pogonina, anche loro arrivate da Batumi.
Sito ufficiale: http://ruchess.ru/

AHMEDABAD (INDIA): L’UCRAINO KRAVTSIV ALLO SPRINT FINALE NELL’OPEN GUJARAT
Il GM ucraino Martyn Kravtsiv ha rispettato il pronostico vincendo la prima edizione dell’open di Gujarat, disputata dal 5 al 12 ottobre ad Ahmedabad, città indiana che lo scorso dicembre aveva ospitato con successo le Olimpiadi U16. La sua, però, non è stata un’impresa facile. A rubare la scena, infatti, è stato il MI indiano G. A. Stany che, al settimo turno, guidava la classifica con un perfetto 7 su 7, con una lunghezza di vantaggio sui più immediati inseguitori. Nel settimo incontro Stany aveva sconfitto proprio Kravtsiv, che era alla ricerca di una vittoria per poter superare l’indiano in cima al comando della classifica. Al turno successivo, però, Stany ha cominciato a vacillare, perdendo prima contro il MI indiano N R Vignesh e, al turno successivo, con il GM russo Alexandr Predke, tornando a vincere, all’ultimo e decimo turno, con il GM belga Vadim Malakhatko. Nel frattempo, però, Kravtsiv ha collezionato tre vittorie con gli indiani GM Das Neelotpal, MI Harsha Barhathakoti e il già citato Vignesh, conquistando il primo posto in solitaria con 8,5 punti su 10. Dietro di lui, Vignesh, Stany e il GM ucraino Vitaliy Bernadskiy hanno spartito il secondo posto a 8. Al torneo hanno preso parte 250 giocatori, provenienti da sedici Paesi diversi, tra cui diciotto grandi maestri e ventiquattro maestri internazionali.
Risultati: http://chess-results.com/tnr365919.aspx
Classifica finale: 1° Kravtsiv 8,5 punti su 10; 2°-5° Vignesh, Stany, Bernadskiy, Predke 8; 6°-13° Harsha, Sivuk, Amonatov, Neverov, Ter-Sahakyan, Karthik, Popov, Rakesh Kumar 7,5; ecc.

BUDAPEST (UNGHERIA): L’UZBECO SINDAROV GM A 12 ANNI, 10 MESI E 5 GIORNI
Il giovanissimo uzbeko Javokhir Sindarov è diventato il nuovo secondo più giovane grande maestro della storia, migliorando di soli otto giorni il record del prodigio indiano Rameshbau Praggnanandhaa, che aveva raggiunto il traguardo a Ortisei, in Italia, lo scorso giugno. Detentore del titolo di più giovane grande maestro della storia resta comunque Sergey Karjakin, che conseguì il titolo a dodici anni e sette mesi. Sindarov, nato nel 2005, è riuscito nell’impresa a dodici anni, dieci mesi e cinque giorni, al tradizionale torneo First Saturday, che si è disputato dal 6 al 16 del mese a Budapest (Ungheria).
A vincere il torneo GM (media Elo 2409) è stato il MI ucraino Emil Mirzoev, che ha superato per spareggio tecnico Sindarov, dopo che entrambi avevano totalizzato 7 punti su 9. La gara non era iniziata nel migliore dei modi per il giovanissimo uzbeko, che nonostante fosse il favorito della vigilia era stato sconfitto al primo turno da Mirzoev. L’azerbaigiano Ismayil Shahaliyev è salito sul terzo gradino del podio a quota 6.
Nel torneo MI ha dominato il MF ucraino Danylo Mosesov, che si è imposto in solitaria con 7 punti su 11, staccando di mezza lunghezza il MF inglese Mark Lyell, secondo a 6,5, e di una lunghezza il GM ungherese Ivan Farago, la MIf vietnamita Hanh Luong Phuong e il MF ungherese Andras Orosz, che hanno spartito il terzo posto a 6.
Risultati: http://chess-results.com/tnr382633.aspx
Classifica finale torneo GM: 1°-2° Mirzoev, Sindarov 7 punti su 10; 3° Shahaliyev 6; 4° Plat 5,5; 5° Manush 4,5; 6° Kojima 4; 7° Nguyen Van 3,5; 8° Czebe 3; 9° Tran Minh 2,5; 10° Ilincic 2

CASTEL SAN GIORGIO: L’UCRAINO SELETSKY LA SPUNTA PER SPAREGGIO TECNICO
Il MF ucraino Grigory Seletsky ha vinto al fotofinish la prima edizione del torneo dei castelli, disputata a Lanzara di Castel San Giorgio (Salerno) dal 12 al 14 ottobre. Saletsky, favorito della vigilia, ha rispettato il pronostico, ma solamente lo spareggio tecnico gli ha permesso di superare il suo avversario più pericoloso, il MI serbo Zivojin Ljubisavljevic, dopo che entrambi avevano totalizzato 4,5 punti su 5, pareggiando l’incontro diretto del terzo turno. Terzo a 4 si è piazzato il salernitano Aniello Attanasio, che partiva con il numero undici di tabellone e nella corsa al podio ha perso solo con il conterraneo Roberto Vertuccio al terzo turno. Al torneo hanno preso parte 44 giocatori, provenienti da quattro Paesi diversi, tra cui un maestro internazionale e un maestro Fide.
Risultati: http://vesus.org/results/1deg-torneo-dei-castelli/
Classifica finale: 1°-2° Seletsky, Ljubisavljievc 4,5 punti su 5; 3° Attanasio 4; 4°-8° Boccia, Verre, Santoro, Trotta, Iandolo 3,5; 9°-15° Di Leva, Vertuccio, Crafa, Fucito, Adinolfi, Cardone, Pescarelli 3; ecc.