Cosa ne pensate della “tolleranza zero”?

Da un articolo di Roberto Messa sul numero di aprile 2010 di TCS (in stampa nei prossimi giorni e in edicola, speriamo, prima di Pasqua): al campionato europeo “la cosiddetta regola della “tolleranza zero” è stata applicata alla lettera secondo i voleri della Fide e del suo braccio europeo, l’ECU. I giocatori ne parlavano in continuazione e già di prima mattina iniziavano a valutare il modo migliore per raggiunger la sede di gioco, distante circa 12 chilometri dagli alberghi: prendere gli autobus navetta messi a disposizione dall’organizzazione voleva dire farsi trovare alla fermata un’ora prima dell’inizio del turno e stare pigiati in piedi per 30-40 minuti di viaggio, ma avere la garanzia di non vedersi assegnare partita persa nel caso l’autobus avesse ritardato per cause di forza maggiore”. E ancora: “Un nostro forte maestro mi ha detto che lui, non essendo un professionista, non commetterà più lo sbaglio di iscriversi a un torneo in cui si perdono quasi tre ore al giorno per i tempi morti connessi ai trasferimenti in navetta e alla regola della tolleranza zero. A metà torneo un centinaio di giocatori ha inoltrato all’organizzazione una protesta formale contro questa regola che non appartiene né alla tradizione né ad alcuna esigenza intrinseca del nostro gioco”.
Ed eccoci all’argomento del dibattito: voi cosa ne pensata della “tolleranza zero”, ovvero del ko a forfait anche se ci si presenta con un solo secondo di ritardo alla scacchiera?
Potete partecipare al dibattito su Messaggero Scacchi, commentando questo post, o sul gruppo Facebook di Torre & Cavallo – Scacco!, all’indirizzo www.facebook.com/group.php?gid=390280016600&ref=ts (a proposito: iscrivetevi, se non l’avete già fatto!).

2 commenti per “Cosa ne pensate della “tolleranza zero”?

  1. 21 marzo 2010 at 22:18

    io sono contrario alla “tolleranza 0″ credo però che si potrebbe ridurre la tolleranza da 1 ora
    a 30 minuti nei tornei a tempo longo.

  2. 22 marzo 2010 at 00:39

    Ecco altri commenti pervenuti come post a Messaggero Scacchi, in ordine di arrivo:

    Damiano Locci: “una vergogna!”

    Guly de Gulis: “che la tolleranza sia 0secondi o 10 un’ora, mi sembra davvero strano che l’organizzazione non trovi alloggi a meno di mezz’ora dalla location. perche’ questo?”

    Fabrizio Ivaldo: “Come giocatore la aborro e come organizzatore non la applico. Ha ragione quel maestro che citate: il vero peccato è che andando avanti così verrà meno per gli appassionati come noi anche il piacere di concedersi, magari una volta all’anno, il piacere di partecipare in un angolino ad un grande evento scacchistico”

    Ivano Porpora: “Penso che sia una regola assurda. Non è una partita di calcio, e l’assenza alla scacchiera si paga con il tempo che passa…”

    Maurizio Diotallevi: “A mio parere è una delle cose più stupide mai inventate nel mondo degli scacchi. L’ora di ritardo canonica è giusta e mi stupisco di questa nuova intoleranza, che oltretutto non ha vera motivazione logica”

    Franco Picone: “Invece di occuparsi di cazz. comincino davvero a sviluppare gli scacchi in Italia con iniziative…serie! (basta guardare a quei paesi europei tipo Spagna-Francia dove tale lavoro è ed è stato fatto)”

    Massimo Borrelli: “Penso che la tolleranza zero possa anche andare bene, purchè valga per tutti. Quello che invece non ritengo giusto e da rivedere, che sia fatta più attenzione sull’organizzazione dei tornei: le loro sedi e modalità. Per quanto riguarda il ritardo alla scacchiera, se c è un tempo massimo di comporto (come di regola dovrebbe essere) dall’orario stabilito, il presentarsi in ulteriore ritardo mi sembra eccessivo. Comunque sta a chi organizza i vari tornei valutare e prendere le dovute contromisure. Ad una buona organizzazione non dovrebbe sfuggire! Saluti”

    Daniel Contin: “Capisco e comprendo la motivazione della regola ,dare un po’ piu di serietà ai tornei e non fare figure con il giornalismo quanfo un giocatore non arriva per molto tempo , ma credo che bastava con fare una tolleranza minore ad esempio tolleranza 15 minuti ,oppure
    scendere a 30 minuti per uno o due anni e successivamente e definitivamente lasciarlo a 15 minuti .
    Un’ora di tolleranza era chiaramente troppo come regola generale
    (sarebbe diverso se si potesse fare eccezioni a chi dimostri un vero
    e grave problema)”

    Marco Valenzi: “La tolleranza zero è una assurdità.Addio scacchi!”

    Riccardo Gardi: “Io toglierei anche la regola della partita persa cn un ora di ritardo in caso di kiamata telefonica prima dell’ inizio del turno, in modo ke uno possa giocare per cause di forza maggiore una partita a tempèo lungo anke cn due minuti. Sicuramente la regola di dare partita persa dopo un secondo dall’ inizio è ignobile”

    Paolo de Biaggi: “come organizzatore ritengo che la regola così come è
    sia non applicabile, ma deve avere un minimo di tolleranza .
    La tolleranza non dovrebbe essere superiore a 15 minuti ,
    anche perchè i giocatori debbono presentarsi entro l’orario di inizio, come consuetudine ,e non come ………..
    andiamo in una stazione ferroviaria italiana a prendere il treno che parte alle ore 9,37 , se arriviamo alle 9,30 tutto bene ma se arriviamo alle 9,50 se abbiamo fortuna riusciamo a prendere il treno , ma se le cose vanno come dovrebbero noi prenderemo il treno successivo.
    personalmente spero che il buon senso prevalga
    cordialmente paolo”

    Francesco Lorito: “Io non sono d’accordo,secondo me già il fatto che il giocatore perde del tempo prezioso sull orologio arrivando in ritardo,è una penalità più che sufficiente.Magari si può far perdere dopo un’ora,come credo che si è fatto fino a non poco tempo fa”

    Lino Reginato: “sono d’accordo con la fide”

    Lorenzo Razzano: “Ovviamente che è una regola dei genitali che va abolita subito. Applicherei la tolleranza zero nei confronti della mente contorta che l’ha partorita”

    Erminio Castaldi: “Ritengo che se anche avesse una valenza , soprattutto per tornei dove l’organizzazione può ridurre quasi a zero i tempi morti di trasferta, per una questione che fondamentalmente è formale in uno sport dove , del resto come in tutti , la freschezza psico-fisica è estremamente importante, non si possono stressare i giocatori per non arrivare anche un solo minuto in ritardo compromettendo i risultati e valori stessi del torneo!!!
    Per cui lascerei la libertà all’organizzazione di applicare in modo flessibile la possibilità di un ritardo fino a 60′ , come è oggi in Italia , o addirittura di abolirlo. Chi arriva in ritardo è già penalizzato col tempo che perde perchè comunque l’orologio parte all’ora d’inizio torneo .
    Ing. Erminio Castaldi – Delegato Provinciale FSI RIETI – Presidente A.S. Circolo Scacchistico Dilettantistico Reatino”

    Gildo Ravazzolo: “Bisognerebbe avere, come minimo, 30 minuti”

    Rosa Damasco: “Penso che il tempo è mio e me lo gestisco io! Vivessimo in un paese perfettamente sincronizzato, dove quando esci di casa sai sempre a che ora arriverai, gli ingorghi non esistono, i servizi pubblici funzionano perfettamente ( ma esiste questo paese?), allora… ma visto che ciò non è, perchè tormentarci ancor più una vita già oltremodo tormentata? E’ possibile che , al solito, per la superficialità e la cattiva volontà di pochi disonesti, sia sempre la maggioranza di onesti a doverci rimettere?”

    Daniela Lai: “per me non è giusto, almeno mezz’ora e dopo tolleranza zero, ma un solo secondo mi sembra esagerato, ciao Daniela”

    Fabrizio Moroni: “Penso che sia una grande ingiustizia. Anche l’antidoping degli scacchisti è un controsenso, dato che gli scacchi sono un gioco di pensiero e non di movimento del corpo”

    Ulteriori commenti al sopracitato gruppo Facebook di Torre & Cavallo – Scacco!

I commenti sono chiusi.