Mondiale!

di Roberto Messa

(editoriale TCS dicembre 2021)

TCS-1221Il campione del mondo Magnus Carlsen e lo sfidante Ian Nepomniachtchi arrivano negli Emirati Arabi proprio quando noi stiamo per andare in stampa e, quando leggerete questa rivista, il match di Dubai sarà prossimo alla conclusione, se non addirittura già terminato. Le quattordici partite in programma si concludono infatti il 14 dicembre, sperando che questa volta non ci sia bisogno di andare agli spareggi rapid, come nelle sfide mondiali del 2016 contro Karjakin e del 2018 contro Caruana. L’evento, dotato di una borsa di due milioni di euro, si svolge nell’ambito dell’Expo di Dubai e le partite si possono vedere sia sul sito internet ufficiale (https://fideworld-championship.com) sia attraverso altre piattaforme, anche in lingua italiana con i commenti di giocatori e giocatrici della nostra nazionale.
È probabile che questo match riscuota un interesse superiore rispetto al precedente – tutt’altro che appetibile per il grande pubblico a causa delle dodici partite patte consecutive – ed è auspicabile che rinverdisca l’ondata di popolarità suscitata esattamente un anno fa, in Italia e nel mondo, dalla serie “La regina degli scacchi” di Netflix. Ricordiamo che arrivò come un regalo di Natale, emozionante quanto inatteso, anche se tutti noi preferiremmo che gli scacchi vivessero finalmente una crescita non artificiale, ma autentica e duratura, grazie alla bellezza del gioco e ai valori che può portare nell’educazione, nella cultura e nella socialità delle persone di ogni età.
Nel frattempo sulla scena internazionale emerge prepotentemente la figura di Alireza Firouzja, che ha superato la barriera dei 2800 punti a diciotto anni e cinque mesi, migliorando di sei mesi il record stabilito nel 2009 da Magnus Carlsen. Firouzja a soli dodici anni divenne campione dell’Iran e a quattordici conquistò il titolo di grande maestro. All’inizio del 2020 venne espulso dalla sua federazione scacchistica per aver violato, durante il Campionato del mondo blitz, l’ordine di ritirarsi per protesta contro la partecipazione di giocatori di Israele. In seguito a ciò si è trasferito con il padre a Parigi e quest’anno ha ottenuto la cittadinanza francese.
In questo numero diamo conto anche dell’impresa di Luca Moroni al trofeo Karpov di Cap d’Agde, dove è stato sconfitto solamente in finale dal bulgaro ed ex campione del mondo Veselin Topalov. Nel torneo di qualificazione il giovane grande maestro brianzolo ha messo in riga sia Topalov che Kamsky, ribattendo poi quest’ultimo anche nel mini-match di semifinale.
A tutti un augurio di cuore per le prossime feste e per l’anno che verrà.
Il sommario del numero di dicembre in formato RTF