Scacchisti al potere

del GM Ian Rogers

La battaglia tra la Grecia e uno dei suoi creditori, il Fondo Monetario Internazionale, si presta ad essere vista come la lotta tra due giocatori di scacchi.
Il primo ministro greco Alexis Tsipras era un modesto giocatore di club prima di entrare in politica cavalcando una piattaforma programmatica anti-austerità.
Dall’altra parte il suo rivale ideologico era il grande maestro Ken Rogoff che, quando era capo economista del Fondo Monetario Internazionale (FMI), argomentava che un alto debito pubblico causa una crescita più lenta, con la logica implicazione che le misure di austerità in questi casi siano necessarie per ritornare a un’economia più sana.
Dopo che la Grecia ha accettato ulteriori misure di austerità con l’ultimo accordo siglato con l’Unione Europea e con il FMI si poteva dedurre che il grande maestro fosse uscito vincitore, ma poi è sembrato che i due giocatori avessero deciso di ribaltare i colori.
Tsipras ha fatto ritorno dai negoziati con UE e FMI chiedendo con successo al Parlamento greco di approvare le nuove severe misure di austerità, mentre Rogoff – che non lavora più al FMI – ha recentemente puntualizzato che il suo studio sulla correlazione negativa tra debito e crescita «non equivale a un richiamo univoco all’austerità».
Il mese scorso Garry Kasparov si è recato in Grecia per richiamare pubblicamente Tsipras a non stringere patti con Vladimir Putin. Kasparov non è riuscito a incontrare nessuno dei principali giocatori del governo ellenico e la Grecia ha firmato un contratto per la costruzione di un gasdotto che porterà gas dalla Russia all’Europa attraversando la Grecia, così un GM ha perso la sua battaglia contro un giocatore da 1500 punti Elo.
Non si contano i leader politici mondiali che hanno vantato abilità scacchistiche, dando lavoro agli storici che hanno smascherato le partite fasulle di Napoleone, i problemi composti dal Papa polacco Giovanni Paolo II ecc. In tempi più recenti abbiamo pure assistito al video con la partita, zeppa di mosse illegali, tra Gheddafi e Ilyumzhinov (https://www.youtube.com/watch?v=HwrwgnZiiHQ).
Ci sono invece buoni motivi per credere che Nelson Mandela e Vaclav Havel divennero buoni giocatori di scacchi “grazie” ai lunghi anni trascorsi in prigione, ma Tsipras è uno dei pochi giocatori con un punteggio Elo eletto a capo di un Paese. Il più forte è stato indubbiamente Vytautas Landsbergis, il primo Presidente della Lituania dopo la riconquista dell’indipendenza dall’URSS nel 1990; Landsbergis in precedenza aveva conquistato una medaglia nel campionato lituano.
Qualcuno potrebbe opinare che la Grecia è l’esempio di cosa può accadere se si mette il governo di un Paese nelle mani di uno scacchista, dato che anche il presidente (in verità una figura più di rappresentanza) della Grecia dal 1995 al 2005, Konstantinos Stephanopoulos, è stato un forte giocatore dilettante.
Al di là dei problemi economici la Grecia continua a ospitare il tradizionale circuito di tornei sulle isole, come per esempio l’Ikaros Open, che si è concluso il 19 luglio sull’isola di Icaria, nella cittadina di Aghios Kirykos, con il trionfo (9 punti su 9) del GM ungherese Peter Prohaszka.