di Roberto Messa
(Editoriale TCS maggio 2011)
Non vi piacerebbe avere come presidente della Fide una persona con più di vent’anni di esperienza ai massimi livelli dello scacchismo internazionale, ma con una faccia giovane e pulita, una competenza mostruosa, l’abitudine ad essere ricevuta ai più alti livelli politici e diplomatici (è stata testimonial culturale del suo paese quando l’Ungheria è entrata a far parte dell’Unione Europea), la concretezza e la semplicità di chi ha ereditato dalla famiglia i valori della tenacia e del lavoro quotidiano? Peccato, perché questa candidata ideale, avendo una vita già molto intensa e gratificante, non ci pensa minimamente a “scendere in campo”. Come milioni di altre donne, si è data la priorità di allevare i suoi due figli senza smettere di condurre con successo la sua carriera professionale, una sfida non da poco quando la professione è quella di giocatrice di scacchi, la più forte di tutti i tempi.
In questo numero dedichiamo ampio spazio alle gesta di Judit Polgar ai Campionati europei individuali e pubblichiamo un’intervista a 360 gradi favorita da una sua simultanea a Lido Adriano. Nell’intervista Judit dimostra di avere le idee molto chiare su come si dovrebbe fare ordine nella babele dei regolamenti della Fide e sulla necessità di combattere severamente il “doping informatico”. Il clamoroso caso che vede coinvolto un forte GM francese (e che forse porterà a una revisione della classifica finale delle Olimpiadi scacchistiche del 2010) è ben documentato in questo numero da un servizio del nostro inviato Yuri Garrett. Ormai gli imbrogli a mezzo telefonino e microcomputer fanno più paura di due pedoni avversari in sesta traversa, parafrasando un vecchio adagio, ma la Federazione internazionale sembra non essersene accorta e l’Unione delle federazioni scacchistiche europee si balocca con comitati di studio per mettere il copyright sulle partite di scacchi o introdurre regole di abbigliamento per i giocatori in torneo. Intanto il supertorneo di Linares è sparito dal calendario agonistico e l’unica notizia sicura sul campionato del mondo 2012 è che il numero uno della graduatoria Magnus Carlsen si è chiamato fuori.
Durante la campagna elettorale dell’anno scorso Ilyumzhinov e soci avevano promesso il varo di tornei via internet a livello planetario, con montepremi e sponsor per milioni di dollari. Non era che la versione aggiornata di una promessa già strombazzata alcuni anni prima, ma il sito web della Chess Network Company, la società a cui la Fide ha concesso i diritti esclusivi per la promozione e il marketing degli scacchi nel mondo, è abbandonato a se stesso da sette mesi.
Il disco della Fide si è rotto, ma continuare a girare!
Il sommario del numero di maggio in formato RTF