MS: on line il numero 1168

E’ on line il numero 1168 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – CHESS.COM: MAGNUS CARLSEN SENZA RIVALI NEL CHESSABLE MASTERS
2 – ADDIO AL LEGGENDARIO BORIS SPASSKY, DECIMO CAMPIONE DEL MONDO
3 – DJERBA (TUNISIA): MAURIZZI DOMINA A SORPRESA IL MAGISTRALE
4 – PRINCIPATO DI MONACO: GORYACHKINA LA SPUNTA NEL GP FEMMINILE
5 – “SOSTEGNO ALLA GUERRA IN UCRAINA”, KARJAKIN SANZIONATO DALLA UE
6 – REPUBBLICA CECA: ITALIA ARGENTO NEL MONDIALE A SQUADRE OVER 50
7 – CAPPELLE LA GRANDE (FRANCIA): MAHEL BOYER SU TUTTI NELL’OPEN
8 – GRAZ (AUSTRIA): IL CINESE ZENG CHONGSHENG PRIMO PER SPAREGGIO
9 – STOCCOLMA (SVEZIA): L’INDIANO ROHIT VINCE FRA I GIOVANI TALENTI
10 – CAMOGLI: FESTIVAL DEL DRAGONARA, SENTHIL RISPETTA IL PRONOSTICO
11 – GUBBIO: IL BOLOGNESE MARZOCCHI SUPERA DENIS ROMBALDONI E PISCOPO
12 – TIVOLI: DI BENEDETTO LA SPUNTA SU ALTINI NEL TORNEO INTERNAZIONALE
13 – LAZISE: IL VICENTINO ALESSIO BORASO PRIMO PER SPAREGGIO NELL’OPEN

CHESS.COM: MAGNUS CARLSEN SENZA RIVALI NEL CHESSABLE MASTERS
Il Champions Chess Tour 2025 è iniziato nel segno di Magnus Carlsen. Il norvegese, vincitore delle prime quattro edizioni del circuito, si è aggiudicato la prima tappa della quinta, il Chessable Masters, ospitata sulla piattaforma Chess. com dal 18 al 21 febbraio. La formula del Tour (a cadenza 10’ senza incremento) è cambiata rispetto alle due precedenti edizioni e il Chessable Masters era in effetti la prima di sole due tappe. Il 17 febbraio era stato disputato un Play-in, un torneo open di qualificazione di 9 turni, e i primi otto erano stati ammessi alla fase Play-off a eliminazione diretta, aggiungendosi ad altrettanti giocatori invitati.
Come da regolamento, il tabellone era a doppia eliminazione: chi veniva sconfitto in quello principale, dove i match erano al meglio delle quattro partite, aveva ancora la possibilità di rientrare in gioco dal “tabellone dei perdenti”, nel quale erano previste solamente due partite; in entrambi i tabelloni, se un match terminava in parità, veniva giocata un’Armageddon di spareggio.
Carlsen ha superato nell’ordine il russo Andrey Esipenko (3-1), il cinese Yu Yangyi (2,5-0,5) e l’indiano Arjun Erigaisi (2,5-2,5), ritrovandosi a giocare la finale contro lo statunitense Hikaru Nakamura, che aveva eliminato i russi Alexander Grischuk (2,5-0,5) e Ian Nepomniachtchi (3-0) e il francese Alireza Firouzja (3-2). Il norvegese si è imposto senza affanno 2,5-0,5, ma Nakamura si è guadagnato una seconda occasione superando Nepo (1,5-1,5) nella finale dei perdenti; ancora una volta Magnus è prevalso, stavolta 2,5-1,5, nella Grand Final, aggiudicandosi definitivamente il primo posto.
Dopo la pandemia, Carlsen ha vinto otto dei dieci match disputati contro Nakamura. Spesso è stato critico nei confronti del proprio gioco, anche in caso di vittoria, ma non questa volta. «Ho avuto la sensazione che nel corso dei due match [contro Hikaru] ho giocato meglio e in generale sono abbastanza soddisfatto del mio livello».
La seconda tappa del Champions Chess Tour si terrà dal 18 al 23 maggio. Carlsen ha guadagnato 25. 000 dollari e 100 punti tour, mentre 20. 000 dollari e 80 punti tour sono andati a Nakamura. I primi 12 classificati dopo i due tornei CCT di quest’anno si qualificheranno per la Coppa del mondo di eSport in programma dal 31 luglio al 3 agosto prossimi. Carlsen, Nakamura e Nepomniachtchi hanno già un posto garantito.
Sito ufficiale: https://www.chess.com/

ADDIO AL LEGGENDARIO BORIS SPASSKY, DECIMO CAMPIONE DEL MONDO
Il suo nome è sempre stato legato in maniera indissolubile a quello dell’americano Bobby Fischer, con cui disputò il “match del XX secolo” nel 1972 a Reykjavik, in Islanda. Boris Spassky, decimo campione del mondo di scacchi, scomparso a Mosca lo scorso 27 febbraio, lascia però un’eredità ben più ricca di quella leggendaria sfida, che costituisce solo un capitolo di una lunga e intensa vita di passione per gli scacchi.
Nato a Leningrado il 30 gennaio 1937, Spassky imparò le regole del gioco all’età di quattro anni, mentre fuggiva con il fratello maggiore George dall’assedio della città durante la Seconda Guerra Mondiale. La sua passione per il gioco, tuttavia, non fu mai esclusiva. Oltre agli scacchi, amava lo sport, in particolare il ping pong e la corsa. Tuttavia, fu l’intuizione e il talento per il nobil gioco a prevalere. A soli 10 anni, batté il campione sovietico Mkhail Botvinnik durante una simultanea, un segno del suo enorme potenziale; 15 ottenne il suo primo risultato importante: il secondo posto al Campionato di Leningrado, dietro al GM Mark Taimanov, ma davanti ai GM Grigory Levenfish e Viktor Korchnoi. Nel 1955, a 18 anni, vinse il titolo di campione del mondo juniores, si classificò terzo ex aequo nel campionato sovietico e si qualificò per la prima volta per il Torneo dei Candidati, ottenendo al contempo il titolo di grande maestro, il più giovane del mondo all’epoca (tre anni dopo Fischer avrebbe abbassato il record a 15 anni). La sua carriera, in seguito, alternò alti e bassi: se da un lato ottenne vittorie illustri contro i più grandi giocatori dell’epoca (da Tal a Korchnoi, da Larsen a Smyslov), dall’altro attraversò periodi di incertezze e difficoltà, fino a che nel 1969 conquistò il titolo di campione del mondo, battendo Tigran Petrosian al secondo tentativo.
Dopo aver raggiunto l’apice, però, nel 1972 la sua carriera subì un vero e proprio tracollo, quando perse il titolo contro Fischer, segnando la fine di un’epoca: quella del dominio assoluto dell’Unione Sovietica nel mondo degli scacchi. Spassky si trovò a sfidare Fischer quando il campione americano era al culmine della sua potenza scacchistica. In quel contesto, fu costretto a combattere non solo contro un avversario straordinario, ma anche contro il peso delle aspettative del suo Paese, che, nel pieno della Guerra Fredda, voleva a tutti i costi che il suo rappresentasse vincesse. Eppure, proprio in quella battaglia, il russo dimostrò la sua grandezza: non solo come scacchista, ma soprattutto come uomo. La sua capacità di mantenere il rispetto per il gioco e per l’avversario, anche sotto la pressione più forte, è diventata un richiamo alla fratellanza come valore dello sport, anche in tempi di divisione politica e ideologica.
In ogni caso, Spassky non lasciò mai che la sua identità fosse definita solo dal titolo di campione. Dopo la pesante sconfitta (per 12,5-8,5) contro Fischer, si trasferì in Francia, pur mantenendo un forte legame con la sua patria. Descrivendo sé stesso come cristiano ortodosso, monarchico e nazionalista russo, si distinse per la sua capacità di restare fedele alle proprie radici, senza mai dimenticare il significato profondo della sua eredità culturale.
Pur battuto in maniera netta, non nutrì mai rancore nei confronti di Fischer. La sua natura gentile, lontana da ogni arroganza, lo portò a empatizzare con il rivale americano, anche quando quest’ultimo, col passare degli anni, si fece sempre più asociale e ostile. Nel 1992 si prestò persino a giocare con lui un match di rivincita in Jugoslavia, che si trovava in guerra ed era sottoposta alle sanzioni delle Nazioni Unite. Bobby vinse 10-5 con 15 patte, in quello che fu il suo ultimo grande evento, ma avendo violato le disposizioni del governo statunitense il suo nome finì nella lista dei ricercati.
Nel 2004, con una lettera di rara umanità, Spassky chiese al presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, di concedere la grazia a Fischer, che era stato infine arrestato e si trovava detenuto in Giappone. Il suo gesto non fu una difesa dei comportamenti estremi di Fischer, ma un atto di comprensione per un uomo che, come lui, aveva vissuto il peso delle aspettative e delle difficoltà.
Un episodio che riflette questa amicizia unica è un aneddoto raccontato da Spassky: durante un incontro casuale in un ristorante vuoto, Fischer, ossessionato dalla paranoia, ispezionò ogni angolo alla ricerca di spie. Spassky, con la sua tipica serenità, lo tranquillizzò dicendo: «Va tutto bene, Bobby. Ho già distrutto tutte le telecamere di sicurezza sovietiche». Pochi, nella vita, sono riusciti a penetrare l’animo complesso di Fischer come fece Spassky, anche se le loro personalità erano diametralmente opposte.

DJERBA (TUNISIA): MAURIZZI DOMINA A SORPRESA IL MAGISTRALE
Il 17enne GM francese Marc’Andria Maurizzi ha dominato il torneo magistrale del Festival di Djerba (Tunisia), realizzando quella che ad ora è una delle più sorprendenti prestazioni del 2025. Numero nove di tabellone, Maurizzi ha vinto sei partite e ne ha pareggiate tre, concludendo imbattuto con 7,5 su 9 e una mirabile performance Elo di 2898. Il francese aveva già ottenuto il primo posto matematico battendo il GM egiziano Bassem Amin all’ottavo turno, ma poi ha sconfitto il GM russo Volodar Murzin con i pezzi neri nella partita conclusiva.
Il 19enne GM belga Daniel Dardha ha concluso solitario in seconda posizione a quota 6, mentre il favorito GM iraniano Parham Maghsoodloo si è piazzato terzo a 5, superando Murzin per spareggio tecnico. La competizione aveva un rating medio di 2620 (15ª categoria Fide).
«Sono molto contento di aver vinto il torneo e di aver guadagnato 35 punti Elo», ha detto Maurizzi alla piattaforma Chess.com: «Non me l’aspettavo, di sicuro. È pazzesco che non abbia perso una sola partita».
Il segreto di questo successo? «Penso di aver lavorato molto e di aver giocato delle buone aperture. E anche un po’ di fortuna».
Maurizzi, originario di Bastia, in Corsica, è da tempo considerato uno dei talenti emergenti più brillanti della Francia. Nel 2021, aveva battuto il record del GM Etienne Bacrot, diventando a 14 anni il più giovane grande maestro di sempre della nazione.
«Questa è sicuramente la migliore prestazione della mia carriera. Vincere il Mondiale Junior [nel 2023] è stato bello, ma questa è una sensazione ancora migliore», ha commentato ancora. «È molto positivo per la mia motivazione. Sono tornato sopra i 2600 e quest’anno vorrei arrivare a 2700».
A margine del magistrale sono stati disputati tre open, a cui hanno preso parte in totale 196 giocatori, e un torneo blitz. Nell’open principale il GM francese Paul Velten si è imposto con 7,5 punti su 9, superando per spareggio tecnico il GM canadese Bator Sambuev.
Risultati: https://chess-results.com/tnr1108093.aspx
Classifica finale magistrale: 1° Maurizzi 7,5 punti su 9; 2° Dardha 6; 3°-4° Maghsoodloo, Murzin 5; 5°-7° Navara, Bacrot, Amin 4,5; 8° Moussard 3,5; 9° Ivanchuk 3; 10° Oro 1,5

PRINCIPATO DI MONACO: GORYACHKINA LA SPUNTA NEL GP FEMMINILE
La GM russa Aleksandra Goryachkina si è aggiudicata il Gran Premio femminile FIDE del Principato di Monaco, disputato dal 18 al 27 febbraio, mettendo a segno la sua seconda vittoria consecutiva nel circuito dopo quella di Shymkent e, dunque, una seria ipoteca sul successo finale. La lotta per il primo posto è stata incerta fino alla fine e al termine dei 9 turni di gioco Goryachkina ha chiuso in vetta con 5,5 punti, superando solamente per spareggio tecnico l’indiana Humpy Koneru, battuta nello scontro diretto, e la mongola Batkhuyag Munguntuul, con cui ha invece pareggiato senza affanni all’ultimo turno. In quarta posizione a 5 hanno chiuso un’altra russa, la GM Kateryna Lagno (che aveva inflitto l’unico ko a Goryachkina), e la GM cinese Tan Zhongyi, che ad aprile sfiderà la connazionale Ju Wenjun per il titolo mondiale; Lagno è rimasta sempre in corsa per il primato, ma una sconfitta conclusiva contro la MI spagnola Sarasadat Khademalsharieh l’ha estromessa dal podio. La competizione aveva un rating medio di 2483 (10ª categoria Fide).
L’obiettivo generale della serie Grand Prix 2024-2025, per le venti partecipanti, è di finire tra le prime due e qualificarsi per il torneo delle Candidate al titolo mondiale del 2026. Ciascuna giocatrice prende parte a tre tappe e, a metà percorso, Goryachkina guida la graduatoria del circuito con 236,67 punti (e 2 tornei giocati), seguita a 197,5 (3) dalla kazaka Bibisara Assaubayeva, a 170 (2) da Tan e a 161,67 (2) da Koneru. La cinese Zhu Jiner, che ha preso il posto della connazionale Lei Tingjie all’interno del GP, farà il suo esordio nella quarta tappa a Cipro (15-24 marzo), dove Goryachkina gareggerà nella sua tappa finale; Munguntuul e Koneru torneranno invece a giocare nella tappa indiana (14-23 aprile).
Risultati: https://chess-results.com/tnr1099307.aspx
Classifica finale: 1ª-3ª Goryachkina, Koneru, Munguntuul 5,5 punti su 9; 4ª-5ª Tan, Lagno 5; 6ª Kosteniuk 4,5; 7ª-8ª Khademalsharieh, Dronavalli 4; 9ª-10ª Paehtz, Assaubayeva 3

“SOSTEGNO ALLA GUERRA IN UCRAINA”, KARJAKIN SANZIONATO DALLA UE
L’ex sfidante al titolo mondiale Sergey Karjakin è stato incluso tra le 48 personalità russe oggetto di sanzioni da parte dell’Unione Europea. Le misure, secondo quanto riportato in una dichiarazione rilasciata lunedì 24 febbraio, sono state adottate in quanto Karjakin «ha supportato l’operazione militare speciale russa e si è espresso contro l’integrità territoriale e l’indipendenza dell’Ucraina».
Il campione russo, che nel 2015 aveva vinto la Coppa del mondo e nel 2016 aveva sfidato Magnus Carlsen per il titolo mondiale, aveva espresso pubblicamente il suo sostegno all’operazione militare russa in Ucraina con una lettera aperta, pochi giorni dopo l’invasione da parte di Mosca, nel febbraio 2022. La FIDE aveva condannato le sue dichiarazioni e avviato un procedimento disciplinare. Il 21 marzo 2022, la commissione etica e disciplinare della Federazione aveva deciso di sospendere Karjakin per sei mesi, una sanzione che gli era costata la partecipazione al Torneo dei Candidati del 2022 e, di fatto, precluso ogni sua possibilità di competere nuovamente per il titolo mondiale.
Ad pggi, il GM russo non è più soggetto a restrizioni da parte della FIDE, ma è considerato persona non grata da molti organizzatori a causa del suo coinvolgimento con il Cremlino. Ha anche dichiarato di non essere disposto ad accettare di competere sotto una bandiera neutrale, un requisito che la FIDE richiede agli atleti russi.
Per contro, il suo feroce sostegno al presidente russo Vladimir Putin ha spinto la sua carriera politica. Nel 2022, gli è stata conferita la medaglia della Federazione Russa “Al Merito della Patria” e nel settembre 2024 è stato eletto senatore russo in rappresentanza della Crimea annessa.

REPUBBLICA CECA: ITALIA ARGENTO NEL MONDIALE A SQUADRE OVER 50
Grande prova corale e impresa sfiorata per l’Italia ai campionati mondiali a squadre senior, disputati a Praga (Repubblica Ceca) dal 17 al 26 febbraio. La formazione azzurra, composta da Alberto David, Michele Godena, Fabio Bellini, Fabrizio Bellia e Carlo D’Amore, partiva con il numero quattro di tabellone e non solo ha concluso al primo posto ex aequo con gli Stati Uniti nel gruppo over 50, totalizzaando 15 punti su 18 e venendo superata solo per spareggio tecnico, ma è anche rimasta imbattuta, con sei vittorie e tre pareggi di squadra e una sola sconfitta individuale in 36 partite (quella di Bellini contro l’americano Alexander Shabalov). Il podio è stato completato dal Kazakistan, terzo in solitaria a quota 14, mentre a 12 hanno chiuso nell’ordine Inghilterra 1, Inghilterra 2, Slovacchia, Germania ‘Confluentia’, Ungheria, Canada e il club ceco Moravská Slavia. Molto buone sono state in particolare le performance di D’Amore, che ha conquistato l’oro in quinta scacchiera con 5,5 su 7, di Bellia, argento in quarta con 5 su 7, e di Godena, bronzo in seconda con 4,5 su 8.
Il torneo è stato caratterizzato da una lotta serrata per il primo posto per tutti e 9 i turni, con gli Stati Uniti, il Kazakistan e l’Italia a contendersi la medaglia d’oro fino all’ultimo. Gli americani, dopo aver faticato a ingranare, hanno saputo rientrare in corsa grazie a una serie di vittorie decisive, tra cui quella schiacciante (3,5-0,5) contro il Kazakistan al 6° turno, che ha rappresentato per loro il punto di svolta. La rappresentativa, che schierava il campione mondiale senior Alexander Shabalov ed era composta anche da Jaan Ehlvest, Gregory Kaidanov, Igor Novikov e Stuart Rachels, ha chiuso il torneo con sei vittorie e tre pareggi, come l’Italia, ma con un punteggio individuale superiore che le ha fruttato il primo posto: 24 a 23.
Nel gruppo over 65 a prevalere con 16 su 18 (e 24 su 36) è stata invece Inghilterra ‘1’, con John Nunn, Glenn Flear, Anthony Kosten, Peter Large e Terry Chapman. Sul podio sono poi salite due squadre tedesche, Club Lasker (14 – 24) e Sassonia (13 – 22,5); quest’ultima ha superato per spareggio Israele (13 – 22). Qui l’Italia è rimasta in corsa fino all’ultimo per il bronzo, ma alla fine si è dovuta accontentare del 7° posto con 12 punti (21,5); la squadra era composta da Carlos Garcia Palermo, Lexy Ortega, Mario Sibilio (oro in terza scacchiera con 5,5 su 7), Ivano Ceschia (argento in quarta con 5 su 7) e Mario Cocozza.
Le migliori rappresentative femminile sono state la Repubblica Ceca nell’over 50 e la Lettonia nell’over 65.
Alla manifestazione hanno preso parte in totale 215 giocatori in rappresentanza di ventotto Paesi, fra i quali quarantanove GM e cinquantasette MI.
Risultati: https://chess-results.com/Tnr1045093.aspx
Classifiche finali
Over 50: 1ª-2ª Stati Uniti, Italia 15 punti su 18; 3ª Kazakistan 14; 4ª-10ª Inghilterra 1, Inghilterra 2, Slovacchia, Confluentia GER, Ungheria, Canada, SK Moravská Slavia CEC 12; 11ª-16ª Islanda, Repubblica Ceca, Svezia, Scozia ‘2’, Danimarca, Oslo NOR 11; ecc.
Over 65: 1ª Inghilterra ‘1’ 16 punti su 18; 2ª Club Lasker GER 14; 3ª-4ª Sassonia GER, Israele 13; 5ª-10ª Inghilterra ‘2’, Francia ‘1’, Italia, Svezia ‘1’, Svizzera, Coriolus CEC 12; 11ª-14ª Francia ‘2’, Finlandia ‘1’, Ungheria, Olanda Arancione 11; ecc.

CAPPELLE LA GRANDE (FRANCIA): MAHEL BOYER SU TUTTI NELL’OPEN
Il 21enne MI francese Mahel Boyer si è aggiudicato la 41ª edizione dell’open internazionale di Cappelle la Grande (Francia), disputata al Palais des Arts et des Loisirs dal 15 al 21 febbraio. Boyer, in attesa della ratifica del titolo di grande maestro, ha concluso in vetta con 7,5 punti su 9, superando per spareggio tecnico il GM indiano Panneerselvam Iniyan e staccando di mezza lunghezza i GM indiani Rithvik Raja e Munirethinam Pranesh e i francesi GM Joseph Girel, GM Christian Bauer, MF Sohan Belkaid, MI Thomas Dionisi e MI Pelo Duboue.
Non è andato oltre il 38° posto a quota 6 il favorito GM indiano Venkataraman Karthik, Elo 2600, mentre i due azzurri in gara, il MI bellunese Alberto Barp e il MF romano Valerio Carnicelli, si sono piazzati rispettivamente al 18° e al 25° posto nel gruppo a 6,5. All’evento hanno preso parte 532 giocatori in rappresentanza di ventisei federazioni, fra i quali sedici GM e ventuno MI.
Risultati: https://echecs.asso.fr/FicheTournoi.aspx?Ref=64872
Classifica finale: 1°-2° Boyer, Iniyan 7,5 punti su 9; 3°-9° Raja Rithvik, Pranesh, Girel, Bauer, Belkaid, Dionisi, Duboue 7; ecc.

GRAZ (AUSTRIA): IL CINESE ZENG CHONGSHENG PRIMO PER SPAREGGIO
Il GM cinese Zeng Chongsheng ha vinto al fotofinish l’edizione 2025 dell’open internazionale di Graz (Austria), disputata dal 15 al 21 febbraio. Zeng, numero tre di tabellone, ha chiuso imbattuto in vetta con 7 punti su 9, superando per spareggio tecnico gli ucraini GM Ihor Samunenkov (secondo e miglior U18) e MF Roman Pyrih, il GM polacco Bartosz Socko (terzo) e il MI slovacco Filip Haring; Pyrih ha realizzato una norma di maestro internazionale, come anche la GMf cinese Zhai Mo, tredicesima assoluta e miglior donna in gara nel gruppo a 6,5. Non è andato oltre il 29° posto a 6 il GM sloveno Jergus Pecac, favorito della vigilia. In gara c’erano anche diversi italiani; il miglior piazzamento lo ha ottenuto il 16enne maestro romano Stefano Maldonado Gonzales, 64° a 5,5. Alla manifestazione hanno preso parte in totale 440 giocatori in rappresentanza di cinquanta Paesi, fra i quali undici GM e ventisei MI nel gruppo principale.
Risultati: https://chess-results.com/tnr990693.aspx
Classifica finale: 1°-5° Zeng, Samunenkov, Socko, Pyrih, Haring 7 punti su 9; 6°-19° Jin Yueheng, Raahul, Kantans, Subelj, Nemeth, Blomqvist, Wan Yunguo, Zhai Mo, Ivanisevic, Roshka, Ilamparthi, Aswath, Dann, Czernek 6,5; ecc.

STOCCOLMA (SVEZIA): L’INDIANO ROHIT VINCE FRA I GIOVANI TALENTI
Il 20enne MI indiano Krishna Rohit ha vinto l’edizione di febbraio del “torneo dei giovani talenti” di Stoccolma (Svezia), disputata dal 17 al 21 del mese. Rohit, quinto in ordine di rating, ha concluso in vetta con 6,5 punti su 9, superando per spareggio tecnico il 19enne MF ucraino Bogdan Bilovil; entrambi sono rimasti imbattuti e hanno realizzato una norma di grande maestro. Il GM lituano Valery Kazakouski, favorito della vigilia, si è piazzato terzo a 6, davanti al GM svedese Vitaly Sivuk (quarto a 5) e al GM svizzero Li Min Peng, numeri tre e due di tabellone rispettivamente. La competizione aveva un rating medio di 2473 (9ª categoria Fide).
Risultati: https://chess-results.com/tnr1111517.aspx
Classifica finale: 1°-2° Rohit, Bilovil 6,5 punti su 9; 3° Kazakouski 6; 4° Sivuk 5; 5° Peng 4,5; 6°-7° Seo, Miezis 4; 8°-9° Trost, Martinovici 3; 10° Kanyamarala 2,5

CAMOGLI: FESTIVAL DEL DRAGONARA, SENTHIL RISPETTA IL PRONOSTICO
Il MI indiano Maran Senthil ha vinto la seconda edizione del festival della Dragonara, disputata a Camogli, in provincia di Genova, dal 21 al 23 febbraio. Senthil, favorito della vigilia, si è piazzato al primo posto imbattuto con 4 punti su 5, superando per spareggio tecnico il MF imperiese Paolo Formento e staccando di mezza lunghezza il maestro milanese Jacopo Motola, il MI filippino Virgilio Vuelban e il GM monegasco Igor Efimov.
Lo spareggio tecnico ha decretato il vincitore anche nell’open B, dove l’armeno Aram Margaryan (classe 2011), numero 32 di tabellone, l’ha spuntata sull’astigiano Cristian De Gaspari (2012) e sul genovese Alessio Loi (2008), che come lui avevano totalizzato 4,5 punti su 5; quarti a 4 lo statunitense Kaue Leal, il parmense Luigi Merusi e il genovese Davide Cusato.
Il trevigiano Francesco Juris l’ha spuntata infine nell’open C con 4 punti su 5, superando a propra volta per spareggio tecnico l’imperiese Alban Toska e il bellunese Fausto Gallo; quarto in solitaria a 3,5 il genovese Giampaolo Camera. Alla manifestazione hanno preso parte in totale 105 giocatori, tra cui tre un GM, due MI e tre MF nel gruppo principale.
Risultati: https://vesus.org/event/jKg1HRHz
Classifiche finali
Open A: 1°-2° Senthil, Formento 4 punti su 5; 3°-5° Motola, Vuelban, Efimov 3,5; 6°-10° Guccione, Gioseffi, Cagnotto, Fulgentini, Sanguinetti 3; ecc.
Open B: 1°-3° Margaryan, De Gaspari, Loi 4,5 punti su 5; 4°-6° Leal, Merusi, Cusato 4; 7°-9° Brenco, Gasperi, Nikolovski 3,5; ecc.
Open C: 1°-3° Juris, Toska, Gallo 4 punti su 5; 4° Camera 3,5; 5ª-9° Marseglia, Destefanis, Costa, Corbari, Diena 3; ecc.

GUBBIO: IL BOLOGNESE MARZOCCHI SUPERA DENIS ROMBALDONI E PISCOPO
Il MF bolognese Tommaso Marzocchi si è aggiudicato la terza edizione del Festival internazionale “Città di Gubbio”, disputata dal 28 febbraio al 2 marzo. Marzocchi, numero tre di tabellone, si è piazzato al primo posto imbattuto con 4,5 punti su 5, superando per spareggio tecnico il favorito MI pesarese Denis Rombaldoni e staccando di una lunghezza il MI leccese Pierluigi Piscopo.
L’anconetano Gabriele Guglielmi ha vinto l’open B (Elo 1700-2100), chiudendo in solitaria con 4,5 punti su 5; il forlivese Gabriele Lugaresi (classe 2010) e il maceratese Alessandro Menichelli hanno spartito il secondo posto a 4.
Nell’open C (Elo 1500-1900) il romano Francesco Fabrizio ha fatto l’en-plein, 5 su 5, staccando di mezza lunghezza l’armeno Narek Khachatrian (classe 2010); terzi a 4 il perugino Massimo Bassini e i romani Giulio Saporito (2012) e Roberto Rabiti.
Lo spareggio tecnico ha infine deciso il vincitore nell’open D (Elo < 1700), dove il milanese Paolo Fiorelli l’ha spuntata sul tedesco Gregor Beyerle che, come lui, aveva totalizzato 4,5 punti su 5, mentre il bellunese Fausto Gallo e l’aretino Cesare Cheli si sono piazzati terzi a 4. Alla manifestazione hanno preso parte 150 giocatori, provenienti da nove Paesi diversi, tra cui due MI e due MF nel gruppo principale.
L’evento è stato organizzato grazie alla collaborazione tra il siciliano Giuseppe Zangla e l’associazione Gruppo Scacco Matto Eugubino, guidata dal presidente Francesco Zaccagni, con il patrocinio e il contributo dell’Amministrazione Comunale di Gubbio. A premiare i vincitori è stato il sindaco Vittorio Fiorucci che ha espresso «grande soddisfazione per l’ottima riuscita della manifestazione, elogiando gli organizzatori per aver portato a Gubbio un evento di così alto livello».
Risultati: https://vesus.org/event/JSpExeno
Classifiche finali
Master: 1°-2° Marzocchi, D. Rombaldoni 4,5 punti su 5; 3° Piscopo 3,5; 4°-8° Pellizzieri, Bonaposta, Ferrante, Messina, Simonelli 3; ecc.
Open B: 1° Guglielmi 4,5 punti su 5; 2°-3° Lugaresi, Menichelli 4; 4°-14° Cosci, Lantini, Di Pasquale, Lombi, Mayka, Pitacco, De Carolis, Tortora, Calvigioni, Marchenkov, Gargiulo 3,5; ecc.
Open C: 1° Fabrizio 5 punti su 5; 2° Khachatrian 4,5; 3°-5° Bassini, Saporito, Rabiti 4; 6°-11° Zengoni, Scolaro, G. Marino, Bettollini, Zangla, Circolari 3,5; ecc.
Open D: 1°-2° Fiorelli, Beyerle 4,5 punti su 5; 3°-4° Gallo, Cheli 4; 5°-13° Rottondi, Farneti, Ficola, Duchini, De Caro, Fossatelli, Della Porta, Malavolta, Crocioni 3; ecc.

TIVOLI: DI BENEDETTO LA SPUNTA SU ALTINI NEL TORNEO INTERNAZIONALE
Il favorito MI romano Edoardo Di Benedetto ha vinto la decima edizione del torneo internazionale “Città di Tivoli”, disputata nella località romana dal 21 al 23 febbraio. Di Benedetto ha concluso in vetta con 4,5 punti su 5 nell’open A (Elo > 1799), superando per spareggio tecnico il MI barese Nicola Altini, numero due di tabellone; terzo a 4 si è piazzato il MF iraniano Nima Fendereski, unico ad aver pattato col vincitore. A quota 3,5 hanno chiuso fra gli altri lo statunitense Roman Mauskopf, quarto, il maestro francese Antoine Babaud, ottavo, e il MF romano Marco Corvi, decimo.
Lo spareggio tecnico ha deciso il vincitore anche nell’open B (Elo < 1800), dove Matteo Maniaci l’ha spuntata su Domenico Chianura, dopo che entrambi avevano totalizzato 4,5 punti su 5; Angelo Mario Paduraru si è piazzato terzo alla guida del gruppo a 4. Alla manifestazione hanno preso parte in totale 110 giocatori, fra i quali tre MI e due MF nel gruppo principale.
Risultati: https://vesus.org/tournament/Y_wjen_2
Classifiche finali
Open A: 1°-2° E. Di Benedetto, Altini 4,5 punti su 5; 3° Fendereski 4; 4°-10° Mauskopf, D. Santeramo, Petcu, Albertini, Babaud, Mileo, Corvi 3,5; ecc.
Open B: 1°-2° Maniaci, Chianura 4,5 punti su 5; 3°-6° Paduraru, Folli, Lentini, Giarolli 4; 7°-15° Irazza, Riso, Della Rocca, A. Marino, F. Marino, Bogacheva, Manni, Agoglitta, Fionda 3,5; ecc.

LAZISE: IL VICENTINO ALESSIO BORASO PRIMO PER SPAREGGIO NELL’OPEN
Il MF vicentino Alessio Boraso ha vinto la prima edizione dell’open “Città di Lazise”, disputata dal 28 febbraio al 2 marzo. Boraso, numero due di tabellone, ha concluso imbattuto in vetta con 4 punti su 5 nell’open A (Elo > 1900), superando per spareggio tecnico il maestro milanese Giuseppe Coratella e staccando di mezza lunghezza il CM bresciano Francesco Liloni (classe 2007), il favorito MF padovano Andrea Simonetto, il CM comasco Lorenzo Caputo (2012) e il CM palermitano Federico Giammona (2007).
Nell’open B (Elo < 2000) il bellunese Filippo Del Bona si è imposto in solitaria con 4,5 punti su 5; secondi a 4 il ferrarese Roberto Rondelli, il trevigiano Tommaso Pallini (classe 2012) e lo statunitense Kaue Leal. Alla manifestazione hanno preso parte in totale 76 giocatori, fra i quali due MF, cinque maestri e una MFf nel gruppo principale.
Risultati: https://vesus.org/event/NRRp96ih
Classifiche finali
Open A: 1°-2° Boraso, Coratella 4 punti su 5; 3°-6° Liloni, Simonetto, Caputo, Giammona 3,5; 7ª-15° S. Scarpa, Bryant, Lamartina, Colonetti, Folin, Unterweger, Zenari, Dionigi, Bertani 3; ecc.
Open B: 1° De Bona 4,5 punti su 5; 2°-4° Rondelli, Pallini, Leal 4; 5°-11° Gazzato, Addante, Comisso, Negro, Rizzati, Gneo, Rigo 3,5; ecc.

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