Democrazia estrema

di Dario Mione

(editoriale TCS marzo-aprile 2023)

TCS-0323Che gli scacchi siano democratici è un fatto assodato. Chiunque può cimentarsi, a prescindere da genere, età e condizione fisica. L’avvento di Internet e il proliferare delle piattaforme online hanno estremizzato questa natura democratica: non solo tutti possono giocare, ma chiunque può misurarsi con i migliori al mondo, almeno in linea teorica, grazie ai sempre più numerosi tornei virtuali aperti tanto ai superGM quanto ai più negati spingilegno. Basti pensare ai “Titled Tuesday” di Chess.com, a cui possono iscriversi tutti coloro che abbiano un account a pagamento sulla piattaforma: in gara c’è spesso il campione del mondo Magnus Carlsen, insieme ai vari Hikaru Nakamura, Fabiano Caruana, ecc., ma ai nastri di partenza si presentano anche tanti emeriti sconosciuti, benché in effetti pochi giocatori di categoria non magistrale abbiano il coraggio di partecipare.
Sia come sia, da quest’anno anche il ciclo del campionato mondiale è diventato un po’ più democratico: è infatti nato il “circuito Fide”, che mette in palio un posto per i Candidati e include, fra gli altri, tutti i tornei open a cadenza classica nei quali la media Elo dei primi otto di tabellone sia superiore ai 2550. Naturalmente, i punti guadagnati per la graduatoria generale variano non solo in base al piazzamento ottenuto, ma anche alla forza del torneo: sarà quindi assai improbabile che, attraverso questo percorso, un Carneade finisca per disputare un match per il titolo. La possibilità teorica però esiste e a vincere il primo evento del circuito, la svedese Rilton Cup, è stato un quasi ignoto 16enne indiano, M. Pranesh; poco importa che, nel giro di poche settimane, sia stato superato da Anish Giri (vincitore del Tata Steel per la prima volta in carriera) e da un’orda di altri noti GM: il dado, ormai, è tratto.
Se la Fide ha reso più accessibile a tutti (si fa per dire) la qualificazione ai Candidati, non poteva essere da meno la succitata Chess.com, fresca di acquisizione del gruppo Play Magnus e dunque di una delle principali piattaforme rivali, Chess24. Il “Meltwater Champions Chess tour”, nato nel 2020 proprio su Chess24, si è fuso con il “Global Championship” di Chess.com: la nuova formula prevede che tutti i giocatori titolati (dagli MI fino ai maestri) abbiano l’opportunità di qualificarsi alla fase preliminare di ogni singola tappa (riservata ai GM), attraverso apposite selezioni a cadenza rapid. Un primo bilancio dell’esperimento si potrà fare al termine dell’evento. Per ora non resta che goderci la democrazia, in attesa del match fra Ian Napomniactchi e Ding Liren che, comunque vada, eleggerà un nuovo campione del mondo.
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