Torneo dei Candidati sospeso al giro di boa

Era un “rischio calcolato” fin dalla vigilia e alla fine è accaduto: il torneo dei Candidati si è dovuto fermare, dopo 7 dei 14 turni in programma, a causa dell’emergenza Coronavirus. L’escalation della pandemia in tutto il mondo aveva reso la decisione di giocare l’evento sempre più anomala e oggi la Fide, in una nota ufficiale sul proprio sito, a firma del presidente Arkady Dvorkovich, ha comunicato l’interruzione dell’evento: “Oggi, il governo della Federazione Russa ha annunciato che a partire dal 27 marzo 2020, la Russia ha interrotto il traffico aereo con altri Paesi per un periodo di tempo indeterminato. La Fide non può continuare il torneo senza garanzie sul ritorno a casa sicuro e tempestivo dei giocatori e degli arbitri. In questa situazione e sulla base della clausola 1.5 del regolamento del torneo dei Candidati, il presidente della Fide ha deciso di interrompere il torneo. Continuerà più avanti e le date esatte saranno annunciate al più presto, non appena sarà consentito dalla situazione globale relativa alla pandemia di Covid-19. Come stabilito dalle regole speciali concordate con i giocatori prima dell’inizio dell’evento, i risultati dei 7 turni giocati restano validi e il torneo ripartirà dall’ottavo turno. La Fide è grata ai giocatori, agli ufficiali, ai volontari e all’intera squadra di organizzatori, compresa la Federazione di scacchi della Russia e il principale partner del torneo – SIMA-Land”.
Lo stop ai voli fuori dalla Russia è forse solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, in ogni caso, poiché era già chiaro da giorni che sarebbe stato difficile per molti tornare a casa alla fine del l’evento. Pocho prima che iniziasse, Vladimir Kramnik era stato molto critico sul fatto che il torneo si svolgesse e si era defilato dal team dei commentatori ufficiali; Alexander Grischuk, nel giorno di apertura, aveva pronosticato che col 50% di probabilità l’evento non sarebbe stato completato (ed è stato interrotto al 50% del cammino!) e più giocatori avevano espresso la loro insoddisfazione per la situazione nelle interviste post-partita.
La decisione di interrompere il torneo è stata forse l’unica ragionevole, con la Fide che ha rischiato non solo la salute dei giocatori e dei partecipanti, ma anche un disastro in fatto di pubbliche relazioni. Essere “l’ultimo grande evento sportivo rimasto al mondo” è un’arma a doppio taglio.
Non tutti i partecipanti, comunque, potranno tornare tanto facilmente nel proprio Paese. Il viaggio si prospetta lungo e incerto, di sicuro, per Fabiano Caruana, che sul proprio profilo Twitter ha scritto: “I Candidati sono finiti per ora. La parte difficile arriva ora: tornare a casa. Mi aspetto di rientrare in un mondo che a stento riconoscerò″.
Che succede ora? Come da regolamento, i risultati finora ottenuti restano validi, il che è ovviamente un’ottima notizia per Vachier-Lagrave e Nepomniachtchi, in testa con 4,5 su 7 al giro di boa, con un punto di vantaggio sugli inseguitori. Ed è una fortuna per il francese aver vinto lo scontro diretto del settimo turno, in modo che il vantaggio di Nepo (comunque in testa, avendo ottenuto un maggior numero d vittorie) non sia così grande nella seconda metà del torneo. Anche se, per un giocatore come il russo, che ha notoriamente difficoltà a mantenere la forma durante un lungo evento, tale rinvio sembra ideale.
Il giocatore che più di tutti ha ogni diritto di sentirsi offeso, tuttavia, è Teimour Radjabov, il cui appello a rinviare il torneo era stato respinto prima che iniziasse, motivo per cui era stato sostituito da Maxime Vachier-Lagrave. Sembra che non ci sia modo di tornare indietro per il giocatore azerbaigiano, anche se il tempo gli ha presto dato ragione sul fatto che fosse poco saggio iniziare l’evento malgrado la pandemia.