Primavera!

di Roberto Messa

(Editoriale TCS aprile 2012)

TCS-0412Dopo un periodo di relativo “letargo” e di assuefazione ad aspettative via via più modeste, si direbbe che gli scacchi stiano per entrare in una stagione di grande riscatto. L’evento principale di questa primavera sarà il match per il titolo mondiale tra Anand e Gelfand, che si svolgerà in maggio a Mosca in una sede di assoluto prestigio, la Galleria d’Arte Tretyakov, ma ancora più significativo è il contratto di sponsorizzazione da dieci milioni di euro siglato dalla Fide con due società private. Se non resterà lettera morta, come in verità troppi annunci ad effetto del passato, questo accordo dovrebbe assicurare un futuro radioso ai prossimi cicli del campionato mondiale e veder fiorire nuove manifestazioni in città come Parigi, Madrid e Vienna, senza contare il Torneo dei Candidati che si svolgerà a Londra, con Carlsen, Aronian, Kramnik e compagnia. Sorprende, in questi tempi di crisi, anche il fermento al di fuori delle istituzioni e degli schemi tradizionali: a fine aprile Aronian e Kramnik disputeranno a Zurigo un match “amichevole” su sei partite a cadenza regolamentare, l’ACP (Associazione Professionisti) è tornata sulla scena internazionale con tornei e grand prix, mentre i tornei femminili prosperano con montepremi non meno attraenti delle giovani e sempre più forti grandi maestre dell’ultima generazione.
La notizia più importante arriva dall’Europarlamento di Strasburgo: con l’approvazione a larga maggioranza della mozione “Chess in School” il 13 marzo gli scacchi hanno vinto una battaglia che forse è prematuro definire di portata storica, ma che segna il più importante riconoscimento politico del valore educativo del nostro gioco. La mozione, presentata dall’ECU (l’unione delle federazioni scacchistiche europee) e dalla Fondazione Kasparov, invita tutti gli stati membri dell’Unione a introdurre gli scacchi nei rispettivi sistemi d’istruzione e invita la Commissione Europea a “garantire finanziamenti adeguati a partire dal 2012”. Dati i complicati meccanismi dell’euroburocrazia, è difficile capire quali saranno gli sviluppi concreti e in che misura tutto ciò toccherà la realtà italiana, dove gli scacchi nelle scuole ci sono già da molti anni, ma solo grazie a lodevoli iniziative locali o tutt’al più regionali. L’esperienza di molti istruttori e di tutti quei club che “fanno scuola” mai come in questo momento avrebbe bisogno di essere valorizzata mediante un piano nazionale capillare. La Federazione sicuramente farà tutto il possibile per sfruttare questa occasione e nel contesto generale aiuta anche la maggiore attenzione che i media cominciano a prestare per le gesta del nostro prode numero uno Fabiano Caruana.
Il sommario del numero di aprile in formato RTF