Rogers' Report

n° 49, 10 febbraio 2006

SCACCHI DA MEDAGLIA NEI GIOCHI DEL SUD-EST ASIATICO
del Grande Maestro Ian Rogers

Dopo essere stati gentilmente ma fermamente respinti dal Comitato Olimpico Internazionale, come sport plausibile per le Olimpiadi estive o invernali, gli scacchi hanno trovato nei Giochi regionali realtà più accomodanti. Il nostro gioco è stato accolto come disciplina da medaglia nei Giochi Asiatici, Africani e Caraibici. Alla 23ª edizione dei Giochi del Sud Est Asiatico, che si sono conclusi in dicembre nelle Filippine, gli scacchi sono stati presenti come sport da medaglia per la seconda volta.
Mentre la maggioranza delle gare si svolgeva nella capitale Manila, gli scacchi e il ciclismo su strada sono stati ospitati a Tagaytay City, una piccola città 160km a sud di Manila.
Tagaytay è una meta turistica popolare tra i Filippini: le bancarelle sulle strade principali offrono fiori e frutti esotici, mentre i ristoranti fanno a gara nel proporre la vista migliore sul più piccolo vulcano attivo del mondo, che una grande attrazione.
I Giochi del Sud Est Asiatico, che riuniscono i dieci paesi dell'Asean (Associazione delle Nazioni dell'Asia Sudorientale) più Timor Est, sono presi molto sul serio dalle nazioni concorrenti e praticamente tutte le squadre in gara negli eventi scacchistici avevano allenatori stranieri. Io ero il coach della Malaysia e prima del torneo ho trascorso due settimane in un campo di allenamento a sud di Kuala Lumpur. Qui erano riuniti gli atleti di tutti gli sport della Malaysia e la giornata tipo iniziava alle 7 del mattino con un incontro "motivazionale" - a cui tutti dovevano prendere parte - che includeva marce e canti patriottici. Ora non posso più sentire la famosa canzone dei Queen "We Will Rock You" senza che mi torni in mente "We are, we are ... Malaysia!"
Gli allenamenti e le partite proseguivano fino alle 6 del pomeriggio, dopodiché gli atleti (a cui erano state consegnate una dozzina di uniformi diverse per l'allenamento, le competizioni, le cerimonie di inaugurazione e di consegna delle medaglie e quant'altro) concludevano la giornata con un pranzo in comune e attività ricreative di gruppo come gare di karaoke.
Mentre la Malaysia sperava soltanto di raggiungere una posizione dignitosa a fronte delle grandi potenze scacchistiche regionali, le Filippine, tradizionalmente il Paese scacchisticamente più forte nel Sud-Est Asiatico, non faceva mistero di puntare ad almeno cinque delle otto medaglie d'oro in palio negli scacchi. A questo scopo, gli ospiti hanno curato ogni dettaglio per massimizzare le loro chance: la loro squadra ha ricevuto dal governo fondi cospicui per allenarsi a dovere prima dell'evento, i tornei femminili a cadenza rapida sono stati cancellati e rimpiazzati da tornei maschili supplementari; e mentre gli scacchisti filippini erano alloggiati in uno dei migliori alberghi di Tagaytay, le squadre rivali sono state mandate in un hotel dove acqua calda e cibo caldo erano un lusso raramente concesso...
Sfortunatamente per le Filippine, la cui squadra includeva veterani come Eugenio Torre, non avevano tenuto conto della forza crescente dei giovani vietnamiti. Dopo dodici giorni di tornei, il Vietnam aveva fatto piazza pulita aggiudicandosi tutte e otto le medaglie d'oro, più due argenti che pesano nei tornei a cadenza regolamentare. La prestazione stellare del Vietnam va in gran parte a merito del grande maestro quindicenne Nguyen Ngoc Truongson, che ha fatto sue quattro medaglie d'oro, a cadenza normale e rapida, più un bronzo nel torneo lampo. Le Filippine hanno opposto maggior resistenza nei tornei femminili, dove comunque sono finite seconde dietro alle Vietnamite.
Poiché i tornei a cadenza rapid e blitz erano a eliminazione diretta, alcuni giocatori iscritti a un solo torneo hanno giocato una sola partita in tutto l'evento! Agli agonisti rimaneva comunque molto tempo libero, ma date le limitate opzioni di svago a Tagaytay e con le piogge tropicali che si riversavano puntualmente sulla città ogni pomeriggio, era facile trovare gli scacchisti al tavolo da ping-pong o al bowling, mentre altri si affollavano in un altro luogo di Tagaytay che può vantare un primato: il più piccolo Internet caffè del mondo.
Il trionfo del Vietnam ha ridotto drasticamente il bottino delle medaglie per gli altri paesi e ciò potrebbe diventare un problema per il futuro degli scacchi in questi Giochi, il cui spirito è quello di promuovere la cooperazione tra le dieci nazioni dell'Asean, anche per mezzo di una distribuzione più equilibrata possibile delle medaglie. Questo obiettivo è più facilmente raggiungibile in altri sport soggettivi, come la box, la ginnastica e i tuffi, dove i giudici possono favorire - e favoriscono! - i partecipanti dei paesi che non hanno vinto medaglie. Ma negli scacchi gli arbitri non possono quasi mai influenzare il risultato e i giocatori migliori solitamente emergono, il che nel Sud-Est Asiatico oggi vuol dire Vietnam.
L'edizione 2007 dei Giochi si svolgerà in Thailandia e il Vietnam è già visto come il principale rivale del paese ospite nel medagliere complessivo, perciò non è improbabile che i tailandesi cerchino di togliere dal calendario alcune delle gare dove il Vietnam è più forte.
Per quanto riguarda gli scacchi, i Comitati Olimpici degli altri otto paesi dell'Asean, incluse le nazioni scacchisticamente forti come le Filippine e l'Indonesia, probabilmente decideranno che gli scacchi continueranno a essere dominati dal Vietnam e concorderanno con gli ospiti per una loro rimozione nel 2007 (dopo il deludente risultato del 2005, la Birmania ha già deciso che, per punizione, non invierà alcuno scacchista alla prossima edizione). L'unica speranza è che si decida di allargare l'evento in modo tale che metà delle medaglie vengano assegnate al makruk, il gioco degli scacchi Thai. In tal modo Vietnam, Filippine, Indonesia, Singapore e Malaysia si potrebbero contendere le medaglie per gli scacchi "internazionali" mentre Thailandia, Myanmar (Birmania), Cambogia e Laos, paesi in cui il makruk è molto popolare, potrebbero competere per le medaglie d'oro in quello che probabilmente sarebbe chiamato torneo di "scacchi originali", dato che il makruk è il gioco che più si avvicina agli scacchi di 1.000 anni fa.
Il fatto che la composizione delle gare venga decisa in base alle chance di successo del paese ospite può apparire poco serio, ma bisogna ricordare che in alcuni casi gli scacchi possono anche beneficiarne: per esempio i Giochi del Commonwealth del 2011 si svolgeranno in India, dove sta esplodendo una vera e propria febbre degli scacchi, al punto che il Paese ospite si sta già muovendo politicamente affinché gli scacchi vengano ammessi come sport da medaglia.
Nella partita che segue Nguyen Ngoc Truongson demolisce l'unico altro giovanissimo GM presente ai Giochi del Sud-Est Asiatico, il numero uno dell'Indonesia Susanto Megaranto.


Nguyen Ngoc Truongson - S. Megaranto [A70]
Giochi del Sud-Est Asiatico, Tagaytay City (Filippine) 2005
Note del GM Ian Rogers

Guarda le partite con il visore di Chess Assistant!

1. d4 Cf6 2. c4 c5 3. d5 e6 4. Cc3 exd5 5. cxd5 d6 6. e4 g6 7. Cf3 a6 8. a4 Ag7 9. a5!?

Una nuova idea, che punta a rispondere a 9… Ag4 con 10. Da4+ Ad7 (oppure 10… Cbd7 11. Cd2 e l'Alfiere in g4 resta fuori gioco) 11. Db3. Sono più comuni 9. Ae2 oppure 9. h3.

9… 0-0 10. Ae2 Ag4?! 11. Cd2! Axe2 12. Dxe2 Cbd7 13. Cc4 De7

Abbandonando l'idea di giocare b7-b5, ma in questo modo si lascia al Bianco una quasi posizione-ideale contro la Benoni.

14. Af4 Ce8 15. 0-0 Ce5 16. Axe5 Axe5 17. Cxe5 Dxe5 18. f4 De7 19. e5

19... f6?

Adesso il vantaggio strutturale del Bianco diventa permanente. 19… Cg7 era l'unica speranza.

20. e6 f5 21. Ca4 Cf6 22. Cb6 Tad8 23. b4! Ce4 24. bxc5 dxc5 25. Tac1 Td6 26. Tc4 h5 27. Tfc1 Tdd8 28. g3 h4

29. Txe4! fxe4 30. Dxe4 Rh7 31. Dc2 hxg3 32. hxg3 c4 33. Dxc4 Da3 34. Dc3 1-0

Un abbandono sorprendente, ma l'avanzata dei pedoni centrali del Bianco non può essere arginata a lungo.

 



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