Rogers' Report

n° 10, 30 giugno 2003

BLOCCO PSICOLOGICO DAVANTI ALLA SCACCHIERA
del Grande Maestro Ian Rogers

Il campione del Mondo Fide Ruslan Ponomariov ha vinto il torneo di Leon grazie al suo avversario nel match finale, Veselin Topalov, che si è "congelato" fino a perdere per il tempo in una posizione in cui avrebbe potuto forzare immediatamente la patta. Il black-out di Topalov nella terza partita della finale sulla lunghezza delle quattro è stata etichettata come "incredibile", tuttavia gli scacchi hanno una lunga storia di giocatori "paralizzati" nel corso di partite critiche, l'equivalente umano di quando un animale resta abbagliato dai fari di un'auto e resta immobile anziché fuggire verso la salvezza.
Il caso più famoso di congelamento sulla scacchiera fu quello dei quarti di finale dei Candidati al titolo mondiale del 1977, che di fatto pose fine alle aspirazioni di scalata del titolo da parte del Grande Maestro ceco Vlastimil Hort.
Opposto all'ex campione Boris Spassky in un match di 16 partite a Reykjavik, Hort riuscì a mantenere la sfida aperta fino alla 15ª partita, che il ceco giocò in grande stile fino a raggiungere questa posizione:

Hort, con il Nero, aveva circa 4 minuti sull'orologio per raggiungere il controllo della quarantesima mossa, con la sua mano sospesa sopra la Donna nera, nell'evidente intenzione di giocare la mossa vincente 35...Dg4 (la continuazione principale è 36. Tf2 Td1+ 37. Tf1 Txc1 38. Txc1 Dd1+ 39. Rf2 Axc5 e il Bianco deve abbandonare, mentre è peggiore 36. g3 Dh3).
Purtroppo il cervello di Hort si rifiutava di lasciare che la mano eseguisse la mossa e una moltitudine di spettatori fu costretta ad assistere allo spettacolo straziante di Hort che lasciava andare il suo orologio, fino a perdere la partita per il tempo.
Nonostante i suoi sforzi eroici, nella partita finale, Hort riuscì solo a pattare e Spassky si qualificò per le semi-finali. La ferita psicologica fu tremenda e Hort non si qualificò più tra i candidati al titolo mondiale.
Topalov probabilmente non passerà troppe notti insonni per essersi lasciato sfuggire la vittoria del torneo di Leon. Lui stesso era già stato piuttosto fortunato nell'aggiudicarsi il match di semi-finale contro il 13 enne Sergey Karjakin. Il torneo del resto si disputava alla cadenza di 20 minuti a testa (più 10 secondi di abbuono per mossa), non era classificato per l'Elo e il premio in palio era piuttosto modesto.
Comunque Topalov deve essersi un po' irritato quando Ponomariov, alla conferenza stampa finale, ha attribuito la vittoria alle sue qualità agonistiche, ammettendo di essere stato solo "leggermente" fortunato.

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