Nostalgici noi?

del maestro internazionale Roberto Messa

(editoriale di Torre & Cavallo Scacco! - aprile 2008)

Sommario

3 Morelia & Linares - Anand concede il bis
di Ian Rogers
13 Lugano - Godena vince l’open
di Dario Mione
15 Commenta Michele Godena
20 Fischer con il Nero
di Pierluigi Passerotti
22 Un test per tutti
24 A te la mossa!
di Zenon Franco
27 I campionati mondiali - 81ª parte
di Pierluigi Passerotti
31 Cannes - Gli italiani sulla Croisette
di Pierluigi Piscopo
34 Noale - Memorial Szabados
di Michelangelo Scalcione
37 Teoria - La variante Dracula-Frankenstein
di Pierluigi Passerotti
40 Teoria - I finali di Torre, 24ª puntata
di Alvise Zichichi
42 Studi - Un’antologia di Alberto Foguelman
di Marco Campioli
44 Stuart Wagman: l’americano di Livorno
di Antonio Rosino
46 Ricordo di un maestro: Pierluigi Beggi
di Riccardo Del Dotto e Claudio Evangelisti
49 Lettere al Direttore
50 Gibilterra - Vince Nakamura
di Ian Rogers
53 Calendario
55 Novità Software - DVD sui finali Chessmultimedia
di Ivo Fasiori

La morte di Bobby Fischer ha suscitato una potente ondata emotiva nell’ambiente scacchistico, soprattutto tra quelli della mia generazione, nati o cresciuti come giocatori negli ormai lontani anni Settanta. Il virus della nostalgia ha approfittato di questo comprensibile momento di debolezza scatenando una pandemia planetaria, a cui a malapena resistono gli scacchisti più giovani. Gli specialisti consigliano, come miglior profilassi, di aumentare la dose quotidiana di vitamine (che in età infantile, ovvero al di sotto dei 2000 punti Elo, si possono assumere anche con gli omogeneizzati), di svolgere regolare attività fisica (particolarmente indicate sono le partite bullet – un minuto di riflessione a testa – su Internet), di non aprire l’armadietto della biblioteca del circolo e di stare lontani dalle polverose annate rilegate delle riviste di papà. La Fsi sta pensando a una vaccinazione di massa: a tutti gli scacchisti italiani verrà distribuito un palmare dotato di un potente software. Ai primi sintomi, specie durante le partite di torneo, basterà chiudersi in bagno e attivare la macchinetta per alcuni minuti. Per affrontare la spesa non si ricorrerà a un nuovo aumento delle quote di omologazione e tesseramento, ma a una regolare gara d’appalto che vede ai nastri di partenza numerosi sponsor pubblici e privati, aspiranti organizzatori di grandi tornei giovanili, editori ambiziosi. Anche il Coni si è finalmente reso conto che la tabella delle sostanze dopanti che si applica ai centometristi non è di alcun aiuto contro gli untori del pericoloso virus di Reykjavik.
Lo strabismo è uno degli effetti collaterali che colpisce noi nostalgici: quando andiamo ai tornei, mentre parliamo di Fischer con quei vecchi amici che non sono morti e non hanno ancora mollato l’attività agonistica, con l’altro occhio seguiamo le partite delle giovani maestre dell’est e dell’ovest.
Vi prego di perdonare questa sgangherata reazione dei miei anticorpi, ma, diamine, anche Korchnoj a cinquant’anni, anziché piangersi addosso, è resuscitato a nuova vita. Che cos’ha lui più di me?
Michele Godena aveva solo bisogno di ricaricare le batterie. Ritrovata la forma giusta, dopo una breve ma salutare pausa (un professionista, di qualsiasi campo, non può fermarsi mai) il pluricampione italiano è andato a vincere a Lugano. Il primo posto di oggi celebra degnamente il ventennale della sua prestazione nel grande open del 1988, quando sconfisse Seirawan e Reshevsky e conquistò la prima norma di maestro internazionale. Ma… ahi! La memoria storica tradisce la nostalgia latente. Il virus è ancora tra noi!

 



Autorizzazione del tribunale di Brescia n. 3/2000 del 01/02/2000
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