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  NUMERO 
	657 (28 
	gennaio 2013) 
   
  INDICE 
   
	WIJK AAN ZEE (OLANDA): NUOVO TRIONFO PER CARLSEN, ARONIAN 
	SECONDO 
	WIJK AAN ZEE (OLANDA): SUPER BRUNELLO STRAVINCE IL GRUPPO C 
	DOPING INFORMATICO IN ITALIA: LA FEDERSCACCHI RADIA UN 
	GIOCATORE 
	FINALE GRANDE SLAM CONFERMATA, MA PER ORA NIENTE DATE E SEDE 
	TAGANROG (RUSSIA): DMITRY KOKAREV IN EXTREMIS NEL MEMORIAL 
	DVORKOVICH 
	MINSK: SERGEI ZHIGALKO SI CONFERMA CAMPIONE DI BIELORUSSIA 
	MANILA (FILIPPINE): MARK PARAGUA PRIMO NELLA COPPA PSC 
  
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  WIJK 
	AAN ZEE (OLANDA): NUOVO TRIONFO PER CARLSEN, ARONIAN SECONDO 
	Nuovo trionfo per 
	Magnus Carlsen, accompagnato dall'ennesimo balzo in avanti nella graduatoria 
	Fide e dall'ennesimo record. Il norvegese stavolta ha fatto faville nel 
	supertorneo Tata Steel di Wijk aan Zee (Olanda), la cui 75ª edizione è stata 
	disputata dal 12 al 27 gennaio: ha chiuso imbattuto con 10 su 13 e una 
	performance Elo di 2932. Il suo rating entra così in quegli spazi siderali 
	che si pensava raggiungibili solo dalle intelligenze scacchistiche non 
	umane: 2872 punti con un incremento di 11 rispetto al record mondiale 
	stabilito a Londra meno di due mesi fa. Si accennava anche all'ennesimo 
	record: ebbene, questa volta Magnus si è dovuto accontentare di eguagliarlo, 
	totalizzando lo stesso punteggio (record, appunto) che Garry Kasparov aveva 
	realizzato nel 1999 per vincere in terra olandese. Soddisfatto della 
	performance e del suo gioco, il norvegese, che pure si è venuto a trovare in 
	difficoltà in almeno un paio di occasioni, ha dominato la competizione ed è 
	divenuto leader solitario a partire dall'ottavo turno, dove, in un finale di 
	Alfieri di colore contrario che sembrava irrimediabilmente destinato alla 
	patta, ha tirato fuori dal cilindro una continuazione che ha messo in crisi 
	il russo Sergey Karjakin, costretto ad arrendersi dopo una battaglia di 
	oltre 90 mosse. Al 12° turno, annichilendo lo statunitense Hikaru Nakamura, 
	Carlsen ha quindi conquistato il matematico successo con un turno di 
	anticipo. In seconda posizione a quota 8,5, punteggio che lo scorso anno gli 
	sarebbe bastato per classificarsi comunque primo (bersaglio che centrò con 9 
	punti), ha concluso l'armeno Levon Aronian, autore di una rimonta notevole 
	dopo un avvio non proprio eccezionale (1,5 su 4), mentre in terza a 8 si 
	sono piazzati il campione del mondo Vishy Anand e il già citato Karjakin. 
	L'indiano, soprattutto nella prima metà del torneo, è parso aver ritrovato 
	quello smalto e quella grinta che gli mancavano da tempo: la sua rapida e 
	brillante vittoria col Nero ai danni di Aronian al quarto turno è una perla 
	da antologia, definita senza esitazione da Carlsen “la migliore partita del 
	torneo”. In quinta posizione a 7,5 si è classificato l'ungherese Peter Leko, 
	sconfitto solo da Aronian, in sesta a 7 Nakamura, che, a tre turni dalla 
	fine era ancora in corsa per il secondo posto: due ko consecutivi ad opera 
	dei primi due classificati hanno ridimensionato le sue ambizioni. 
	E Fabiano Caruana? 
	Ebbene sì, fra i partecipanti c'era anche lui, che lo scorso anno aveva 
	inaugurato proprio a Wijk aan Zee un 2012 eccezionale, piazzandosi secondo 
	ex aequo. Stavolta per l'azzurrino il Tata Steel è stato un torneo da 
	dimenticare al più presto: Fab Fab è infatti precipitato dal 5° al 13° posto 
	della graduatoria mondiale, con una perdita secca di 24 punti Elo. Caruana 
	ha chiuso al terzultimo posto con 5 punti: il nostro beniamino, a cui 
	auguriamo un altrettanto rapida risalita ai livelli che gli competono, ha 
	patito tre dolorose sconfitte consecutive, tra il 10° e il 12° turno, dopo 
	aver condotto due terzi della gara a singhiozzo (dopo 9 turni aveva il 50% 
	dei punti). Cose che purtroppo possono capitare in una competizione di 20ª 
	categoria Fide (rating medio 2732). 
	Nel gruppo B (media Elo 2620) il 
	favorito superGM tedesco Arkadij Naiditsch ha prevalso per spareggio tecnico 
	sulla grande rivelazione di questo torneo, il 16enne ungherese Richard 
	Rapport. Naiditsch e Rapport hanno chiuso a quota 9 su 13 e decisivo si è 
	rivelato lo scontro diretto dell’11° turno, vinto dal in cui tedesco. Il 
	torneo in realtà si è deciso solo all'ultimo turno, prima del quale anche 
	l'armeno Sergei Movsesian faceva parte del gruppetto di vertice: Naiditsch e 
	Rapport, con un po' di fortuna, hanno però entrambi vinto la partita 
	conclusiva, mentre Movsesian è stato fermato sul pari ed è stato raggiunto 
	al terzo posto con 8,5 punti dall'olandese Jan Smeets. Il primo classificato 
	si è guadagnato il diritto di giocare il prossimo anno nel torneo dei big; 
	non è detto però che gli organizzatori non estendano l'invito anche al 
	secondo, come è già capitato diverse volte in passato. 
	Sito ufficiale:
	
	http://www.tatasteelchess.com 
	Classifica 
	finale gruppo A: 1° Carlsen 10 punti su 13; 2° Aronian 8,5; 3°-4° Anand, 
	Karjakin 8; 5° Leko 7,5; 6° Nakamura 7; 7° Harikrishna 6,5; 8°-10° Giri, 
	Wang Hao, Van Wely 6; 11ª Hou Yifan 5,5; 12° Caruana 5; 13° L'Ami 4; 14° I. 
	Sokolov 3 
	Classifica 
	finale gruppo B: 1°-2° Naiditsch, Rapport 9 punti su 13; 3°-4° Smeets, 
	Movsesian 8; 5° Dubov 7,5; 6°-7° Edouard, Timman 7; 8° Tiviakov 6,5; 9° 
	Turov 6; 10° Van Kampen 5,5; 11°-12° Grandelius, P. Nikolic 4,5; 13° Ipatov 
	4; 14° Ernst 3,5 
	 
	 
	
	WIJK AAN ZEE (OLANDA): SUPER BRUNELLO STRAVINCE IL GRUPPO C 
	Se da una parte Wijk aan Zee non 
	ha portato fortuna al numero uno italiano, dall'altra c'è un azzurro che è 
	tornato a casa dall'Olanda con un successo tanto prestigioso quanto 
	eclatante. Il GM bergamasco Sabino Brunello, infatti, ha vinto alla Fischer 
	il gruppo C: 11 punti in 13 partite, 9 vittorie e 4 patte, una performance 
	da 2764 (migliore di quella dei vincitori del gruppo B!), qualificazione al 
	gruppo B del 2014. È la terza volta che un italiano trionfa nel gruppo C 
	dell’evento scacchistico più bello e glorioso del pianeta, ma Sabino lo ha 
	fatto meglio di Caruana (che nel 2008 chiuse con 10 su 13) e di Vocaturo 
	(che nel 2011 totalizzò 9 punti). 
	Brunello partiva come numero 3 
	del tabellone e ha dovuto vedersela per tutta la gara con un concorrente 
	assai quotato e determinato, il GM Fernando Peralta, favorito della vigilia, 
	che ha concluso con mezzo punto in meno dopo un testa a testa che sembrava 
	non dovere aver fine. Nel 13° ed ultimo turno l’argentino ha però pattato 
	rapidamente (per ripetizione di mosse, in una variante d’apertura teorica), 
	mentre il nostro ha vinto brillantemente con il Nero. Con questo successo 
	nel Paese dei tulipani Brunello si avvicina al muro dei 2600 punti (ora ne 
	ha 2599) e a 23 anni entra nella piena maturità scacchistica. 
	Alle spalle del bergamasco e di 
	Peralta hanno chiuso il GM olandese Robin Swinkels (3°) a quota 8,5, il GM 
	brasiliano Krikor Sevag Mekhitarian a 8 e il GM ucraino Alexander Kovchan a 
	7,5. La competizione era di 10ª categoria Fide (media Elo 2476). 
	Ai tornei minori del festival 
	olandese partecipavano altri tre italiani e nessuno di loro ha sfigurato, 
	anzi. Il 23enne MF salernitano Giuseppe Lettieri si è classificato secondo 
	nel Gruppo 1B con 6,5 punti su 9; Lettieri ha subito una sola sconfitta, al 
	penultimo turno, ad opera del vincitore del torneo, il 22enne MF olandese 
	Etienne Goudriaan, che ha chiuso con 7,5 punti conquistando l’ambita 
	qualificazione al torneo C nel 2014. Infine, nel gruppo 3K il CM catanese 
	Salvatore Marano si è classificato 2°-3° con 6 punti su 9, lottando fino 
	all'ultimo per il successo; mentre nel gruppo 3J il maestro bolzanino Atto 
	Billio ha chiuso a quota 4,5 su 9 (4°-5°). 
	Sito ufficiale:
	
	http://www.tatasteelchess.com 
	Classifica finale gruppo C: 
	1° Brunello 11 punti su 13; 2° Peralta 10,5; 3° Swinkels 8,5; 4° Mekhitarian 
	8; 5° Kovchan 7,5; 6°-7° Burg, Klein 7; 8° Gretarsson 6,5; 9°-10° Bitensky, 
	Romanishin 5,5; 11° Admiraal 4,5; 12ª Goryachkina 3,5; 13°-14ª Van der Werf, 
	Schut 3 
	 
	 
	
	DOPING INFORMATICO IN ITALIA: LA FEDERSCACCHI RADIA UN GIOCATORE 
	Archiviato, ma non dimenticato, 
	il caso del grande maestro francese squalificato dalla sua federazione per 
	aver barato alle Olimpiadi scacchistiche del 2010, il famigerato “cheating”, 
	detto anche “doping informatico”, è tornato alla ribalta nelle scorse 
	settimane e lo ha fatto proprio in Italia. 
	Al dunque, ecco il comunicato 
	lapidario pubblicato dalla Federazione Scacchistica Italiana il 22 gennaio 
	2013: «Si informano i tesserati e gli arbitri che la Commissione Giustizia e 
	Disciplina della Federazione Scacchistica Italiana, con decisione del 15 
	gennaio 2013, ha emesso un provvedimento di radiazione a carico del 
	tesserato Loris Cereda, comunicato all’interessato il 17 gennaio 2013. Ai 
	sensi dell’art. 26 del Regolamento di Giustizia e Disciplina, le sanzioni di 
	carattere disciplinare sono esecutive dal giorno della comunicazione». 
	Lapidario e senza precedenti, ma 
	che cosa è successo? Una nota dell’agenzia di stampa ANSA del 23 gennaio lo 
	ha spiegato urbi et orbi in questi termini: «[…]La procura federale (la Fsi 
	è affiliata al Coni) lo ha incolpato per il cosiddetto ‘cheating’, vale a 
	dire farsi suggerire le mosse da un complice che nel frattempo consulta, 
	fuori dalla sala torneo, uno dei tanti computer scacchistici che oggi sono 
	pressoché imbattibili dagli esseri umani. Il sospetto è nato perché era 
	stato notato, mentre giocava partite ufficiali, con un piccolo auricolare 
	all’orecchio; i testimoni hanno anche riferito che indossava occhiali scuri 
	di una strana foggia, e ora si pensa – ma questo dettaglio non sembra sia 
	stato accertato – che nascondesse, dietro alle lenti, una piccola telecamera 
	con cui inquadrava la scacchiera. L’accusa riguarda tre partite disputate in 
	un Campionato a squadre: la denuncia è stata fatta proprio dai suoi compagni 
	di squadra».  
	Il giorno stesso Cereda, di cui 
	ricordiamo l’intervista in qualità di “sindaco-scacchista” pubblicata su 
	Torre & Cavallo di aprile 2011, ha affidato all’ANSA stessa questa replica: 
	«Non ho mai barato né utilizzato strane tecnologie durante le partite. Ci 
	sono stati tornei in cui ho giocato bene, ma tanti altri invece che sono 
	andati male. Quasi tutti i tornei si svolgevano alla presenza di un arbitro 
	e di un discreto numero di spettatori. Ammetto di aver sbagliato a non 
	presentarmi al cospetto della Commissione, non volevo in realtà alimentare 
	ulteriori polemiche che potessero in qualche modo ledere quel mondo degli 
	scacchi che è la mia passione e parte della mia vita da 40 anni. Non sono 
	mai venuto meno alla lealtà sportiva, non potrei, chi come me ama questo 
	sport, sa che non è possibile nemmeno immaginarlo. Ho depositato regolare 
	ricorso dove rispondo nel dettaglio a quanto mi è stato imputato». 
	 
	Sul tappeto, al momento, restano 
	tanti interrogativi. Innanzitutto ci si chiede sulla base di quali elementi 
	la Commissione Giustizia e Disciplina abbia deciso per la radiazione, 
	anziché per la squalifica temporanea, se Cereda avesse un complice e in che 
	modo avveniva la comunicazione tra i due, dato che le partite di Serie C del 
	Campionato italiano a squadre (competizione nella quale sarebbe avvenuto il 
	“cheating”) non vengono trasmesse in diretta. Sarebbe poi interessante 
	conoscere le partite incriminate, o sapere se la Fsi le abbia fatte 
	analizzare da quei sistemi esperti nell’individuazione del cheating nelle 
	partite online, anche se i contesti sono molto diversi. 
	Comunque sia, per contrastare i 
	sempre più frequenti episodi (reali o presunti) di “doping informatico” l’ACP 
	(l’associazione mondiale degli scacchisti professionisti) ha lanciato sul 
	suo sito una petizione che recita testualmente: «Noi sottoscritti scacchisti 
	professionisti e agonisti negli eventi Fide omologati, condividiamo la 
	convinzione che barare con l’aiuto del computer è un problema prioritario 
	negli scacchi e chiediamo all’ACP di rivolgere alla Fide la richiesta che 
	vengano prese tutte le misure necessarie per combattere questa piaga». Tutti 
	gli agonisti con Elo Fide sono invitati a sottoscriverla tramite il sito 
	web:
	
	www.chessprofessionals.org/node/369. 
	In ogni caso il problema è reale 
	e a questo punto bisogna combatterlo in tutti i modi. La prima misura, a 
	detta di molti, dovrebbe essere quella di non trasmettere più le partite via 
	internet in tempo reale, in modo che i complici del baro, che possono 
	trovarsi anche dalla parte opposta del pianeta, non possano seguire in 
	diretta la partita per comunicare al giocatore le mosse suggerite dal 
	computer. Un’altra misura potrebbe essere quella di vietare a giocatori e 
	spettatori di accedere in sala torneo con dispositivi elettronici o telefoni 
	di qualsiasi tipo, per evitare, per esempio, che si possa andare in bagno e 
	analizzare i momenti critici della partita con un software scacchistico per 
	smartphone. Ma la tecnologia offrirà sempre più a buon mercato dispositivi 
	quali microcamere incorporate negli occhiali, auricolari sottocutanei e 
	diavolerie varie, cosicché comincia a prendere corpo il timore che i tornei 
	del futuro saranno solo a cadenza rapida, per non concedere ai giocatori il 
	tempo materiale di ricevere aiuti esterni. 
	 
	 
	
	FINALE GRANDE SLAM CONFERMATA, MA PER ORA NIENTE DATE E SEDE 
	È stata 
	confermata nel corso del torneo di Wijk aan Zee, con un comunicato stampa, 
	la sesta edizione della finale del Grande Slam. Nella cittadina olandese 
	erano presenti anche alcuni degli organizzatori, che hanno effettuato la 
	tradizionale visita alla prima tappa del circuito. Non sono state ancora 
	rivelate le date, così come ancora non è chiaro se l'evento avrà luogo 
	interamente a Bilbao (Spagna) o se la prima parte si terrà in un'altra 
	città, come era successo sia nel 2011 che nel 2012, quando la fase iniziale 
	era stata ospitata a San Paolo (Brasile). 
	È emerso, invece, 
	che Vishy Anand, Magnus Carlsen e Levon Aronian sarebbero interessati a 
	partecipare alla finale, come hanno fatto nelle edizioni precedenti. Questo, 
	però, non significa che abbiano già firmato contratti: sarebbe piuttosto 
	improbabile, del resto, dato che gli organizzatori sembrano alquanto 
	scontenti di come la Fide sta organizzando il calendario dei tornei. Appare 
	ancora lontano, quindi, un accordo tra il Comitato Organizzativo della 
	finale del Grande Slam e la Federazione internazionale. 
	Gli organizzatori 
	di Bilbao hanno espresso l'intenzione di mantenere le date consuete anche 
	per l'edizione 2013 – tra metà settembre e metà ottobre – periodo che, come 
	hanno mostrato le edizioni precedenti, ha permesso al torneo di ritagliarsi 
	un posto privilegiato all'interno del calendario. 
	Gli organizzatori 
	dell'evento, quindi, stanno facendo pressione sulla Fide affinché «la 
	situazione sia discussa per stabilire un calendario mediato, ragionevole e 
	bilanciato in cui vengano rappresentati e salvaguardati gli interessi della 
	Fide, ma anche quelli dei super tornei, dei giocatori e dei fan». 
	L'attuale calendario, così com'è stato pensato, secondo gli organizzatori di 
	Bilbao è un po' troppo unilaterale e vago e potrebbe portare alla scomparsa 
	di alcuni dei principali tornei a causa di una coincidenza di date fra 
	alcuni di essi.  
	In particolare 
	gli organizzatori spagnoli si riferiscono al GP di Parigi, che si dovrebbe 
	disputare dal 18 settembre al 2 ottobre, quindi subito prima della finale e 
	il match per il titolo mondiale – tra Viswanathan Anand e il vincitore del 
	torneo dei Candidati di Londra -, in programma a partire dal 6 novembre. 
	Alcuni partecipanti del GP di Parigi che dovessero ricevere anche l'invito 
	per Bilbao potrebbero decidere di non giocare due tornei tanto impegnativi 
	uno dietro l'altro e, probabilmente, né Anand né il suo futuro rivale 
	potrebbero prendervi parte perché si troverebbero nel bel mezzo della 
	preparazione. 
	 
	 
	
	TAGANROG (RUSSIA): DMITRY KOKAREV IN EXTREMIS NEL MEMORIAL DVORKOVICH 
	La nuova stagione 
	della Coppa di Russia maschile ha preso il via con il Memorial Dvorkovich, 
	che si è disputato a Taganrog dal 14 al 23 gennaio. La competizione è stata 
	molto combattuta e si è conclusa in maniera piuttosto inaspettata con la 
	vittoria del GM Dmitry Kokarev, che ha concluso solitario con 7 punti su 9. 
	Le sorti del torneo si sono decise negli ultimi due turni. All'8° e 
	penultimo il GM Ivan Popov ha sottratto la leadership a Dmitry Kryakvin e in 
	quello successivo Kokarev ha fatto assaggiare a Popov la stessa medicina, 
	ottenendo la sua quarta vittoria consecutiva. «All'ultimo turno dovevo 
	giocare per vincere – ha commentato Kokarev -. In caso di una patta 
	rischiavo di classificarmi 7° o 8° perché avevo un peggior tie break». 
	Kokarev ha quindi conquistato il primo posto, mentre Popov ha dovuto 
	spartire il secondo a 6,5 con Pavel Smirnov e Dmitry Bocharov. Solo ottavo a 
	6 si è invece piazzato il GM Denis Khismatullin, favorito della vigilia. 
	Alla fine dell'ultimo turno Galina Lvovna, vedova del noto arbitro di 
	scacchi a cui era intitolato il torneo, ha scoperto la targa a lui dedicata 
	nel corso di una cerimonia, alla quale hanno preso parte alcuni dei 
	partecipanti al torneo, così come altri arbitri e funzionari. 
	Sito ufficiale:
	
	http://open.tccf.ru/raspisanie 
	Classifica 
	finale: 1° Kokarev 7 punti su 9; 2°-4° Smirnov, Popov, Bocharov 6,5; 
	5°-13° Sjugirov, Dobrov, Onischuk, Khismatullin, Timofeev, Kryakvin, 
	Bukavshin, Volkov, Maletin 6; ecc. 
	 
	 
	
	MINSK: SERGEI ZHIGALKO SI CONFERMA CAMPIONE DI BIELORUSSIA 
	Il GM Sergei 
	Zhigalko si è aggiudicato la 79ª edizione del campionato bielorusso, 
	disputata a Minsk dal 12 al 22 gennaio. Numero uno di tabellone, Zhigalko ha 
	concluso solitario e imbattuto con 8 punti su 11, conservando il titolo già 
	conquistato un anno fa. E, come nel 2012, anche stavolta i due più 
	pericolosi contendenti per il vincitore sono stati il 18enne MI Vladislav 
	Kovalev, infine secondo a 7,5, e il fratello Andrei, terzo a 7: i due si 
	erano piazzati in ordine inverso lo scorso anno. Quarti a 6, dunque con un 
	certo distacco, hanno chiuso il MF Vitaly Meribanov e il MI Andrey Gorovets. 
	Da rilevare che i GM Alexei Fedorov (con 2 su 5) e Kirill Stupak (con 3 su 
	8) sono stati costretti a ritirarsi nel corso dell'evento a causa di motivi 
	di salute. La competizione era di 10ª categoria Fide (rating medio 2483). 
	Nel torneo 
	femminile la super-favorita GMf Nastassia Ziaziulkina ha rispettato il 
	pronostico, sia pure con qualche difficoltà in più del previsto, concludendo 
	solitaria con 6,5 punti su 9 davanti alle non titolate Tatiana Revo e Maria 
	Nevioselaya, entrambe a 6. 
	Pagina ufficiale:
	
	http://www.chess.by/news/684.html 
	Classifica 
	finale: 1° S. Zhigalko 8 punti su 10; 2° Kovalev 7,5; 3° A. Zhigalko 7; 
	4°-5° Meribanov, Gorovets 6; 6° Teterev 4,5; 7° Lutsko 4; 8°-9° Tihonov, 
	Lomako 3,5; 10°-11° Grib, Stupak 2,5 
	 
	 
	
	MANILA (FILIPPINE): MARK PARAGUA PRIMO NELLA COPPA PSC 
	Il GM filippino 
	Mark Paragua ha vinto la Coppa PSC, assegnata dalla Commissione sportiva 
	delle Filippine nel corso di un evento internazionale che quest'anno si è 
	disputata a Manila dal 14 al 20 gennaio. Paragua, numero sei di tabellone, 
	ha concluso solitario con 7,5 punti su 9, staccando di mezza lunghezza i 
	suoi più diretti inseguitori, ovvero il MF Haridas Pascua (unico ad aver 
	sconfitto il vincitore) e il GM John Paul Gomez, anche loro filippini. 
	Decisivo si è rivelato l'ultimo turno, prima del quale Paragua e Pascua si 
	trovavano appaiati a quota 7: Paragua ha pareggiato la partita conclusiva 
	contro il connazionale GM Rogelio Antonio, mentre Pascua ha perso contro 
	Gomez. 
	Performance 
	sottotono per il favorito del torneo: il GM russo Aleksandr Rakhmanov si è 
	infatti piazzato 5° nel gruppo a 6,5, insieme ai filippini MI Rolando Nolte 
	e Antonio. Alla competizione hanno preso parte in totale settanta giocatori, 
	fra i quali otto GM e altrettanti MI. 
	Risultati:
	
	http://www.chess-results.com/tnr89840.aspx 
	Classifica 
	finale: 1° Paragua 7,5 punti su 9; 2°-3° Pascua, Gomez 7; 4°-6° Nolte, 
	Rakhmanov, Antonio 6,5; 7°-10° Munkhgal, Abelgas, Laylo, Bitoon 6; 11° 
	Segarra, Gundavaa, Bersamina, Nouri, Elorta, Barbosa, Nadera, Abasolo, 
	Tolentino, Senador, Garma, Dimakiling 5,5; ecc. 
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