Missione compiuta per Ivanchuk. Nel 13° e penultimo turno del supertorneo di Linares l'ucraino, battendo per la seconda volta Aronian (sua vittima predestinata), è finalmente riuscito ad agganciare in vetta Grischuk, dopo un inseguimento durato 7 incontri. Sfruttando un imperdonabile errore dell'armeno alla 19^ mossa (19... d4), che gli ha fruttato un pedone, l'ucraino ha progressivamente incrementato il proprio vantaggio posizionale e, pur mancando la letale 25.Cf5 (anzichè 25.Cxf6+), non ci ha messo molto a far estinguere le risorse difensive del Nero, arresosi al 35° tratto. Non è invece riuscito a incamerare il punto intero, sprecando un'ottima occasione contro Radjabov, Carlsen, che in un finale stravinto ha commesso un'inaccuratezza macroscopica (47.Rf3 anzichè la vincente 47.Rf1) e ha finito per dover dare lo scacco perpetuo. Pari fra alterne vicende si è conclusa anche la sfida Grischuk-Anand: l'indiano si è venuto a trovare in vantaggio di tre pedoni, ma non ha trovato la miglior difesa per contrastare l'iniziativa dell'avversario e ha perso una qualità; nel momento in cui avrebbe potuto continuare a giocare per vincere (29.Axf5 invece di 29.Thf3), però, il russo è stato colto da eccessivi timori e ha permesso al Nero di equilibrare del tutto il gioco, accettando la proposta di patta di Vishy alla 33^ mossa. Hanno pareggiato, al termine di una partita decisamente combattuta, anche Wang Yue e Dominguez: come nel caso precedente anche in questo nessuno dei due, quando avrebbe potuto, ha cercato di giocare per vincere (né forse si è accorto di poterlo fare), sicchè al 48° tratto, dopo varie ripetizioni, è stato siglato l'armistizio. Decisivo sarà, a questo punto, il 14° e ultimo turno di domani, dove ogni partita può risultare decisiva (salvo la Radjabov-Wang Yue): i tre maggiori accreditati per il successo, ovvero Grischuk, Ivanchuk e Carlsen, avranno tutti il Nero, rispettivamente con Aronian, Dominguez e Anand.