La sfida del secolo

del maestro internazionale Roberto Messa

(editoriale di Torre & Cavallo Scacco! - dicembre 2002)


La designazione di Torino quale sede delle Olimpiadi degli Scacchi 2006 si pone per lo scacchismo italiano come una sfida storica, il cui esito, se mi perdonate l'esagerazione del titolo, potrebbe condizionare il futuro dello scacchismo italiano per alcuni lustri. I motivi sono subito spiegati. Come la ben riuscita kermesse di Bled ha testé dimostrato, l'Olimpiade è, tra le tante manifestazioni partorite dallo scacchismo del secolo scorso, la più grandiosa e la più magnetica, vuoi per il suo carattere cosmopolita, vuoi per il numero dei partecipanti. Non è un caso che sia anche tra le poche manifestazioni della Fide ad essere contesa tra diverse nazioni che vorrebbero accaparrarsene l'organizzazione, nonostante il costo quantificabile tra i tre e i cinque milioni di euro. La vittoria del capoluogo piemontese su altre candidature pesanti è dunque un grande successo per gli organizzatori torinesi, ma la sfida del secolo comincia adesso e nessuno può chiamarsene fuori. La semplice prospettiva delle Olimpiadi in Italia nel 2006 è un asso che tutti gli operatori, gli organizzatori e perfino i giocatori alla ricerca di sponsor individuali o di squadra possono spendere subito, per far fiorire nuove iniziative e in tal modo contribuire a una maggiore penetrazione degli scacchi nella realtà economica e sociale del nostro Paese. Maggiore sarà la visibilità degli scacchi prima delle Olimpiadi del 2006, maggiore sarà lo spazio concesso dai media all'evento di Torino e di conseguenza la ricaduta di cui tutti ci avvantaggeremo nel dopo.
Dato questo scenario, la prima cosa che dobbiamo evitare è che la Federazione Scacchistica Italiana venga commissariata dal Coni per mancanza di candidati alla presidenza. Per il momento tutto tace, ma il tempo stringe e se non si fa avanti qualcuno dall'interno dell'attuale dirigenza si potrebbe forse rivolgere l'invito a qualche personaggio esterno. Ci sono molti vip che amano gli scacchi e Torino 2006 sarà una vetrina di tutto rispetto…



Autorizzazione del tribunale di Brescia n. 3/2000 del 01/02/2000
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