Ruslan contro tutti

del maestro internazionale Roberto Messa

(editoriale di Torre & Cavallo Scacco! - febbraio 2003)


Sprezzanti del pericolo, credo che tutti noi vorremo provare ad essere campioni del mondo di scacchi. Per una stagione o almeno per un giorno, per la Fide o per un'altra sigla a piacere. In questo modo potremmo anche noi sperimentare - sprezzanti del pericolo - quel misterioso cocktail di esaltazione e paura che sembra influenzare la psiche di quei fortunati che, per forza o per caso, sono saliti sul gradino più alto di questa disciplina, che Kasparov ancora giovane definiva: "lo sport più violento che esista".
Ciò vagheggiavo osservando il comportamento di Ruslan Ponomariov che di punto in bianco ha deciso di farsi detronizzare a tavolino e di perdere forse l'unica occasione della sua vita di giocare un match da un milione di dollari con Kasparov. Che Ponomariov, due occhi di ghiaccio e un portamento che sembrano strappati agli sterminati campi di grano della sua Ucraina, potesse emulare le bizze di Fischer (che patì l'esaltazione e il terrore di diventare campione del mondo perfino prima e durante la conquista del titolo) non l'avrei mai davvero immaginato.
Lo stesso Kasparov, un campione e un uomo che la paura ha sempre preferito incuterla agli altri, ha già messo le mani avanti annunciando che tra non molto abbandonerà il professionismo, non sentendosela più di confrontarsi con la "pepsi generation" (sua definizione per i baby gm che, per mantenersi concentrati nelle partite a cadenza olimpica Fide con incremento di 30 secondi per mossa, assumerebbero dosi sospette di caffeina attraverso le bibite gassate). E che dire del mite Kramnik, che dopo aver rilevato la corona di Garry è stato alla larga dai tornei veri per un anno e mezzo?
Chi invece non sembra aver alcuna intenzione di appendere la scacchiera al chiodo è Enrico Paoli, il nostro grande maestro ad honorem, che per festeggiare il suo recente 95º compleanno si è iscritto al super-open di Saint Vincent. Un record mondiale di longevità scacchistica. Tanti auguri, Maestro!

 



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