Regole in libertà

del maestro internazionale Roberto Messa

(editoriale di Torre & Cavallo Scacco! - dicembre 2000)


L'anno 2000 si chiude con un crescendo di notizie che sembrano preannunciare l'esplorazione, nel 2001, di pianeti fino a ieri sconosciuti allo scacchismo terrestre. La sconfitta di Kasparov ad opera di Kramnik in un match tradizionale sulle 16 partite segna la fine di un'epoca, mentre il campionato del mondo Fide, che ha preso il via in India il 27 novembre con la formula dei mini-match ad eliminazione diretta, rischia di essere l'ultimo organizzato dalla federazione internazionale con partite a cadenza "di torneo": l'edizione 2001, secondo i piani del presidente-padrone Iljumzhinov, si disputerà interamente a ritmi da semilampo.
Notizie di questa portata rischiano di mettere in ombra le ultime sull'antidoping: al festival di Arco di Trento, per la prima volta, sono stati sottoposti a controllo alcuni giocatori di categoria nazionale; il Congresso della Fide ha fatto sua la lista delle sostanze proibite dal Comitato Olimpico, che includono farmaci giustamente vietati ai centometristi, ma indispensabili a molti scacchisti più o meno giovani. Comprendo la "ragion di stato" che impone alle federazioni di commentare positivamente queste novità, che vengono presentate come utili per la tutela della nostra salute, ma credo di non essere l'unico a percepire in tutto ciò qualcosa di umiliante. Vedo la stessa necessità di esibire certificati medici e sottoporsi a visite mediche di sana e robusta costituzione come una limitazione del libero arbitrio, in una sfera - quella del gioco agonistico - che fino a ieri non era succube di inutili burocrazie.
Vi consiglio quindi di approfittare delle prossime festività per giocare a scacchi, in santa pace, nell'intimità del caminetto, corroborandovi se vi piace con tutte le dolcezze natalizie non ancora incluse tra le sostanze proibite…
Senza dimenticare la vostra rivista preferita, la cui lettura è tuttora assolutamente lecita.

 



Autorizzazione del tribunale di Brescia n. 3/2000 del 01/02/2000
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