NUMERO
812
(23 febbraio 2016)
INDICE
TEHERAN (IRAN): LA CINESE JU REGINA IN EXTREMIS NELLA SECONDA
TAPPA DEL GP
CAPPELLE LA GRANDE (FRANCIA): GATA KAMSKY PRIMO IN SOLITARIA
NELL'OPEN
GRAZ (AUSTRIA): LI CHAO SENZA RIVALI, NORMA DI GRANDE MAESTRO
PER LEI TINGJIE
AARHUS (DANIMARCA): L'UCRAINO OVSEJEVITSCH SU TUTTI NEL TORNEO
GM
PADOVA: XIA JIE VINCE IL TORNEO DEL SANTO, TERZO IL FAVORITO
BASSO
CARLSEN: IN GERMANIA SIMULTANEA E PRESENTAZIONE DI UN DOCU-FILM
SUL CAMPIONE
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TEHERAN (IRAN): LA CINESE JU REGINA IN EXTREMIS NELLA SECONDA TAPPA DEL GP
Giocatrici con l'obbligo del velo, la
nascita di una nuova stella made in Asianel mondo arabo e continui
capovolgimenti in vetta alla classifica a partire dall'8° turno. Questi gli
ingredienti base della seconda tappa del GP femminile 2015/2016, disputata a
Teheran (Iran) dall'11 al 23 febbraio e vinta in extremis dalla cinese
Wenjun Ju.
Quanto al velo, era logico aspettarsi
che in un Paese islamico, dove vige la Sharia, le partecipanti a un torneo
di scacchi femminile fossero obbligate a indossarlo. Senza contare tutte le
altre imposizioni delle leggi islamiche. In un post del 31 dicembre 2015 (http://yifanhou.net/various/islamic-dress-code.htm)
un'altra cinese, Yifan Hou, ora impegnata a prepararsi in vista del match
mondiale con l'ucraina Mariya Muzychuk, aveva scritto con un certo sarcasmo:
«Anche senza il nostro caro amico Kirsan Ilyumzhinov, mente brillante cui si
deve la scelta della sede, per i membri russi della delegazione Fide si
prospettano tempi duri a Teheran. I fondamentalisti musulmani non scherzano
davvero quando si tratta di vodka e altri alcolici. La Sharia non mostra
pietà nei confronti degli alcolizzati: fustigazioni e altre punizioni
corporali sono pratica comune in questo meraviglioso Paese. Al fine di
entrare in sintonia con le condizioni particolari del luogo e come regalo di
Capodanno per tutti gli amici di Yifan, vi presentiamo i capi
d'abbigliamento tradizionali che potrebbero essere adatti per il soggiorno
in Iran per evitare problemi. Purtroppo Yifan avrà probabilmente altri
impegni nel mese di febbraio 2016. Tuttavia, non siamo feticisti, ma saremmo
lieti di vederla un giorno giocare con un burqa o indossando uno degli altri
abiti tradizionali».
Bando al sarcasmo, c'era una sola
giocatrice che nel torneo in terra araba indossava il velo per consuetudine:
la padrona di casa Sarasadat Khademalsharieh, infine seconda ex aequo e
autrice di una performance Elo di 2614, che le è valsa una norma di grande
maestro. Dopo aver pareggiato le prime cinque partite, l'iraniana, ultima
nel tabellone di partenza, ha infilato quattro successi fra il 6° e il 10°
turno, che l'hanno catapultata in vetta alla classifica insieme a Ju. Solo
un ko conclusivo ad opera dell'ucraina Natalia Zhukova ha relegato
Khademalsharieh al secondo posto con 7 punti, in compagnia della cinese Xue
Zhao; a Ju è bastato quindi un pareggio per chiudere solitaria in vetta a
quota 7,5, dopo avere vestito i panni dell'inseguitrice fino al 9° turno.
Protagoniste della prima parte del
torneo erano state la georgiana Nana Dzagnidze e la russa Natalia Pogonina;
sconfitta quest'ultima all'8° turno dalla bulgara Antoaneta Stefanova,
Dzagnidze si era trovata da sola al comando con 6,5 punti, ma a propria
volta aveva ceduto le armi prima alla svedese Pia Cramling nel 9° e poi a Ju
nel 10° incontro, venendo superata da quest'ultima. L'emozionante epilogo
finale ha quindi consegnato la vittoria a Ju, dopo che, nella prima tappa,
era stata già una cinese a primeggiare, la sopra citata Hou.
La competizione aveva un
rating medio di 2503 (11ª categoria Fide). La prossima tappa del circuito è
in programma a Tbilisi, in Georgia, nel mese di maggio.
Sito ufficiale:
http://tehran2016.fide.com/
Classifica finale:
1ª Ju 7,5 punti su 11; 2ª-3ª Khademalsharieh, Zhao 7; 4ª-5ª Pogonina,
Dzagnidze 6,5; 6ª Koneru 6; 7ª Zhukova 5,5; 8ª-9ª Harika, Gunina 4,5; 10ª
Cramling 4; 11ª-12ª Stefanova, Batsiashvili 3,5
CAPPELLE
LA GRANDE (FRANCIA): GATA KAMSKY PRIMO IN SOLITARIA NELL'OPEN
Gata Kamsky si è
aggiudicato la 32ª edizione dell'open internazionale di Cappelle La Grande
(Francia), torneo fra i più attesi del panorama scacchistico mondiale,
disputato quest'anno dal 13 al 20 febbraio. Il GM statunitense, favorito
della vigilia, non ha tradito le attese e si è piazzato primo in solitaria e
imbattuto con 7,5 punti su 9, con una performance di 2806, staccando di
mezza lunghezza un nutrito gruppo di inseguitori. In vetta al gruppo di
giocatori fermi a quota 7 si è piazzato il GM venezuelano Eduardo Iturrizaga
Bonelli, che ha spartito il secondo posto con il GM francese Christian
Bauer, il MI indiano Mhamal Anurag, il GM ucraino Andrey Vovk, il GM tedesco
Artur Yussupow, il GM indiano Krishnan Sasikiran e il GM estone Kaido
Kulaots. In gara c'erano anche tre italiani: il miglior piazzamento lo ha
ottenuto il maestro catanese Alessandro Santagati, che, 60° a quota 6, è
balzato a quota 2299 in lista Fide, mancando di un soffio la promozione a
MF, sicuramente solo rimandata. Alla competizione hanno preso parte 536
giocatori, tra cui 46 grandi maestri e 48 maestri internazionali.
Sito ufficiale:
http://www.cappelle-chess.fr/open2016/default.php
Classifica finale:
1° Kasmky 7,5 punti su 9; 2°-8° Iturrizaga Bonelli, Bauer, Anurag, A. Vovk,
Jussupow, Sasikiran, Kulaots 7; 9°-29° Gopal, Miezis, Perez Ponsa, Vorobiov,
Troff, Djukic, Kharitonov, Gupta, Zubov, Burmakin, Lalith Babu, Esserman,
Kazhgaleyev, Kveinys, Riff, Lu, Kanarek, Daulyte, Demuth, Jianu, Naumkin
6,5; ecc.
GRAZ (AUSTRIA): LI CHAO SENZA RIVALI, NORMA DI GRANDE MAESTRO PER LEI
TINGJIE
Il superGM cinese Li
Chao ha vinto a mani basse l'edizione 2016 dell'open internazionale di Graz
(Austria), disputata dal 12 al 19 febbraio. Li Chao, favorito della vigilia,
si è piazzato al primo posto in solitaria e imbattuto con 8 punti su 9,
pareggiando soltanto al 5° e al 6° turno rispettivamente con i GM Tamas
Banusz (Ungheria) e Markus Ragger (Austria), suoi inseguitori diretti.
Banusz si è piazzato secondo a quota 7,5, mentre Ragger è salito sul terzo
gradino del podio con 7 punti. Il GM israeliano Evgeny Postny, tra i
giocatori più quotati ai nastri di partenza, si è classificato 4° (5° per
spareggio tecnico) nel gruppo a 6,5, registrando un'unica sconfitta, all'8°
turno, con la 18enne GMf cinese Lei Tingjie, migliore donna in gara con il
suo 4° posto in vetta al gruppo a 6,5 e una sola sconfitta, all'ultimo turno
contro Banusz, che non le ha comunque impedito di realizzare una norma di
grande maestro. Alla competizione hanno preso parte 136 giocatori,
provenienti da 25 Paesi, tra cui 15 grandi maestri e 16 maestri
internazionali.
Risultati:
http://chess-results.com/tnr181947.aspx
Classifica finale:
1° Li 8 punti su 9; 2° Banusz 7,5; 3° Ragger 7; 4°-8° Lei, Postny, Turov,
Deac, Boruchovsky 6,5; 9°-23° B. Socko, Ali Marandi, Pap, Prohaszka, Bai,
Dobrov, Matsenko, M. Socko, Schreiner, Kobo, Istratescu, Nguyen, Xu, Plenca,
Marek 6; ecc.
AARHUS (DANIMARCA): L'UCRAINO OVSEJEVITSCH SU TUTTI NEL TORNEO GM
Il GM ucraino Sergei
Ovsejevitsch si è aggiudicato il torneo GM di Aarhus, disputato nella
cittadina danese dal 13 al 21 febbraio. Ovsejevitsch, favorito della
vigilia, ha rispettato il pronostico piazzandosi al primo posto con 6,5
punti su 9, subendo un'unica battuta d'arresto, all'8° turno, con il padrone
di casa MF Martin Matthiesen. Dietro di lui, a sola mezza lunghezza, il GM
bulgaro Boris Chatalbashev è salito sul secondo gradino di podio a quota 6:
anche lui è stato vittima di un FM locale, Bjorn Moller Ochsner, al sesto
turno. Ha completato il podio il GM polacco Miroslaw Grabarczyk, imbattuto
con due vittorie e sette pareggi per un totale di 5,5 punti su 9. La
competizione aveva un rating medio di 2440 (8ª categoria Fide).
Sito ufficiale:
http://www.chesshouse.dk/
Classifica finale:
1° Ovsejevitsch 6,5 punti su 9; 2° Chatalbashev 6; 3° Grabarczyk 5,5; 4°-5°
Matthiesen, Kollars 5; 6°-7° Skytte, Ochsner 4,5; 8° Teplyi 3,5; 9° Pedersen
2,5; 10° Fries-Nielsen 2
PADOVA: XIA JIE VINCE IL TORNEO DEL SANTO, TERZO IL FAVORITO BASSO
Il MF veneziano Xia Jie si è aggiudicato la terza
edizione del “torneo del Santo”, disputata a Padova dal 19 al 21 febbraio.
Xia, numero 5 di tabellone, si è piazzato al primo posto in solitaria e
imbattuto con 4,5 punti su 5, pareggiando solo all'ultimo turno con il MF
bellunese Alberto Barp. Quest'ultimo si è piazzato al secondo posto in vetta
al gruppo a quota 4 e composto anche dal MI trevigiano Pier Luigi Basso –
favorito della vigilia, ma rallentato nella corsa al primo posto dai due
pareggi (al 4° turno con il già citato Barp e all'ultimo turno con il MF
chioggiotto Lorenzo Lodici) -, dal MI croato Milan Mrdja e dal trevigiano
Giovanni Sorbera.
Nell'open B ha dominato il veronese Nicola Zanchetta con 4,5 punti su 5 e
un'intera lunghezza di vantaggio sui suoi inseguitori diretti, ovvero la
torinese Marianna Raccanello, classe 2003, il veneziano Vanni Cecchetto, il
trentino Giovanni Dallaglio e il veronese Giovanni Brunelli, che hanno
spartito il secondo posto a quota 3,5. Solo 8° nel gruppo a 3 il triestino
Elia Riccobon, classe 1999, che partiva come favorito della vigilia, ma è
stato rallentato nella corsa al primo posto dalla sconfitta subita al 4°
turno per mano del già citato Brunelli.
Il leccese Matteo Piccinno, numero 22 di tabellone, ha trionfato a sorpresa
nell'open C, piazzandosi anche lui in vetta in solitaria con 4,5 su 5,
pareggiando solo all'ultimo turno con l'alessandrino Claudio Del Nevo.
Dietro di lui il veronese Raffaele Negro, favorito della vigilia, è salito
sul secondo gradino del podio alla guida del gruppo a 4, composto anche dal
veronese Michele Gioga, dal bolognese Paolo Niccoli e dal padovano Graziano
Rosina.
Nell'open D Stefano Passon ha dominato a sorpresa con un perfetto 5 su 5.
Numero 27 di tabellone, Passon ha sbaragliato la concorrenza, staccando di
mezza lunghezza il suo avversario più diretto, il veronese Andrea Pompele. I
vicentini Mattia Pasin (classe 2006) e Marco Luigi Ghiotto (classe 2003)
hanno spartito il terzo posto a quota 4. Alla manifestazione hanno preso
parte in totale 148 giocatori, divisi in quattro tornei, tra cui due MI e
cinque MF nell'open principale.
Risultati:
http://vesus.org/festivals/3deg-torneo-internazionale-del-santo/
Classifiche finali
Open A: 1° Xia
4,5 punti su 5; 2°-4° Barp, Basso, Mrdja, Sorbera 4; 6°-8° Rossato, Lodici,
Zamengo 3,5; 9°-14° Gallo, Balzan, Wang, Bergamasco, Altieri, Loiacono 3;
ecc.
Open B: 1°
Zanchetta 4,5 punti 5; 2ª-5° Raccanello, Cecchetto, Dallaglio, Brunelli 3,5;
6°-9° De Minico, Alfier, Riccobon, Bellucco 3; 10°-12° Latella, Zangheratti,
Zanirato 2,5; ecc.
Open C: 1°
Piccinno 4,5 punti su 5; 2°-5° Negro, Gioga, Niccoli, Rosina 4; 6°-9° Del
Nevo, Esposito, Cappelletto, Brini 3,5; ecc.
Open D: 1° Passon
5 punti su 5; 2° Pompele 4,5; 3°-4° Pasin, Ghiotto 4; 5ª-11° Bordin, L.
Tonon, Gallo, Paparella, A. Tonon, Martarello, Pianezzola 3,5; ecc.
CARLSEN: IN GERMANIA SIMULTANEA E PRESENTAZIONE DI UN DOCU-FILM SUL CAMPIONE
«Gli scacchi sono
uno strumento per rendere il mondo un posto più intelligente».
È questa la definizione del nobil giuoco data da Magnus Carlsen che, in
effetti, dal 2014, anno della sua ascesa al trono di Campione del mondo, si
è dato da fare per promuovere gli scacchi a tutti i livelli. Trasformando il
suo nome in un vero e proprio brand, il norvegese ha coinvolto i fan di
tutto il mondo con “Play Magnus”, l'app attraverso la quale si può sfidare
la versione virtuale del numero uno al mondo a diverse età, arrivando anche
a sfidare alcuni di loro in una simultanea dal vivo (cui si era qualificato
anche il MF napoletano Giuseppe Lettieri).
A proposito di
simultanee, sabato 20 febbraio Carlsen ne ha tenuta una organizzata ad
Amburgo, in Germania, in occasione del 70° anniversario del settimanale
tedesco “Die Zeit”. Settanta giocatori hanno avuto la possibilità di sfidare
il campione dopo che 1400 appassionati – senza limite di Elo – si erano
iscritti. Dei posti disponibili, quattro erano stati riservati a ospiti
speciali e due ai giovani talenti Jana Schneider e Jeremy Hommer. Il
risultato finale è stato di 68-2 con 67 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta
per Carlsen.
Nel frattempo,
sempre in Germania, a poco meno di 300 km di distanza, al Festival del
cinema di Berlino il documentario “Magnus”, del regista norvegese Benjamin
Ree, ha fatto faville, vendendo in diversi paesi d'Europa. Il documentario,
che racconta la trasformazione di Magnus da ragazzino vittima di bullismo a
superGM campione del mondo e vede la presenza di star del calibro di Garry
Kasparov e Viswanathan Anand, è stato venduto in Germania e Austria (NFP),
Hong Kong (Edko), Benelux (September Film Rights) e ed ex Jugoslavia
(Discovery Film).
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